Buongiorno, internauti. Oggi torno ancora su Uno Editori, presentandovi il volume “Donne sottomesse e peccatrici” di Francesco Esposito. Ovvero: La mancata emancipazione Femminile Nel Cristianesimo antico.
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Il ruolo della donna all’interno della società civile è un tema tanto moderno quanto antico. Ancora oggi esistono delle criticità che sembrano riflettere quelle dell’antica società romana in cui si stava sviluppando il Cristianesimo ortodosso. Se nella società greco-romana le donne colte erano sì tollerate ma giudicate con occhio critico, con l’avvento del cristianesimo e della letteratura apologetica il ruolo della donna si allontanò sempre di più dall’aspirazione di ruoli apicali, potendo ambire a una sola vita di privazioni, servizio e martirio.
Negli scritti dei Padri della Chiesa risulta estranea ogni pretesa di emancipazione femminile: le donne verranno sempre di più relegate in ruoli marginali. Soprattutto con gli scritti di un autore come Tertulliano, la donna si troverà costretta a porre costantemente rimedio al suo status di eterna accusata in quanto concausa dei mali del mondo.
Con questo libro scoprirai: La concezione della donna nell’antichità: fra cultura ebraica, società romana e cristiana; Il profetismo femminile eterodosso; Il matrimonio: fra diritto romano ed esigenze cristiane… e molto altro ancora.
Esposito Francesco, Lamezia Terme (cz) classe 1986, si laurea in Scienze Filosofiche con una tesi magistrale sul De Cultu Feminarum di Tertulliano e la figura femminile nel cristianesimo patristico e nella società romana. Studioso di cristianesimo primitivo e pre-conciliare, dal 2013 cura una rubrica di approfondimento sui testi biblici assieme all’autore Mauro Biglino intitolata “Racconti dall’Antico Testamento”.
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