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Facebook: geolocalizzazione pericolosa?


Dopo un'indiscrezione uscita con un articolo qualche giorno fa sul Fusion, la gestione delle comunicazioni del colosso mondiale è andata nel caos più totale. L'articolo sosteneva che il Social Network utilizzi la geolocalizzazione degli utenti per trovare e suggerire amici Che Potremmo Conoscere. Ciò significa che la sezione delle "persone che potresti conoscere" non sarebbe basata su amici in comune o interessi comuni ricavati dalle pagine di cui siamo fan, ma in base ai nostri check-in e ai luoghi dai quali postiamo e condividiamo i nostri contenuti anche se non abbiamo esplicitamente abilitato la registrazione in un determinato posto. Bene, questo è ciò che il Fusion ha fatto notare: Facebook ha la possibilità di tracciarci sempre e ne approfitta per ingrandire l'intreccio tra i contatti, fregandosene dei possibili rischi.
Il problema è nato quando una portavoce del Social di Menlo Park ha confermato la versione spiegando che "la posizione è sola uno dei fattori che utilizziamo per suggerire alle persone altri contatti che potrebbero conoscere". Ma stiamo scherzando?!  Le critiche sui social non si sono risparmiate e subito c'è stata la marcia indietro con annessa smentita di Facebook che si è giustificato dicendo di aver approfondito la questione  e capito che i dati di localizzazione non sono utilizzati a quello scopo. Non contenti però della versione data, il plotone dei portavoce del quartier generale ha sviluppato una nuova versione, precisando che l'iniziale fraintendimento era dovuto ad un test; il social network ha ammesso di aver utilizzato i nostri dati di geolocalizzazione per suggerire amici solo su scala cittadina e con piccoli gruppi di utenti lo scorso anno, dopodiché hanno sospeso l'esperimento.
La versione però non convince, alcune testimonianze sempre raccolte da Fusion affermano che i tempi a cui si riferisce il cosiddetto "esperimento" sono molto più recenti, inoltre la zona sarebbe più settoriale che vasta. Per esempio un testimone racconta che Facebook gli ha suggerito tra le persone che poteva conoscere la segretaria del suo psichiatra.
Il nostro tracciamento da parte del social network lo abbiamo già quando ci rechiamo in un negozio o in un'attività commerciale per confezionarci su misura annunci pubblicitari ad hoc.
Quest'ultima e nuova versione della localizzazione è la più inquietante poiché questi dati sono effettivamente utilizzati per produrre migliaia di incroci che nessun elemento approvato- come amici in comune, interessi o contati importati- avrebbe suggerito.

Tramite il Centro Assistenza Facebook possiamo benissimo leggere che le persone che potremmo conoscere "vengono scelte in base agli amici in comune, alle informazioni relative a lavoro e istruzione, alle reti di cui fai parte e a molti altri elementi". Ecco... Questi "molti altri elementi" sono tuttora sconosciuti. Per nostra sicurezza vale quindi la pena gestire l'accesso alla localizzazione dalle impostazioni generali del proprio smartphone decidendo di concederlo almeno solo quando si usa l'app. 


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