Secondo una ricerca fatta dal National Snow and Ice Data dell'Università di Boulder in Colorado, la calotta artica di Ghiaccio ha subito una consistente riduzione della sua estensione. Si rende noto infatti, che rispetto al 2015, il Polo Nord ha misurato ben 13.000 chilometri quadrati in meno, raggiungendo appena 14,52 milioni di chilometri quadrati. Anche se sembrano numeri elevati, basti pensare che in 35 anni la calotta artica si è ridotta di una grandezza pari a più di cinque volte l'estensione della nostra penisola.
Le misurazioni sono state effettuate a Marzo che, generalmente, è il periodo più freddo nel Polo Nord.
Anche le temperature hanno subito un forte aumento, registrando 6 gradi in più rispetto alla media e in alcune zona si è arrivato anche a più 12 gradi, come per esempio nell'area Delle Svalbard.
Il dato più significativo però, da cui poi dipende anche l'inerzia termica, è la riduzione dello spessore del ghiaccio del Polo Nord. L'esperto dell'Enea delle regioni artiche e antartiche, Massimo Frezzotti, ha definito questo cambiamento preoccupante in quanto lo strato di ghiaccio perde il suo spessore di circa 6 cm l'anno, misurando ad oggi circa un metro, dai 3 metri e 59 centimetri che misurava nel 1975.
Il 2015 è stato l'anno più caldo finora registrato e questa anomalia ha portato a delle reazioni internazionali, soprattutto nel mercato. Infatti negli ultimi anni l'utilizzo Delle Energie Rinnovabili ha superato quello dei combustibili fossili evidenziando un'importante diminuzione dell'uso dei carburanti più inquinanti. Quindi, anche grazie all'aumento del Pil mondiale, nel 2015 non c'è stato aumento delle emissioni di CO2, registrando un nuovo record.
A proposito di questo, in Italia il tema delle Energie Rinnovabili è stato posto all'ordine del giorno nel referendum sulle trivelle che si terrà il 17 Aprile, ma per non cambiare la nostra indole di controtendenza, mentre il governo s'impegna a ridurre le emissioni serra, gli incentivi per petrolio, carbone e gas aumentano.
La riduzione della superficie artica causerà non poche problematiche all'intero ecosistema, dove il ghiaccio ha un ruolo fondamentale. Sono a rischio anche numerose specie animali come l'orso polare, simbolo del Polo Nord e delle specie in estinzione, che in estate si serve della banchisa di ghiaccio per nutrirsi e per accumulare il grasso necessario per affrontare l'inverno. Meno ghiaccio significa meno cibo e per la regola causa-effetto inciderà sulla sopravvivenza della specie e sulla sua riproduttività.
