Margherita Maiuri è una ricercatrice italiana che ha studiato i processi e i meccanismi della fotosintesi per sfruttarli e replicarli in nuovi sistemi artificiali ispirati ai sistemi biologici.
Studiosa al politecnico di Milano, è conosciuta per aver vinto il premio "Debutto della ricerca" grazie alla sua tesi sui processi fotoindotti che governano la raccolta e il trasporto della radiazione solare in complessi fotosintetici di raccolta della luce.
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Margherita si trova ora a Princeton per perfezionare la propria ricerca che concluderà però al politecnico di Milano dove si era appassionata allo studio della fotonica e dei laser.
Proprio a Princeton grazie ad un laser in grado di "fermare" quel tempo incalcolabile, sta studiando fotografando e sezionando le fasi iniziali del processo fotosintetico, istanti in cui la natura è capace di assorbire la massima Energia dalla luce solare e trasformarla in energia chimica, istanti in cui la pianta incamera la quasi totalità dell'intero processo.
L’intento è di rendere sfruttabile un’energia biologica molto più sostenibile per i nostri consumi e quindi di produrla cercando di ridurre i disagi e i rischi dello stoccaggio.