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UE-Italia, la soluzione c'è ma l'Europa non la vuole


@ Futuribilepassato | Luca Tittoni. Amplifico anch’io l'intervista a Sergio Cesaratto pubblicata da "Il Sussidiario". Ne propongo uno stralcio sotto, mentre l’intervista rimane leggibile nella sua interezza nel link a fondo pagina. Ordinario di Economia Politica presso l'ateneo di Siena, Sergio Cesaratto illustra con chiarezza le vie percorribili tra Itala ed Unione Europea per mitigare lo scontro in atto a livello politico. Perché prima ancora che di fondamentali macroeconomici, si parla di chiare scelte politiche da fare o da non fare.  
“L'equilibrio di bilancio è un'assurdità perché in fase di depressione i Bilanci Pubblici Hanno il dovere di andare in disavanzo e sostenere l'economia”. Per Cesaratto occorre diminuire la spesa per gli interessi: “l'Italia non ha altra strada. La Bce ha i mezzi per intervenire. Se vuole. Ma non farà nulla”, spiega l'economista. 
Quanto basta per "incuriosire" rapidamente il lettore. 
Buona lettura.

La commissione europea ha respinto al mittente la manovra italiana. "Il Governo italiano sta apertamente e coscientemente andando contro gli impegni presi verso se stesso e verso gli altri Stati membri", hanno detto i due commissari Moscovici e Dombrovskis nella loro replica al ministro Tria. Il motivo della bocciatura è la violazione del patto di stabilità e crescita per debito eccessivo. Alle parole dei commissari ha fatto eco, ieri sera, anche il presidente Mattarella. Sergio Cesaratto, ordinario di economia politica nell'Università di Siena, la pensa diversamente. L'equilibrio di bilancio "è un'assurdità perché in fase di depressione i bilanci pubblici hanno il dovere di andare in disavanzo e sostenere l'economia". Per Cesaratto occorre diminuire la spesa per gli interessi, l'Italia non ha altra strada. "La Bce ha i mezzi per intervenire. Se vuole". Ma non farà nulla, spiega l'economista."La logica dell'equilibrio di bilancio non è quella di un astratto rigore", ha detto Mattarella, perché del disordine Sui Conti Fanno le spese i più deboli. E' così, professore? Il Capo Dello Stato critica l'astratto rigore europeo? Se fosse così sarebbe interessante, riterrei doveroso da parte di un capo dello Stato difendere il proprio governo. Però poi ha detto che del disordine sui conti fanno le spese i più deboli. Quindi voleva difendere il pareggio di bilancio. Al contrario: sono proprio i più deboli a fare le spese del pareggio di bilancio, che è un'assurdità, perché in fase di depressione i bilanci pubblici hanno il dovere di andare in disavanzo e sostenere l'economia. Da questo punto di vista la manovra del governo è assolutamente corretta. L'Italia, ha detto Dombrovskis, vuole curare il debito con più debito, ma così aumenta il costo del servizio del debito. Come commenta? Spendiamo per interessi 65 miliardi l'anno, gli stessi soldi che diamo all'istruzione, ci dice Moscovici. Bene: vogliamo diminuire il debito, così da diminuire la spesa per interessi? Facciamolo, ma attenzione, perché questa è la ricetta che negli anni scorsi ha ammazzato l'economia italiana. Lei cosa direbbe a Moscovici? Invece di ridurre il debito riduciamo per prima cosa gli interessi, così liberiamo risorse per sostenere la domanda rispettando i vincoli e riusciamo anche a ridurre il debito. Come ridurre gli interessi? I tassi di interesse non li decidono i mercati, ma le banche centrali, se vogliono. Se non vogliono, lasciano fare ai mercati. Ma è proprio questo il problema storico del nostro debito, che è peggiorato proprio da quando i mercati si sono sostituiti alla banca centrale. Cosa dovrebbe fare il governo? Andare davanti alla commissione e proporre uno scambio. Noi rispettiamo le regole, ma qualcuno agisca sul fronte degli interessi. La Banca centrale europea potrebbe intervenire selettivamente sui nostri titoli di Stato, come ha chiesto Savona: se la Bce vuole, ripeto, può farlo. Lo ha già fatto nel 2010-2012, comprando titoli di Stato solo di alcuni paesi. A noi andrebbe benissimo. Ciò che non possiamo fare è rispettare quei vincoli con questi tassi.
 
L'ntervista prosegue a questo link.


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