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Rossi (Cisl Marche), il Governo ha bisogno di recuperare lucidità

Sauro Rossi, segretario regionale della Cisl, in questa nota tenta di individuare le difficili vie di recupero dell’economia marchigiana.

Un’economia già fragile, colpita dal recente terremoto, dalla crisi del sistema bancario con il caso Banca Marche e quindi retrocessa fra le regioni ‘in sofferenza. Il Covid-19, in questi mesi, ha verosimilmente azzerato qualsiasi programma di rilancio economico a breve.

Il COVID-19 ha praticamente fermato le Marche.
Con l’ultimo DPCM di domenica scorsa si è praticamente deciso il calendario delle riaperture. Rossi, che Marche si immagina fra qualche mese?

‘Il quadro si preannuncia molto complicato. Il 50% delle imprese attive (più di 70.000) ha fatto i conti con una sosta forzata fuori da ogni previsione. La tenuta del livello medio di competitività è tutta da testare. Per questo risulta urgente sostenere reddito di lavoratori e bilanci delle imprese ma, contemporaneamente, sostenere gli sforzi ingenti di riorganizzazione delle attività nell’indispensabile segno della salute e sicurezza sul lavoro’.

Praticamente tutti i settori dell’economia sono stati colpiti dal Covid-19 ad eccezione di alcuni. Il tessuto marchigiano costituito perlopiù da piccole aziende già fragili saprà reagire al duro colpo?

‘La valutazione attuale rischia oggi di essere sommaria, perché rivedere i cicli di lavoro sarà in alcuni settori più complicato. La semplice introduzione dei turni per permettere il rispetto delle prescrizioni sul distanziamento spaziale degli operatori, in alcuni ambiti del manifatturiero, rischia di essere poco praticabile. Altro fenomeno da monitorare sarà quello della riconversione delle produzioni. Nonostante queste difficoltà bisogna nutrire fiducia sulle capacità del sistema marchigiano di saper reagire anche a questo duro colpo’.

Dal suo punto di vista, il Governo centrale sta realmente comprendendo le istanze delle Pmi?

‘Il Governo ha bisogno di recuperare lucidità nel valutare il ventaglio di strumenti che vuole mettere in campo. Non sempre però, fino ad oggi, le associazioni datoriali lo hanno aiutato nella difficile operazione di combinare tenuta degli assetti produttivi con misure di contenimento del contagio.

Giusto chiedere sostegno ma sempre votato al lavoro in sicurezza. Il Governo inoltre dovrà vincere la sfida di un più qualificato intervento della UE sul piano del rilancio delle economie nazionali con particolare attenzione proprio delle PMI’.

Emergenza Coronavirus: il problema della liquidità per le PMI è diventato ineludibile. Le Marche inoltre sono praticamente orfane di grandi banche locali.
Quale, quindi,  il possibile ruolo della Regione in questo particolare frangente auspicato dalla CISL?

‘Sul piano della regolazione delle politiche di accesso al credito, al di là di interventi meritori sui Confidi, le Regioni non possono fare molto. La scala d’intervento è necessariamente più ampia. Certo il sostanziale dissolvimento, anche nella nostra regione, di Banche con forte matrice territoriale, rende la valorizzazione di alcuni  progetti imprenditoriali molto più difficoltosa.
Da tempo la Cisl, insieme alle altre OO.SS, si fa interprete della necessità di un vero e proprio Patto di rilancio della Regione nel segno della sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

Con l’emergenza Covid-19 questa sfida è diventata più ardua ma ancor più necessaria’.

TAGS: Cisl Marchecoronaviruscovid-19Sauro Rossi

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