BCC Umbria ha dato il via al suo progetto: via libera alla fusione con Banca Cras
Con 1.013 voti favorevoli e solamente 10 contrari sabato 21 dicembre si è dato il via al progetto di fusione con Banca Cras, portando alla nascita di Banca Centro – Credito Cooperativo Toscana-Umbria.
Ora la nuova banca opererà in 4 regioni e dieci province, con 62 filiali, 16.700 soci, 70 mila clienti e 420 dipendenti e sarà operativa già dai primi giorni di gennaio.
L’istituto farà parte del gruppo Iccrea ed avrà sede nella provincia di Siena, più precisamente a Sovicelle e sede amministrativa a Moiano, frazione del comune di Città della Pieve (PG).
Palmiro Giovagnola, presidente di Bcc Umbria ha commentato “abbiamo bisogno di crescere, ma senza perdere la nostra identità. Se ci accumunassimo ai grandi gruppi avremmo già perso. Voglio continuare ad essere una banca locale, in grado di essere vicino ai piccoli risparmiatori e alle piccole imprese, perché questa è la caratteristica che da sempre ci distingue.”
Della stessa opinione è Marcello Morlandi, direttore generale Bcc Umbria.
“Insieme saremo uno dei principali gruppi bancari italiani, ma manterremo e conserveremo le nostre radici territoriali. L’aggregazione al gruppo era un nostro obiettivo, questo non cambierà ciò che siamo, ma anzi ci darà più’ possibilità di stare vicino al piccolo risparmiatore. La scelta di unire le nostre forze con Banca Cras è frutto di quel saper guardare lontano, di chi crede che il futuro va ricercato, costruito e mai subìto”, commenta.
Si prevedono 9 consiglieri, fondi per circa 160 milioni di euro, e nuovi impieghi per 250/300 milioni di euro all’anno.
Pil ancora in picchiata per l’Umbria. Tesei: bisogna subito invertire la rotta
La crisi economica per la nostra regione sembra non avere fine: è quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Agenzia regionale.
L’Umbria deve tornare ad essere attrattiva sia per i turisti, per tutti coloro che vogliono fare impresa e per gli studenti: è l’unico modo per recuperare la capacità di fare reddito.
Nella regione si vive ancora abbastanza bene, il tessuto sociale è relativamente coeso, la soddisfazione per la propria vita viaggia su valori medio-alti e le risorse umane hanno un’istruzione relativamente buona. L’Umbria gode di ottima reputazione, anche grazie ai paesaggi unici e ai suoi manufatti, conosciuti e riconosciuti in tutto il mondo.
Il futuro della regione risulta comunque non roseo: calo demografico, declino economico, impoverimento della capacità produttiva, i pochi investimenti pubblici e privati e i ritardi nell’affrontare i gravi problemi strutturali ed infrastrutturali. Tutto questo rende l’Umbria un territorio molto vulnerabile.
Il calo del Pil negli ultimi 10 anni è vertiginoso: dal 2007 al 2017 c’è stato un calo del 15,6%, il triplo della media nazionale e molto peggio delle regioni meridionali.
L’Umbria figura tra le realtà deboli e in arretramento, insieme al Sud (Basilicata esclusa) e alle Marche, ma con performance peggiori.“
Mercato del lavoro in crisi, disoccupazione ancora alta (anche se dal 2018 sembra ci sia una controtendenza) e molti lavoratori sovra istruiti costituiscono parte di quell’umbria “che muore”, anche se, ovviamente, ci sono tanti altri valori incoraggianti.
La presidente della Regione Donatella Tesei commenta “Bisogna subito invertire la rotta, per poter far rifiorire l’umbria, prima che muoia definitivamente”.
Le marche a Dubai per “The Big 5”
La Regione Marche parteciperà alla più’ importante manifestazione del medio oriente dedicata al settore dell’edilizia.
Fino al 28 novembre ci sarà quindi l’opportunità di confrontarsi con i più grandi nomi del mondo delle costruzioni e i principali marchi internazionali. In collaborazione con la Camera di commercio delle Marche, la Regione agevola la partecipazione di un gruppo di imprese marchigiane “verso un mercato di grande interesse. Ciò rappresenta una porta d’ingresso verso tutta l’area mediorientale”, sottolinea l’assessore alle Attività produttive, Manuela Bora. Dalle prime stime, sembra che ci siano circa 70.000 operatori professionali provenienti da 130 paesi.
Non dimentichiamoci inoltre che, proprio a Dubai, a partire dal mese di ottobre, andrà in onda l’ Expo2020 e, anche grazie ad ESG89 group, ci sarà la possibilità di far emergere Umbria e Marche e le loro eccellenze. Scopri di piu’
Regione Marche: Bando di 13.5 milioni di euro per startup e pmi
E’ quanto approvato recentemente dalla giunta regionale. Il bando, atto a potenziare le competitività e la capacità di attrazione del sistema produttivo regionale, sarà pari a 13.5 milioni di euro.
Il bando è rivolto a startup, pmi e imprese innovative specializzate nella ricerca industriale e sviluppo sperimentale dei settori meccatronica, domotica, manifattura sostenibile e salute e benessere.
Le domande possono essere presentate dal 12 dicembre 2019 al 12 febbraio 2020.
“E’ importante e vogliamo valorizzare le competenze e le conoscenze presenti sul territorio rafforzando la sinergia tra le imprese e la loro capacità di fare impresa stessa” commenta Manuela Bora.
“Lavorando su una logica di filiera, possono realizzare quelle contaminazioni di competenze e conoscenze che hanno già dato un importante contributo al territorio regionale. Attraverso la realizzazione di soluzioni, prodotti e processi altamente innovativi, grazie a un primo bando lanciato nel 2015, all’inizio di questa legislatura”“.
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