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20 anni di Banca Etica – Dal 1999 volumi in crescita e riconoscimenti istituzionali per la prima e unica banca italiana interamente dedita alla finanza etica al servizio delle persone e dell’ambiente

L’8 marzo 1999 apriva a Padova la prima filiale dell’istituto di credito al servizio del terzo settore. Il mondo bancario nel frattempo è totalmente cambiato. Ponendo sfide anche per la Banca popolare Etica e la sua evoluzione.

“L’ interesse più alto è quello di tutti”. Da vent’anni, questo è lo slogan che ha accompagnato la vita di Banca popolare Etica, che l’8 marzo del 1999 apriva la sua prima filiale, a Padova. Era il primo, straordinario risultato di una storia iniziata anni prima, grazie all’iniziativa di vari soggetti dell’economia solidale italiana (Arci, Acli, Agesci, Aiab, Cgm, Altromercato, Fiba-Cisl, Manitese, Mag2, Overseas) che avevano creduto nell’idea rivoluzionaria di un istituto di credito al servizio del terzo settore, e che al tempo stesso proponesse un modello alternativo di finanza. Quel modello è riassunto nell’articolo 5 dello Statuto di Banca Etica, approvato il 30 maggio 1998, che ne indica le finalità e nel quale si leggono i principi ispiratori della finanza etica, ovvero che “la finanza eticamente orientata è sensibile alle conseguenze non economiche delle azioni economiche” e che “il credito, in tutte le sue forme, è un diritto umano”.

Quale è, a vent’anni dalla nascita, lo stato di salute di Banca Etica? 
A vent’anni di distanza le filiali sono diventate 17 in Italia cui vanno aggiunti i 30 “banchieri ambulanti” (ovvero promotori finanziari che servono le aree dove non c’è una filiale). I dipendenti sono 265.
Oggi Banca Etica è un istituto che raccoglie oltre un miliardo e mezzo di euro di risparmi e ha impieghi per oltre 916 milioni di euro e macina utili (dato 2017) per 2,2 milioni di euro. Nel 2017 sono stati accordati finanziamenti per 1,16 miliardi di euro, i clienti sono stati oltre 11mila e le “sofferenze” -ovvero i crediti “deteriorati”, difficilmente recuperabili- il 2,96%, ben al di sotto della media delle banche italiane. Se si allarga lo sguardo, il perimetro di Banca Etica comprende la società di gestione dei risparmi Etica Sgr (che controlla con oltre il 51% del capitale) e la Fondazione Finanza Etica. A livello internazionale, il quadro si completa con la presenza in Spagna, dove grazie alla collaborazione con la Fondazione Fiare nel 2014 è stata aperta la filiale di Bilbao e uffici a Madrid e Barcellona (sono 18 dipendenti). Sotto il profilo internazionale, Banca Etica è in rete con le principali istituzioni di finanza etica grazie all’attività di collaborazione con la Global Alliance on Bankings Values e la Federazione Europea delle Banche Etiche e Alternative.

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