La predilezione degli italiani per i propri animali domestici si conferma anche nei dati in crescita per quanto riguarda l’attenzione per la loro salute, infatti è in positivo il ricorso a cliniche ed ospedali privati per pet con un costante trend in crescita dall’8.4% del 2007 al 15% attuale (Rapporto ASSALCO/Zoomark 2017).
Secondo la IV Indagine ANMVI (Associazione Medici Veterinari Italiani) sulle strutture veterinarie per animali da compagnia si registra nell’ultimo decennio un cambiamento significativo: il 25% delle strutture aperte sono cliniche che – negli ultimi anni – crescono anche in dimensioni (il 31.6% è supera i 100 metri quadrati) e fatturato (il 20% maggiore di 100 mila euro).
Stabile l’offerta di prestazioni di cura di base e specialistiche, aumentano le analisi di laboratorio.
Di questa tendenza già si è avuta un’avvisaglia nel 2007, anno in cui Mars – che con Procter & Gamble, Nestlé e Colgate-Palmolive detiene l’80% del mercato mondiale del pet food – ha acquisito la società Banfield Pet Hospital.
Sempre Mars ha recentemente acquistato VCA Inc (ospedali per animali) per 7.7 miliardi di dollari.
L’ottimo investimento viene evidenziato ulteriormente anche dal fatto che l’85% dei veterinari consiglia pet food industriale per nutrire gli animali che vengono da loro curati, non solo in caso di patologie specifiche ma anche per una generale esigenza di controllo e bilanciamento dell’alimentazione.
Salute e cura degli animali domestici sono strettamente connesse con la loro alimentazione, che sarà oggetto della giornata di studio, confronto e approfondimento organizzata da ESG89 Group il 17 maggio a Montefalco.
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