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La vicina di casa

La vicina di casa

Giuseppe Iannozzi

Foto di Darius Bashar su Unsplash

Non mi ha cambiato la vita.
Nessun libro mi ha mai cambiato la vita.
Devo smettere di leggere e subito anche.
Ho letto davvero troppi libri, dimenticando la luce del sole e il debole splendore siderale delle stelle.
Oggi compio gli anni. Quaranta. Qualcuno direbbe che ho ancora tutto il secondo tempo a mia disposizione. Forse che sì, forse che no.
Non v’è certezza alcuna nella vita.
Ho però oggi preso una decisione: non leggere più libri, non curarmi più di quello che altri, tali e quali a me, scrivono perché non sono mai riusciti a superare il complesso di Edipo.
La mia vicina di casa sono anni che mi fa gli occhi dolci. Le ho sempre risposto raccomandandole ora questo libro ora…
Mi sono fatto bello.
Non è una madonna e non è nemmeno la ragazza della porta accanto che certi scrittori dappoco descrivono nelle loro storie inverosimili. È una tipa. Non è brutta, non è carina.
Busso alla sua porta.
Apre subito.
Ha addosso un accappatoio bianco.
È ancora bagnata.
A muso duro le dico: “Sono venuto per quel caffè che da anni vorresti offrirmi.”
Penso che avrebbe tutte le ragioni del mondo di mandarmi al diavolo.
Non lo fa.
Mi sorride felice, invitandomi a entrare.
Entro in casa sua.
Chiude la porta a chiave dietro le mie spalle.
La prima cosa che noto è che c’è davvero un numero considerevole di libri.
Getto un’occhiata ai libri. Non fatico a riconoscere che sono tutti titoli che le ho consigliato io.
Il suo accappatoio si apre e non per distrazione.
“Li ho letti tutti”, mi confessa.
“Non avrei dovuto costringerti in questa prigione di parole”, mi scuso arrossendo. “Perdonami.” Lei lascia cadere l’accappatoio ai suoi piedi.
Non immaginavo fosse tanto bella. Evidentemente l’avevo sempre osservata con superficialità.
Non ci sono parole per descrivere una donna nuda che profuma di bagnoschiuma dopo la doccia.
Non ci sono parole per rendere giustizia alla bellezza di una donna nuda che si dona all’uomo che desidera, con addosso solo il profumo della pulizia.
La prendo.
Lei, con forza e passione, lega le gambe intorno ai miei fianchi.
La penetro a fondo, più e più volte, sudando.
Vengo dentro di lei.
Scopiamo finalmente liberi di essere anima e corpo.
Il mio seme scivola lunga le sue cosce bianche e forti.
Vengo dentro di lei una due tre volte e ogni volta lei gode insieme a me.

L’autore:

Iannozzi Giuseppe: (Torino, 1972) è scrittore, giornalista, critico letterario e blogger. È autore dei romanzi Angeli caduti (Cicorivolta edizioni, 2012), L’ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta edizioni, 2013), La cattiva strada (Cicorivolta edizioni, 2014), La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2013). Nel 2016 ha curato e tradotto gli apocrifi bukowskiani Bukowski, racconta! (Edizioni Il Foglio, 2016); nel 2017 ha pubblicato la sua prima antologia poetica, Donne e parole. Sulle orme di Leonard Cohen (Edizioni Il Foglio). Ha inoltre scritto introduzioni e critiche per diversi autori. Attualmente collabora con diverse testate online e non.



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