Get Even More Visitors To Your Blog, Upgrade To A Business Listing >>

matto da legare

matto da legare

Giuseppe Iannozzi

Foto di Nsey Benajah su Unsplash

“hey, amigo!”
la voce mi colpisce da un angolo ombroso della strada. dovrei tirare dritto, questo mi suggerisce la ragione, ma chissà perché penso di dare giusto una sbirciatina. in mezzo ai sacchi dell’immondizia c’è uno nudo. non tenta di coprirsi nonostante abbia a disposizione diversi fogli di giornale.
“hey, amigo!”
“non sono tuo amico”, butto lì.
“dammi una mano.”
“sei nudo”, gli faccio notare, aguzzando la vista.
“e allora!”
“allora e allora, che ci fai qui?”
“sono stati quelli… mi hanno preso tutto… anche le mutande.”
una lama di luce lo ferisce per qualche istante, mettendo in bene evidenza un corpo ossuto e spigoloso, più brutto che schifoso.
la gente ama nascondere la spazzatura dove regna l’ombra, anche se talvolta un po’ di luce arriva.
“sei un angelo?”
non attende che gli risponda.
“sei l’angelo del giudizio, l’ho capito subito!”, fa lui con voce impastata di hashish e vino. sbruffo.
“che ti è capitato?”, voglio sapere. ma quello continua a ripetere che sono l’angelo e bla bla bla.
“quelli, sono stati quelli, te l’ho detto o no? e allora perché non mi dai una mano?”
“non ti do niente. dimmi piuttosto perché sei in mezzo alla spazzatura…”
“tu non capisci, questa è roba di qualità”, sbraita tendendomi un foglio di giornale.
lo pinzo fra le dita. non mi dice granché.
“devi leggere per capire.”
“che c’è scritto?”
“niente!”
gli do le spalle deciso a portare via le chiappe, quando quello fa il mio nome. torno a voltarmi verso di lui. ha la bocca marcia, pochi denti e male in arnese.
“Easton!!”
“mi conosci?”
“conoscerti? certo che ti conosco. ho pubblicato io le tue poesie su Omega.”
“e questa sarebbe la redazione!”, sputo guardandomi attorno. “non era così prima. poi sono arrivati quelli…”
“non mi hai ancora detto chi sono ‘quelli’ e non ho più tempo da perdere. o parli o me ne vado e ti pianto qui.”
“Easston… non fare così, per l’amor del cielo!”
scoppio a ridergli in faccia: “se non te ne fossi accorto, qui non c’è il cielo.”
tace.
“a me piacevano le tue poesie…”
“le hai lette?”
“io sì, gli altri non so.”
“è sempre così. comunque ora devo andare davvero.”
“non vuoi più sapere di ‘quelli’?”, fa lui in tono lamentoso.
“no. posso immaginare, posso immaginare. stammi bene, gran farabutto.”
“dammi una mano, ho pubblicato le tue poesie, per dio! avevi detto che…”, implora mentre gli ho già dato le spalle, tornando sotto la luce del giorno.
in tasca ho qualche spicciolo e il sole è alto. se azzecco il cavallo giusto dopo faccio casino tutta notte alla faccia della poesia e di Omega.

L’autore:

Iannozzi Giuseppe: (Torino, 1972) è scrittore, giornalista, critico letterario e blogger. È autore dei romanzi Angeli caduti (Cicorivolta edizioni, 2012), L’ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta edizioni, 2013), La cattiva strada (Cicorivolta edizioni, 2014), La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2013). Nel 2016 ha curato e tradotto gli apocrifi bukowskiani Bukowski, racconta! (Edizioni Il Foglio, 2016); nel 2017 ha pubblicato la sua prima antologia poetica, Donne e parole. Sulle orme di Leonard Cohen (Edizioni Il Foglio). Ha inoltre scritto introduzioni e critiche per diversi autori. Attualmente collabora con diverse testate online e non.



This post first appeared on Iannozzi Giuseppe – Scrittore E Giornalista | Ia, please read the originial post: here

Share the post

matto da legare

×

Subscribe to Iannozzi Giuseppe – Scrittore E Giornalista | Ia

Get updates delivered right to your inbox!

Thank you for your subscription

×