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La tentatrice

La tentatrice

Giuseppe Iannozzi

Foto di Tengyart su Unsplash

Gettò via, con cieca furia, il libro che non le riusciva proprio di finir di leggere.
Carver volò sul pavimento, aprendo le pagine ma come una farfalla con le ali ingessate.
Gettò una rapida occhiata alla finestra: fuori pioveva ancora. Erano giorni che pioveva a dirotto. Si alzò dal letto completamente nuda.
Raccolse il pacchetto di sigarette e l’accendino da sopra il comodino.
Sospirò un paio di volte prima di accendere la sigaretta.
L’uomo dormiva quieto.
Non era stato un granché farlo con lui, ma se non altro non era stata da sola tutta la notte.
Inciampò nel libro di Carver. Imprecò sottovoce, rifilando un calcio al romanzo che subito si spaginò.
Si era svegliata presto e non sapendo che fare aveva tentato di leggere qualche pagina.
L’uomo, di cui non sapeva il nome, lo aveva pescato in un bar. Era carino, ma a letto si era rivelato una vera frana. Le aveva dato giusto un paio di deboli colpetti grugnendo, e subito dopo era caduto in un sonno tombale.
Bussarono alla porta. Forte.
Lei guardò l’uomo steso nel letto. Dormiva, non si sarebbe svegliato.
Senza chiedere chi fosse aprì la porta.
Il venditore di Bibbie sgranò gli occhi. Lei scoppiò a ridere.
Rimase davanti all’ometto per un minuto buono, con la fica di pelo rosso sotto i suoi occhi eccitati, sgranati, in adorazione.
“Se vuoi farlo, entra”, disse lei.
L’ometto ristette sull’uscio per una manciata di secondi, infine entrò.
“Come ti chiami?”, volle sapere il venditore di Bibbie.
“Lilith, chiamami pure così.”
“C’è un altro… nel tuo letto…”, pigolò l’ometto un poco allarmato.
“Dorme di brutto, non si sveglierà. E non è il mio uomo.”
“Non è che sei una…”, ma non completò la frase.
Lei rise di gusto, scuotendo la testa di riccioli rossi.
“L’amore non si paga, piccoletto mio!”, lo rassicurò con malizia. E con tono che non ammetteva repliche aggiunse: “Spogliati!”
“E le mie Bibbie?”
“Buttale.”
L’ometto non si fece pregare. Gettò il peso delle sacre scritture proprio sopra Carver, seppellendolo.

L’autore:

Iannozzi Giuseppe: (Torino, 1972) è scrittore, giornalista, critico letterario e blogger. È autore dei romanzi Angeli caduti (Cicorivolta edizioni, 2012), L’ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta edizioni, 2013), La cattiva strada (Cicorivolta edizioni, 2014), La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2013). Nel 2016 ha curato e tradotto gli apocrifi bukowskiani Bukowski, racconta! (Edizioni Il Foglio, 2016); nel 2017 ha pubblicato la sua prima antologia poetica, Donne e parole. Sulle orme di Leonard Cohen (Edizioni Il Foglio). Ha inoltre scritto introduzioni e critiche per diversi autori. Attualmente collabora con diverse testate online e non.



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