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La bambola!

La bambola!

Giuseppe Iannozzi

Foto di Sigrid Wu su Unsplash

passava per un misogino Jean. non aveva amici e scansava le donne peggio della peste. a chiunque glielo chiedesse, sbruffando, amava ripetere che “le donne sono il castigo di dio imposto all’uomo”. ma come tutti, anche lui aveva bisogno di svuotare le palle. teneva una bambola gonfiabile che amava gonfiare da sé, nonostante soffrisse d’asma. Pussy era la sua bambola. l’aveva raccattata in mezzo alla spazzatura e l’aveva rimessa a posto con le sue mani.
Pussy era per i suoi sfoghi. Jean la gonfiava fino a farsi venire un attacco d’asma e poi se la sbatteva a letto. non ha mai voluto sentire ragioni, con le donne Jean non ci andava, preferiva farsi la sua Pussy, essere l’unico e solo dio del suo piacere.
Jean era uno che non potevi dargli un’età precisa: non era giovane, non era vecchio. gli anni passavano, ma lui continuava a rimanere il solito. tirava a campare scroccando ora da uno, ora da un altro. non chiedeva molto, pochi spicci. le sue esigenze erano ben più che minime. mangiava e beveva il minimo indispensabile e anche nutrirsi non gli andava troppo a genio. buttava giù qualcosa nello stomaco solo per non morire… per continuare a spolmonarsi con la sua Pussy.
Jean leggeva la Bibbia, una edizione sgualcita, con una brutta copertina rossa. l’aveva presa in un motel tanti anni addietro. non era religioso, ma le storie della Bibbia lo facevano divertire, per così dire.

quando giù al bar Henry mi ha riferito che Jean aveva tirato le cuoia, ho soltanto detto: “buon per lui”.
se n’è andato come ha sempre vissuto, nudo e senza fiato. l’hanno trovato dopo una settimana. i vicini, avvertendo una puzza incredibile lungo la tromba delle scale, hanno pensato bene di chiamare. i pompieri hanno sbattuto giù la porta del monolocale di Jean e l’hanno trovato nudo, con la bocca su quella di Pussy. due uomini cacciati dentro delle brutte tute l’hanno portato via insieme alla bambola sgonfia. l’hanno infilato in un sacco nero nero.

non era un uomo cattivo, Jean. non faceva del male a nessuno. non era però adatto a vivere, e non era neanche adatto a morire. per questo i necrofori l’hanno schiaffato, nudo e sfiatato, sotto due metri di terra insieme alla sua Pussy e nient’altro.

L’autore:

Iannozzi Giuseppe: (Torino, 1972) è scrittore, giornalista, critico letterario e blogger. È autore dei romanzi Angeli caduti (Cicorivolta edizioni, 2012), L’ultimo segreto di Nietzsche (Cicorivolta edizioni, 2013), La cattiva strada (Cicorivolta edizioni, 2014), La lebbra (Edizioni Il Foglio, 2013). Nel 2016 ha curato e tradotto gli apocrifi bukowskiani Bukowski, racconta! (Edizioni Il Foglio, 2016); nel 2017 ha pubblicato la sua prima antologia poetica, Donne e parole. Sulle orme di Leonard Cohen (Edizioni Il Foglio). Ha inoltre scritto introduzioni e critiche per diversi autori. Attualmente collabora con diverse testate online e non.



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