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Piergiovanni Bernardon – Piccole cose – Sottotitolo: Quarantadue haiku e nove tanka – Prefazione: Luisa Sparavier – Illustrazioni: Desideria Guicciardini – Graphe.it Edizioni

Piergiovanni Bernardon – Piccole cose

Quarantadue haiku e nove tanka

Prefazione: Luisa Sparavier – Illustrazioni: Desideria Guicciardini

Graphe.it Edizioni

In libreria il 26 marzo

All’interno della confusione mia
e del mondo che mi circonda
fortunatamente trovo
spazi silenziosi di contemplazione
ed è in questi spazi, in questi momenti
che nascono gli haiku

La forma poetica giapponese dell’haiku è ormai nota anche ai lettori italiani e talvolta, come in questo caso, felicemente praticata: adattata alla lingua e alla cultura occidentale, genera frutti ibridi dal gusto sempre nuovo. Il suo schema metrico preciso non costituisce una gabbia ma, come ogni struttura compositiva nell’arte o nella musica, diventa una cornice sottile all’interno della quale liberare un personale esercizio di creatività e pazienza. Nell’interpretazione che ne dà l’autore, il metodo dell’haiku conserva il carattere contemplativo delle sue origini. I brevi componimenti raccolti in questo libro restituiscono un’attitudine millenaria, eppure certo non obsoleta, verso l’osservare e registrare le Piccole cose: quasi un’espressività inversa, una direzione passiva, nella quale è l’animo del poeta a rimanere immobile e ricevere il mondo che intorno si muove.

Piergiovanni Bernardon nasce nove anni dopo la fine della seconda guerra mondiale a Udine, dove vive e dove ha lavorato come insegnante. Da adolescente ha iniziato a versificare e ha continuato. Naturalmente discontinuo e diviso, il suo simbolo sono due pesci che nuotano in senso opposto: tenta di dare continuità alle sue passioni e di far nuotare sulla stessa scia i due pesci, ovviamente rossi. Talvolta durante l’autunno e l’inverno dalla finestra cerca di cogliere un passero, una cornacchia, un merlo in cerca di cibo. A volte durante la primavera e l’estate ascolta e osserva il frenetico andirivieni dei balestrucci al nido sotto il tetto della sua camera.

Desideria Guicciardini – Nata a Firenze, Desideria Guicciardini ha vissuto a Milano e da alcuni anni ammira il Resegone dalla sua casa di Lecco. Dopo aver concluso gli studi al liceo classico si iscrive alla facoltà di lettere moderne assecondando la passione per la lettura coltivata fin da bambina e alimentata dalle illustrazioni dei maestri di tutti i tempi. Queste passioni la portano presto a cambiare rotta e a seguire i corsi di litografi a della Scuola del libro di Urbino. Negli anni Settanta inizia a illustrare libri per ragazzi. Libro dopo libro il suo tratto intelligente, elegante, determinato, la sua abilità sorprendente nell’abbinamento dei colori si fanno sempre più importanti fino a portarla a vincere, nel 2014, il Premio Andersen come migliore illustratrice.

Piccole cose. Quarantadue haiku e nove tankaPiergiovanni Bernardon – Illustratore: Desideria Guicciardini – Prefazione: Luisa Sparavier – Graphe.it Edizioni – Collana: Calligraphia [poesia], 26 – Prima edizione: 03/2023 – Pagine: 50 – ISBN: 9788893721882 – Prezzo di copertina: 10,00 €



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