Get Even More Visitors To Your Blog, Upgrade To A Business Listing >>

Compagni. Storia globale del comunismo nel XX secolo – Robert Service – Editori Laterza

Compagni

Storia globale del comunismo nel XX secolo

Robert Service

Editori Laterza

Circa trent’anni fa crollava uno storico muro, eretto nel cuore dell’Europa. Con quel muro collassa l’impero sovietico, e il Comunismo si trasforma in reliquia. Una reliquia ingombrante, che ha influenzato il corso della storia. Robert Service muove da Marx per arrivare fino all’oggi, passando per la Russia bolscevica, l’Internazionale comunista degli anni Venti e Trenta, la politica dei blocchi contrapposti, i regimi comunisti al tempo della Guerra Fredda, dalla Cuba di Castro al Cile di Allende, dalla Cambogia di Pol Pot all’Urss di Gorbacev. Il suo racconto, la prima storia del comunismo in prospettiva mondiale, basata su una selezione vastissima di fonti e documenti è attraversato da un filo rosso di sangue. “In tutti i casi in cui il comunismo è rimasto al potete

Questa è una storia mondiale del comunismo, da Marx a oggi, passando per la Russia bolscevica, l’Internazionale degli anni Venti e Trenta, la guerra fredda, il blocco sovietico, la rivoluzione cinese, la Cuba di Castro, la Cambogia di Pol Pot, l’Urss di Gorbacvëv.

«Nel XX secolo i paesi che furono toccati da una trasformazione in senso comunista coprivano un terzo della superficie del pianeta, e in quasi ogni area del mondo, se si eccettuano le calotte polari, sono esistiti partiti comunisti. La tesi che sostengo è che, nonostante tutte le diversità che contrassegnarono le varie esperienze comuniste, gli obiettivi che perseguirono e il modo con cui funzionarono mostrano una somiglianza di fondo. Il comunismo non è stato semplicemente un rivestimento da sovrapporre alle precedenti tradizioni nazionali; si è adattato a quelle tradizioni introducendo i propri imperativi e trasformando profondamente i paesi dove ha mantenuto il potere per più di qualche anno. Il comunismo ha dimostrato di avere caratteristiche tali da metastatizzare. Continuerà a vivere a lungo, anche quando l’ultimo Stato comunista sarà scomparso.»

Indice

Robert Service è professore di Storia russa alla Oxford University e Fellow del St Antony’s College, dove dirige il Centro di studi russi ed euroasiatici. È membro dell’Accademia britannica e collabora regolarmente con quotidiani e riviste inglesi, oltre che con programmi radiofonici. È autore di una storia della Russia contemporanea, di un’analisi della realtà russa dopo il crollo dell’Unione sovietica e di due fortunate biografie di Lenin e di Stalin. In Italia sono stati tradotti Storia della Russia nel 20° secolo (Roma 1999) e Lenin: l’uomo, il leader, il mito (Milano 2001).

Compagni. Storia globale del comunismo nel XX secoloRobert Service – Traduttore: D. Scaffei – Editori Laterza – Collana: Economica Laterza – Prezzo di copertina: € 14,00


Da Compagni. Storia globale del comunismo nel XX secolo

L’idea che gli errori del marxismo furono scoperti solo dopo che esso fu messo alla prova come strumento di potere è frutto di una falsa credenza. Anche nella Prima Internazionale che avevano contribuito a fondare, Marx ed Engels erano state figure controverse. Avevano rivolto e ricevuto attacchi da ogni parte, e il loro preteso rigore intellettuale era stato fortemente contestato. Ciò che stupisce è che tanti marxisti ignorarono l’entità del danno. Per i suoi seguaci il marxismo era diventato un infallibile complesso di dottrine, una sorta di religione politica. (Parte prima, cap. III)

Il congresso fondativo della Terza Internazionale, nel marzo del 1919, rappresentò per Lenin l’avverarsi di un sogno. La nuova organizzazione divenne nota anche come Internazionale comunista (o Komintern), per dare un chiaro segno che i suoi obiettivi erano più radicali di quelli che erano stati perseguiti dalla Seconda Internazionale. Al I congresso presero parte cinquantadue delegati, in rappresentanza di venticinque paesi, convinti che la «rivoluzione socialista europea» fosse vicina. (Parte seconda, cap. IX)

Nonostante non avesse alcuna preparazione nelle scienze naturali, [Stalin] emanò decreti sulla genetica. Favorì lo scienziato ciarlatano Trofim Lysenko, che stava tentando di coltivare una nuova specie di grano esponendo i semi al freddo dell’inverno russo, sulla base dell’ipotesi che le piante si potessero adattare pressoché a ogni condizione, acquisendo nuove caratteristiche e trasmettendole alle generazioni successive. Questo tipo di approccio alle scienze naturali aveva un’analogia con quello che Stalin pensava dell’umanità e del suo potenziale di trasformazione. (Parte terza, cap. XV)

Gli eventi cecoslovacchi[3] furono alla base di quella che venne definita la «dottrina» Brežnev. L’Unione Sovietica si arrogava il diritto di imporre l’ordine comunista in Europa orientale, e soltanto al Cremlino spettava il potere di giudicare quando quell’ordine fosse in pericolo. Brežnev fece capire che la sistemazione territoriale e politica raggiunta dopo la seconda guerra mondiale sarebbe stata mantenuta saldamente in piedi, e che l’Occidente era tenuto a rispettare la dottrina. (Parte quinta, cap. XXXII)

Non si sottolineerà mai abbastanza che nel XX secolo non è stato solo il comunismo a macchiarsi di crimini disumani. Nel Terzo Reich Adolf Hitler perpetrò lo sterminio di milioni di ebrei, rom, omosessuali, malati di mente. Nessun comunista partecipò al genocidio avvenuto in Ruanda nel 1994. La contaminazione con il napalm delle foreste vietnamite e cambogiane è stata provocata dall’aviazione statunitense. Lo stesso capitalismo non ha certo avuto ricadute completamente positive dal punto di vista sociale e ambientale. (Parte sesta, cap. XL)



This post first appeared on Iannozzi Giuseppe – Scrittore E Giornalista | Ia, please read the originial post: here

Share the post

Compagni. Storia globale del comunismo nel XX secolo – Robert Service – Editori Laterza

×

Subscribe to Iannozzi Giuseppe – Scrittore E Giornalista | Ia

Get updates delivered right to your inbox!

Thank you for your subscription

×