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Paolo Grugni – Intervista all’Autore di “MondoSerpente”: “Siamo tutti soli quando si tratta di combattere i nostri fantasmi” – Laurana editore

Paolo Grugni

Intervista all’Autore di “MondoSerpente”

“Siamo tutti soli quando si tratta di combattere i nostri fantasmi”

di Giuseppe Iannozzi

1. Paolo Grugni, “MondoSerpente” uscì nel 2006 per i tipi Alacran Edizioni ed è stato ripubblicato sul finire del 2021 da Laurana Editore. È un romanzo duro e allo stesso tempo cupo, che mi ha ricordato certe atmosfere amare e nere che sono presenti in molti lavori di Giorgio Scerbanenco. Sei d’accordo?

Un paragone importante. Almeno credo, importante. Ma non so rispondere, mai letto una riga.

2. “MondoSerpente” non è un lavoro che si lascia etichettare. Potrebbe essere un thriller ma anche un noir, un pulp e un hard-boiled. Probabilmente è una commistione di più generi letterari. Lo stile che hai adottato, Paolo, è assai particolare, blocchi di prosa ricchi di virgole che vengono chiusi da un punto fermo solo quando non è possibile fare altrimenti. Paolo Grugni, è il tuo stile non poco originale, questo è fuor di dubbio, ma io credo che l’originalità si leghi (anche) a una ragione metanarrativa: Michele Idea, il protagonista principale di “Mondo serpente”, è il tuo alter ego!

Lo definirei un romanzo d’amore e d’odio per tutto quello che circonda il protagonista. Con Michele Idea, ci hai preso, è l’eteronimo che vorrei essere. Ma lui è molto più forte di me, sia fisicamente che psicologicamente. Io sono troppo scarso al confronto, una pallida controfigura.

3. Leggendo questo tuo lavoro, è impossibile non notare il carattere di Michele Idea, un giovane non troppo giovane che vive in una Milano che a lui non piace affatto; Michele è come se camminasse lungo le strade dell’inferno. È sempre a caccia di donne, poi, all’improvviso, incontra una ragazza e perde letteralmente la testa. Michele scrive poesie, poesie che nessuno legge. Ogni capitolo di “MondoSerpente” è introdotto da una poesia. È la tua una scelta atipica che io trovo geniale.

Grazie per il ‘geniale’. Il romanzo mescola prosa, poesia e cinema/teatro, non so se qualcuno l’ha mai fatto prima. E se mai ci sarà un altro pazzo che lo farà. So solo che la Mondadori, dopo averlo comprato, l’ha rifiutato. Non ci avevano capito niente. La Milano che lo circonda è una città disperata come lui, che adora e non sopporta allo stesso tempo.

4. A Milano c’è un killer che uccide, ma non è come tutti gli altri, è una sorta di mummificatore. Angelo Stirpe vuole Serpent, lo vuole a tutti i costi. Vuole vendetta ed è disposto a tutto pur di acciuffarlo. Stirpe incontra Michele Idea, un deejay dotato di un ben strano potere, quello di fiutare la morte. Paolo Grugni, dove hai trovato l’ispirazione per scrivere “MondoSerpente”?

Il romanzo è una metafora su come la società rifiuti i diversi, gli handicappati, la gente borderline, e la metta ai margini. Prima parte dell’ispirazione. La seconda viene dalla ‘sincroncità junghiana’, che nel romanzo diventa il metodo d’indagine. Che però, non essendo un vero metodo perché basato sulla casualità, porta il romanzo stesso a essere fuori da qualsiasi catalogazione.

5. Vescovili, Nuovi Vescovili, Profani sono frutto della tua immaginazione e basta?

Direi di sì, anche se da sempre ci sono oscuri gruppi di potere che tramano nell’ombra. La storia d’Italia ne è piena, vedasi mafia e P2 tanto per fare un esempio. Sono loro che decidono il vero destino dell’Italia. I nostri governi ne sono stati e ne sono pieni.

6. Michele Idea e Angelo Stirpe. I protagonisti di “MondoSerpente” hanno nomi di battesimo importanti; Michele è un nome di origini ebraiche e significa Chi è come Dio; Angelo è un nome latino che significa nunzio, messaggero. Una semplice coincidenza?

In un mondo totalmente oscuro come quello del romanzo, i due portano la luce dove è assente.

7. “MondoSerpente” è un romanzo che si scaglia contro il potere, contro un po’ tutte le forme di potere. È possibile dire che il tuo lavoro ha un carattere politico ben definito?

Totalmente politico, come sempre. Sempre contro alcuni meccanismi della società che stritola tutto e tutti. Bello che tu lo abbia capito.

8. Serpent è un killer che opera per conto di una setta, diciamo pure così. Questa setta teme che una vecchia profezia possa avverarsi e metter così fine all’impero che, nel corso di un bel po’ di generazioni, essa ha tirato su. Charles Maurice de Tayllerand sosteneva che “il potere logora chi non ce l’ha”, e Serpent, sostanzialmente, è un assassino perché teme di perdere il potere. Hai pensato a qualcuno in particolare per modellare questo personaggio sì tanto crudele, fanatico e superstizioso?

Non so sei ci hai fatto caso, ma i grandi assassini delle Storia, non solo non ci stanno con la testa, ma questo è ovvio, ma spesso sono persone con grandi capacità, ma allo stesso tempo pieni di manie.

9. I tuoi personaggi, anche quelli minori, vivono in una condizione di solitudine che solo vagamente cercano di combattere. Come mai?

Siamo tutti soli quando si tratta di combattere i nostri fantasmi. Ma molti di noi questi fantasmi non li vedono. E Milano non aiuta, manco una pacca sulla spalla. Cazzi tuoi e pedalare.

10. La nuova edizione di “MondoSerpente” (Laurana Editore) accoglie un racconto inedito che vede protagonista Michele Idea. “Quando ero un altro” è una storia che qualcuno potrebbe definire politicamente scorretta, siamo infatti di fronte al rapimento di una bambina rom. Paolo Grugni, lascio che sia tu a dire…

Cinismo e cattiveria pura da qualsiasi parte la si guardi. Ma questa è la vita vera, inutile girarci intorno. Può spaventare, ma ci sta. La politica può solo essere scorretta, altrimenti fa il gioco dei burattinai.

11. Possiamo sperare che Michele Idea tornerà a vivere in uno dei tuoi prossimi lavori?

Certo. Per il 2024 è previsto “Vivere e morire a Berlino”, dove Idea fa il buttafuori nel più grande bordello della città. Aspettatevi di ogni.

12. Paolo Grugni, a breve sarai in libreria con dei nuovi lavori, tra i quali spicca la tua prima raccolta poetica. Puoi darci qualche ragguaglio sulle storie e le poesie che leggeremo?

A fine ottobre torna in una nuova edizione “Darkland”, il mio romanzo sul nazismo. Chi non l’ha già letto si tenga forte, rimarrà basito grazie a quello che apprenderà. Una chiave interpretativa del tutto nuova della terribile dittatura. Verrà anche definitivamente risolto il ‘mistero’: Hitler era o non vegetariano? All’inizio del prossimo anno arriva anche “Pianura pagana” che raccoglie 250 delle mie liriche. Un nuovo modo di fare poesia, o almeno io ci ho provato.

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Paolo Grugni (Milano, 1962). Ha esordito con il romanzo Let it be (Mondadori, 2004; Alacràn, 2007, Laurana, 2017). Ha poi pubblicato Mondoserpente (Alacràn, 2006), Aiutami (Barbera, 2008 e in ebook per Laurana), Italian Sharia (Perdisa, 2010), L’odore acido di quei giorni (Laurana, 2011), La geografia delle piogge (Laurana, 2012), L’Antiesorcista (Novecento Editore, 2015), Darkland (Melville, 2015). È autore inoltre della silloge Frammenti di un odioso discorso (in ebook per Laurana, 2017). Vive e lavora a Berlino.

ACQUISTA DALL’EDITORE

MondoSerpente – Paolo Grugni

MondoSerpentePaolo Grugni – Laurana Editore – Collana Rimmel, 56  – Pubblicazione 11/2021 – Pagine: 271 – ISBN: 9788831984928 – Prezzo di copertina: € 17,00



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