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La svastica sul sole – Philip K. Dick – L’Asse non ha mai vinto la guerra! – recensione di Giuseppe Iannozzi

La svastica sul sole – Philip K. Dick

L’Asse non ha mai vinto la guerra!

di Giuseppe Iannozzi

Se 1984 è stato un romanzo che ha fatto scalpore perché scomodo, “La svastica sul sole” di Philip K. Dick ha fatto indignare non pochi americani; il romanzo valse a Dick il prestigioso premio Hugo, ma da lì a poco, la sua vita sarebbe stata sempre più paranoica, convinto – forse non completamente a torto – di essere sorvegliato dal Governo perché sospettato di essere un simpatizzante comunista. Philip K. Dick, più volte, anche se non in maniera recisa, in vita ha detto di non essere un rosso, ma a questo punto è il caso di non indagare ulteriormente: Dick è ancor oggi un personaggio misterioso, criptico, e attribuirgli una qualsiasi etichetta significherebbe svilirne l’intelligenza e la statura morale.

Fra il 1944 e il 1945 Hitler impiegò contro gli inglesi, con scarso successo a dir la verità, i missili telecomandati V1 eV2 nonché i primi aerei a reazione, giungendo ad uno spiegamento di uomini di età compresa tra i sedici e i sessant’anni; e come se tutto ciò non bastasse, arruolò anche delle donne nei servizi ausiliari e mise all’opera i tribunali militari nel disperato tentativo di reprimere qualsiasi forma di opposizione interna. Gli alleati, senza mezzi termini o scrupoli di sorta, ricorsero al bombardamento indiscriminato e terroristico delle città tedesche; nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 1945 Dresda fu completamente rasa al suolo, ridotta ad un nulla, come se mai fosse esistita. Ovviamente il bilancio fu atroce: oltre centomila morti. Gli USA accelerarono gli studi intorno alla bomba atomica. In Europa, sul fronte occidentale, il 7 marzo 1945 l’ultima offensiva tedesca avviata nel dicembre precedente nelle Ardenne fu arrestata dagli americani ormai riconosciuti dal mondo intero come gli unici uomini in grado di porre fine alle atrocità di una guerra, che da troppo tempo impiegava risorse umane ed economiche producendo solo Morte. Gli americani attraversarono il Reno al ponte di Remagen; più a sud i francesi, in febbraio, liberarono la sacca di Colmar, mentre l’Italia settentrionale venne liberata verso la fine di aprile. Sul fronte orientale, i sovietici, a partire dal gennaio 1945, liberarono la Polonia, invasero la Germania e il 13 aprile occuparono Vienna. Le truppe si ricongiunsero con le forze angloamericane a Torgau sull’Elba il 25 aprile, quando già era in corso la battaglia per Berlino investita dai sovietici. Il 30 aprile, dopo aver ordinato la resistenza a oltranza, Hitler si suicidò. Il 7 maggio la Germania fu finalmente costretta a firmare la capitolazione senza condizioni a Reims. Nel Pacifico, intanto, continuava la guerra contro il Giappone. Gli americani, i salvatori del genere umano, nel gennaio 1945 occuparono Manila, nelle Filippine, e il 19 febbraio fu il primo sbarco a Iwo Jima, territorio giapponese. Il 7 aprile le due flotte si affrontarono presso Okinawa, la cui occupazione fu portata a termine nel mese di giugno. La risolutezza dei giapponesi a non cedere ricevette ulteriore conferma quando rifiutarono l’ultimatum imposto dagli USA: Harry Truman, indispettito quanto contrariato dall’ostinazione del Giappone, non ci pensa su due volte a sganciare la tremenda bomba atomica già sperimentata con infame successo nel deserto del Nevada. Il 6 agosto una prima bomba atomica fu lanciata su Hiroshima: il bilancio fu agghiacciante, oltre novantamila morti; tre giorni più tardi, il 9 agosto – il giorno dopo che l’URSS, accogliendo una richiesta americana in tal senso, aveva dichiarato guerra al Giappone procedendo all’occupazione della Manciuria e della Corea – un seconda bomba atomica fu sganciata su Nagasaki. La cultura della Morte entrò nelle coscienze degli americani, che non parvero poi troppo turbati: solo pochi osarono levare un grido di protesta, grido che diventò quasi incontenibile con la contestazione promossa qualche anno più tardi dagli esponenti della Beat generation. Il 15 dello stesso mese il Mikado ordinò la cessazione delle ostilità su tutti i fronti: il Giappone aveva conosciuto la crudeltà americana e il 2 settembre firmò la propria capitolazione, una ferita che mai si rimarginerà: Hiroshima e Nagasaki sono ancora una ferita aperta e sanguinante nella storia giapponese. La Seconda guerra mondiale terminò, ma il prezzo umano pagato non è computabile. E mai lo sarà.

Partendo da questi dati storici, P. K. Dick nel romanzo “La svastica sul sole” traccia un futuro possibile, alternativo, ma non per questo meno crudele di quello che la storia ci ha ufficialmente consegnato: nel 1962 la schiavitù è stata dichiarata legale, gli ebrei sopravvissuti devono nascondere la loro identità e la California è soggiogata al Giappone; vent’anni prima l’Asse ha vinto la Seconda guerra mondiale spartendosi così il suolo americano. L’incubo: il credo nei confronti della superiorità della razza ariana è ritenuto una verità incontestabile in tutto il mondo. L’Africa è solo un deserto; l’Italia e il resto dell’Europa si sono aggiudicate pochi punti strategici di potere in questo scacchiere da incubo, e i nazisti progettano di invadere Marte. I giapponesi collezionano oggetti del folclore americano, con una avidità che ha del ridicolo: i falsi diventano una trappola insidiosa in questo mercato ‘globale’ e sempre più spesso si vendono ninnoli spacciati per originali americani, quando in realtà sono delle imitazioni. Il Giappone e la Germania conducono una guerra fredda senza risparmiar colpo alcuno: entrambe le parti aspettano un passo falso per dichiararsi ufficialmente guerra. Il destino è influenzato dalle scelte e dai comportamenti: I Ching, l’oracolo per eccellenza, un libro antichissimo, dovrebbe diffondere la spiritualità orientale nella coscienza americana; ma un altro libro, uno di quelli moderni dall’enigmatico titolo ‘La cavalletta non si alzerà più’ proveniente dall’underground culturale, minaccia di mutare radicalmente l’apparente ordine costituito nel mondo. Il libro è pericoloso, difatti i paesi del Reich l’hanno subito vietato perché presenta una realtà assurda: l’Asse non ha mai vinto la guerra.

“La svastica sul sole” è un’opera tragica quanto magistrale: questo lavoro dickiano è un altissimo esempio di letteratura fantastica, che tutti dovrebbero leggere e conoscere; P. K. Dick guarda alle dimensioni spazio-temporali con occhio mistico; fantasia, paranoia, realtà si fondono in una matrice filosofica-religiosa-politica, che proietta il lettore nel terrore più cupo.

Parlare de “La svastica sul sole” come di un capolavoro è riduttivo; se 1984 di Orwell ci ha spaventati disegnando una società dove ogni libertà viene negata, “La svastica sul sole”  ci proietta in un futuro perfettamente credibile e terribile. Non ci sono resurrezioni possibili per chi alla fine scoprirà il messaggio contenuto nella coscienza di quell’uomo arroccato nell’alto del suo castello.

Philip K. Dick nasce a Chicago il 16 dicembre 1928. Nel 1955 esce il suo primo romanzo, Lotteria dello spazio. Durante un’esistenza segnata dalle difficoltà economiche, scrive capolavori come La Svastica Sul sole, Ma gli androidi sognano pecore elettriche? e Ubik. Negli anni Settanta esce la sua ultima opera, La Trilogia di Valis, pubblicata da Fanucci Editore in un unico volume. Muore il 2 marzo 1982. La notorietà di Philip K. Dick deve molto agli adattamenti cinematografici, tra cui Atto di forza (1990), Screamers – Urla dallo spazio (1995), Impostor (2002), Minority Report (2002), Paycheck (2003) e Un oscuro scrutare (2006). Nel 2008 è uscito il film Next, con Nicholas Cage, tratto dal racconto The Golden Man; mentre I guardiani del destino (2011) trae ispirazione dal racconto Squadra riparazioni. Fanucci Editore pubblica in esclusiva tutta la produzione di Philip K. Dick, considerato uno dei più importanti autori della narrativa americana del secondo dopoguerra.

La svastica sul solePhilip K. Dick – Traduttore: Maurizio Nati – Curatore: Carlo Pagetti – Fanucci – Collana: Collezione immaginario Dick – Pagine: – 267 p., Brossura – ISBN: 9788834738955 – Prezzo di copertina: 16,00 €



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