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Recensione: Il volto del mio assassino di Sophie Kendrick

Quando Clara si risveglia finalmente dal coma, la sua vita precedente è un buco nero di cui non ricorda nulla. Perfino gli occhi azzurri di Roland, l'uomo che dice di essere Suo Marito, sono per lei gli occhi di un estraneo. Ma ricordare è vitale, perché Clara è stata aggredita brutalmente e la sua casa incendiata da qualcuno che forse tornerà a finire il lavoro. In qualche angolo della sua mente potrebbe nascondersi quel volto, ma è difficile riportarlo alla luce in mezzo a tanti incubi confusi. Può davvero fidarsi di se stessa, visto che secondo Roland soffre da anni di psicosi e manie di persecuzione? O dovrebbe invece credere a Jan Colbe, il poliziotto che sembra insinuare dubbi su suo marito? Ricco e affascinante scrittore berlinese, Roland è l'unico legame importante di Clara, che vive con lui un'esistenza molto appartata dopo aver abbandonato il lavoro di giornalista in seguito a un crollo nervoso. Per lei è uno shock scoprire che proprio Roland le ha nascosto dettagli importanti: per esempio il fatto che Clara abbia denunciato più volte un misterioso stalker che lasciava petali di rosa sulla sua porta. O forse anche questo era solo frutto delle sue fantasie? Quando un giorno Clara rischia di essere investita da un camion, qualcosa scatta in lei. Non può più appoggiarsi a nessuno: è l'unica a poter recuperare tutta la verità su se stessa. E sul suo potenziale assassino…

RECENSIONE



Quando Clara Winter apre gli occhi, dopo che è stata in coma, purtroppo non si ricorda chi è. Non ricorda nemmeno il suo nome, non riconosce suo marito e  non sa cosa le è successo...
Pian piano scopre perché è in ospedale e perché è stata in coma. 
Grazie a Suo Marito Roland è sopravvissuta a un furto con scasso. 
Ora che si è risvegliata dal coma lentamente può ricominciare la sua vita. Ma purtroppo la sua guarigione è tutt’altro che tranquilla, in quanto le accadono eventi spiacevoli e sinistri. 
Clara inizia a non sapere di chi può fidarsi, la sua unica possibilità per sopravvivere è recuperare rapidamente la sua memoria. 
Clara non si ricorda nulla del suo passato e non si ricorda nulla riguardo la sua aggressione.  Suo marito Roland le racconta a poco a poco cose del suo passato. Clara però non riesce a credere a molte cose che le vengono raccontate… 
Inizia a indagare sul suo passato, si rende conto che suo marito, ma anche altre persone, hanno dei segreti. 
Il poliziotto che segue il suo caso, la spinge a dubitare di tutto e di tutti.  
A Clara dunque non rimane che scoprire la verità e noi con lei andiamo alla ricerca di risposte. 
La lettura scorre veloce proprio per questo, vogliamo scoprire la verità. 
Clara prima del coma credeva di avere uno stalker che la seguiva, è lui il suo aggressore? Il marito le sta raccontando la verità? 
Troppe domande nascono in questo libro e l’unico modo per trovare le risposte è leggere il libro. 
La lettura diventa frenetica tanto è la smania di sapere, scoprire…
Il tema trattato dalla scrittrice è preoccupante, il non ricordare nulla del nostro passato, il dover affidare la nostra vita a persone che non sappiano se sono buone o cattive, l’ho trovato abbastanza inquietante. 
Il volto del mio assassino di Sophie Kendrick è un romanzo che mi è piaciuto molto è emozionante, appassionante e coinvolgente, un thriller ben scritto e curato.


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