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Investire in Diamanti: la guida completa per iniziare

La gamma degli investimenti alternativi a disposizione degli investitori è in continua crescita. Ricordiamo che con il termine investimento alternativo si fa riferimento agli investimenti che presentano particolari proprietà di relazione rischio/rendimento e che normalmente non si può trovare negli investimenti tradizionali come le azioni e le obbligazioni. Spesso, però, il target di riferimento di questa tipologia di investimento è rappresentato da investitori istituzionali e wealthy individuals.

Uno strumento alternativo di investimento sono anche i Diamanti. I diamanti possono scintillare non solo per la loro bellezza o per la loro lavorazione, ma anche per il loro valore di mercato. Il mercato dei diamanti può rappresentare un’opportunità interessante per diversificare il proprio portafoglio di investimento. Come tutti sanno, la diversificazione è il fattore vincente che consente di ottenere rendimenti accettabili e allo stesso tempo ridurre il rischio del portafoglio.

Cosa sono i diamanti e come si creano

Il Diamante è un minerale costituito da carbonio puro cristallizzato nel sistema monometrico, a pressioni tra 25 mila e 70 mila chili per centimetro quadrato e a temperature tra 1500 e 2000 gradi. Il processo avviene a circa 200 chilometri sotto la superficie terrestre e non è del tutto chiaro. Poi arrivano in superficie con le eruzioni vulcaniche, ma si salvano dalle elevate temperature della lava soltanto quelli inclusi in un minerale, conosciuto con il nome di kimberlite.

Il diamante ha durezza dieci secondo la scala di Mohs e colore molto variabile. Per la sua tipica lucentezza, dovuta all’elevatissimo indice di rifrazione, è molto ricercato come gemma mentre la varietà opaca è utilizzata per scopi industriali.

I vantaggi dell’investimento in diamanti

Un investimento in diamanti può portare una serie di vantaggi, tra cui possiamo menzionare:

  • Una maggiore diversificazione.
  • Una bassa correlazione con il benchmark dei mercati azionarie e obbligazionari.
  • Non è sottoposto ad influenze politico-valutarie.
  • L’alta potenzialità di rendimento.
  • Viene considerato un bene rifugio.
  • I guadagni sono essenti da tasse.
  • È un bene tangibile, raro e di grande prestigio.
  • È un bene sovranazionale riconosciuto e vendibile in tutto il mondo.
  • È un investimento che si può fare in totale anonimato.
  • È facilmente trasportabile.
  • È un bene resistente e duraturo.
  • Altre tipologie di vantaggi.

Gli svantaggi dell’investimento in diamanti

Un investimento in diamanti ha una serie di svantaggi, tra cui possiamo menzionare:

  • La mancanza di omogeneità nei diamanti e quindi la difficoltà di valutazione. Ogni pietra va valutata individualmente in base a diversi fattori.
  • La presenza di una forte componente umana e quindi discrezionale nella valutazione.
  • Il rischio di comprare falsi e imitazioni oppure diamanti sintetici come diamanti naturali.
  • La poca trasparenza del mercato dei diamanti.
  • Il rischio di conservazione del diamante.
  • L’illiquidità dell’investimento.
  • Il rischio cambio.
  • Il rischio di prezzo.
  • Altri tipologie di rischi e svantaggi.

Come acquistare e/o vendere un diamante

Chi dispone nel proprio portafoglio di investimento di diamanti può decidere di comprarne altri oppure di vendere una parte o tutti i diamanti che dispone. Ma anche chi non ha diamanti nel proprio portafoglio di investimento può decidere di acquistare diamanti per realizzare una maggiore diversificazione. Tra i diversi canali che permettono di acquistare e/o vendere diamanti possiamo menzionare:

  • La vendita e/o l’acquisto presso commercianti o venditori professionali.
  • La vendita e/o l’acquisto presso privati tramite annunci online e/o offline.
  • La vendita e/o l’acquisto presso amici e/o conoscenti.
  • Altri canali di vendita e/o acquisto.

Spesso, anche in Italia, le banche giocano il ruolo di intermediari nella vendita di diamanti, collocando i diamanti di società come Intermarket Diamond Business, Diamond Private Investment, Diamond Love Bond ecc. Ricordiamo che la banca gioca solo il ruolo di un intermediario che viene remunerato mediante la commissione sulla vendita e quindi non offre nessuna garanzia sulla pietra.

La carta d’identità di un diamante

Il diamante da investimento è quasi sempre accompagnato da un certificato gemmologico. Il certificato è un documento rilasciato da un laboratorio specializzato ed indipendente che ne garantisce l’autenticità e rappresenta la carta di identità del diamante. Nel certificato gemmologico vengono riportati tutti i parametri qualitativi (purezza, colore, taglio e peso) ed identificativi della pietra che concorrono a determinarne il prezzo in qualsiasi momento.

I laboratori specializzati che rilasciano i certificati sono tanti, ma solo in pochi sono riconosciuti a livello internazionale. I diamanti con certificazione emessa da laboratori riconosciuti a livello mondiale garantiscono una elevata calcolabilità e rivendibilità in tutto il mondo.

Tra i principali laboratori di certificazione possiamo menzionare: Gemological Institute of America, American Gem Society, International Gemmological Institute, European Gemological Laboratory, European Gemological Laboratory USA e Hoge Raad Voor Diamant di Anversa.

I certificati non sono tutti uguali, anche perché non esiste uno standard internazionale per la valutazione. Ciò comporta che lo stesso diamante può avere valutazioni diverse in base al laboratorio di certificazione. Nonostante il processo di valutazione sia rigido, rigoroso e supportato da speciali apparecchiature, nella valutazione c’è sempre necessaria una componente soggettiva e alcuni laboratori sono più severi nella valutazione di altri che sono più generosi, e ciò si traduce in prezzi diversi per la stessa pietra. Tra le informazioni che si possono trovare in un certificato, possiamo menzionare:

  • Grafico della pietra.
  • Numero del certificato.
  • Commenti.
  • Ologramma.
  • Incisione cintura.
  • Simmetria e lucidatura.
  • Valutazione taglio.
  • Dimensioni.
  • Trattamenti.
  • Fluorescenza.
  • Forma.
  • Purezza.
  • Peso carato.
  • Colore.
  • Taglio.

Alcuni laboratori o periti indipendenti forniscono informazioni aggiuntive rispetto a quelle standard.

Le caratteristiche più importanti che determinano il prezzo del diamante

Come abbiamo vista nella carta d’identità vengono inserite tutte le informazioni necessari che determinano il prezzo finale del diamante. Sicuramente alcune caratteristiche hanno un peso maggiore nella determinazione del prezzo del diamante rispetto ad altre. Tra le caratteristiche più importati nel determinare il valore di un diamante possiamo menzionare le cosiddette 4 C:

  • Il taglio influenza la brillantezza e quindi la bellezza di ogni diamante. Quando viene tagliato con le giuste proporzioni, il diamante sprigiona la massima quantità di luce esaltando la bellezza della pietra. Invece, se tagliato in modo sbagliato non consente alla luce di riflettere correttamente sulle varie facce. Nel taglio esistono una serie di parametri e di rapporti che devono essere rispettate. Esistono svariate tipologie di tagli: brillante, rettangolare a gradini (taglio smeraldo), ovale, marquise, goccia e altro ma, il taglio più commerciale, e quindi più interessante e consigliabile dal punto di vista di una resa economicamente vantaggiosa, è il taglio a brillante.
  • Un diamante completamente incolore è molto raro, e risulta perciò molto pregiato. Ma anche un colore estremamente intenso ed acceso risulta ugualmente raro e prezioso, come ad esempio i diamanti con tonalità di colore blu, rosa, verde, giallo, arancio, rosso ecc. La qualità del colore si rappresenta con le lettere dell’alfabeto in una scala decrescente a partire dalla lettera D alla Z.
  • Tutti i diamanti, come ogni altra gemma, hanno delle imperfezioni interne che sono piccolissime inclusioni interne di varia natura ed entità che influenzano la bellezza. Le gemme con inclusioni minori o nulle sono rare e quindi più pregiate. Le imperfezioni esterne, solitamente graffi o mancanze di materiale, non devono essere considerate nella determinazione della purezza, in quanto potrebbero essere rimosse con opportune lavorazioni di ritaglio o politura. Per convenzione internazionale, la purezza dei diamanti, è determinata a 10x (lente a dieci ingrandimenti).
  • Il peso del diamante è espresso in carati (ct). Un carato si divide in 100 punti. Ad esempio un diamante da 90 punti pesa 0.9 carati. Siccome i diamanti di grandi dimensioni sono rari, maggiore sarà il peso e maggiore sarà il prezzo. A parità di altre caratteristiche, l’aumento del peso porterà ad un aumento più che proporzionale del prezzo.

Nella tabella sottostante potete vedere le cosiddette 4 C.

Solo una adeguata valutazione della qualità del diamante consentirà di non fare un acquisto sbagliato, ad esempio comprando il diamante ad un prezzo maggiore rispetto alle sue caratteristiche o addirittura acquistare un diamante finto.

Conclusione

L’investimento in diamanti risulta essere un investimento non per tutti e comunque molto rischioso, considerando anche la difficolta di valutare il prezzo giusto, a meno che non si ha totale fiducia nei laboratori specializzati che rilasciano i certificati gemmologici e quindi basarsi sulla loro valutazione.



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