Get Even More Visitors To Your Blog, Upgrade To A Business Listing >>

myrtilla'shouse: INSIEME RACCONTIAMO

​INCIPIT di Patricia Moll
RUMORI

Si svegliò di soprassalto. Aveva sentito dei rumori strani in casa. Tese l'orecchio  e i colpi si ripeterono. Tonfi, più che colpi. Come se qualcosa di grande fosse caduto per terra.
Cercò il cellulare per chedere aiuto ma si ricordò di averlo dimenticato in cucina. Prese allora la torcia, si fece coraggio e si alzò. Perlustrò l'alloggio ma niente era fuori posto. Le finestre chiuse, i vetri integri, l'uscio chiuso a doppia mandata... mistero! 
O forse no. Forse aveva solo sognato.
Per calmarsi bevve un bichiere di acqua fresca e tornò a dormire. Giunta sulla soglia della camera da letto si bloccò impietrita.
Ai piedi del letto c'era..... 


..s​​uo marito, ovvero  colui che era stato suo marito e che tre anni prima, l'aveva resa vedova​. Si sentì mancare ma si riprese subito perchè a grande valocità, il suo cervello aveva fatto due più due.
Rivide il cadavere sfigurato e semi  bruciato che la polizia aveva rinvenuto in un'auto di preprieta di  Carlo G.  ( suo marito) e che aveva dovuto e potuto   identificare  solo grazie ad un tatuaggio sul  polpaccio, un piccolo fascio  stemma del partito nazionale fascista. 
" Chi era" gli chiese "  
 " Solo un tizio incontrato per caso,  raggirato e pagato per convincerlo a farsi tatuare " le rispose  laconicamente.
Si accorse che ansimava premendo una mano sul fianco sinistro e , suo malgrado, gli chiese cosa gli fosse successo
" Una scaramuccia tra rivali, ma io me la sono cavata meglio " le rispose con quel sorrisetto sulle labbra che contrastava con lo sguardo gelido  che  ricordava assai bene " ora ho bisogno del tuo aiuto e se farai tutto cone si deve, non te ne pentirai". 
Da tre  anni lo credeva morto, ma l'aveva lasciato 15 anni prima, allorcchè, ascoltando  alcune conversazioni telefoniche, si era resa conto che era invischiato in loschi affari di droga. Non gli aveva mai detto di sapere, gli aveva semplicemente  detto che non l'amava più e le era parso che  lui accettasse la sua decisione con un certo sollievo..
Con la bambina, era andata a vivere nella piccola casa lasciatale dai genitori sul Lago Maggiore a metà collina sopra Verbania ; era un po' isolata  , ma si era ben organizzata ed aveva ripreso la sua attività di traduttrce , anche se lui mandava generose somme per la figlia.
Tornando alla realtà, gli chiese cosa intendesse per aiuto.
"Devi andare in farmacia per prendere il necessario  a questa ferita; non è profonda ma bisogna estrarre parte del proiettile"
" E cosa ti fa pensare che non andrò alla polizia?" gli chiese in tono dii sfida.
"Il fatto che tu non voglia mettere in pericolo tua figlia o i tuoi nipoti" replcò con tono di scherno.
" Stai bluffando, non ne saresti capace! "
" Io no, ma il mio socio e compagno non avrebbe remore".
Le aveva tappato la bocca e non le restò che andare in farmacia a prendere il necessario e accingersi poi a fare del suo meglio su quella ferita, anche se quei gemiti soffocati le avevano procurato una certa soddisfazione.
Nonostante gli antibiotici , la febbre persistette per giorni e Carlo, sempre più nervoso e insofferente chiamò l'amico e  complice e le chiese poi di andarlo a prendere alla fermata della corriera che proveniva da Milano.Ora che era arrivato, li sentiva parlottare e, origliando, capì che i loro progetti riguardavano  le  Isole Cayman e, come dapprincipio aveva solo intuito, ora sapeva che erano amanti.   Doveva agire in fretta perchè ormai,  per la sua vita, non avrebbe dato due soldi bucati,  e la notte stessa salì nella soffitta dove, in una sorta di teca creata da sua madre, erano contenute la divisa  e la pistola d'ordinanza di  suo padre , un tempo ufficiale dei carabinieri. Presa l'arma, che sapeva maneggiare , la pulì e la caricò. Il mattino seguente, come ormai d'abitudine, trovò i due compari seduti fianco a fianco al tavolo in attesa della colazione e posato il vassoio, passò alle loro spalle e con gesto fulmineo, sparò alla nuca dell'uno e dell'altro.
Non si formalizzò per il sangue e...altro che imbrattarono la tovaglia e ripulì tutto con accuratezza anche  se era certa che il RIS non sarebbe mai giunto fin lì  A notte profonda, avvolse  ogni cadavere con dei cavi elettrici , li  trascinò  giù per le scale della cantina e li coperse alla meglio con della legna.
Dette un ultimo sguardo e le parve che quei pezzi di legna celassero dei serpenti attorcigliati alle loro prede. 
Non aveva molto tempo a sua disposizione, ma  a seppellirli avrebbe pensato la notte successiva. Risalendo in camera e sdraiandosi sul letto si chiese :   due fosse o un'unica fossa ? Meglio due si disse , così quei due mostri sarebbero stati separati.






 ​








This post first appeared on Cristiana2022, please read the originial post: here

Share the post

myrtilla'shouse: INSIEME RACCONTIAMO

×

Subscribe to Cristiana2022

Get updates delivered right to your inbox!

Thank you for your subscription

×