Da qualche giorno è uscita una classifica stilata direttamente da Google sui 1000 siti più visitati del 2010 (i dati sono aggiornati ad Aprile 2010 e riguardano statistiche derivanti dal sistema Adplanner di Google).
La classifica, come molti presupponevano, non ha riservato grosse sorprese; in cima ai risultati compare Facebook che si attesta al primo posto con il 35,2% di utenti ed oltre 570 miliardi di pagine visitate.
Al secondo posto troviamo Yahoo! con 490 milioni di visitatori unici, seguito da live.com con 370 milioni di visitatori.
Le restanti 7 posizioni vanno rispettivamente a:
4 – wikipedia.org
5 – msn.com
6 – microsoft.com
7 – blogspot.com
8 – baidu.com
9 – qq.com
10 – mozilla.com
Per un sito con dominio italiano bisogna scendere fino alla posizione n° 232 dove troviamo Libero.it, seguito da Virgilio.it (n° 318) e da ebay.it (n° 430).
Nella classifica sono presenti molti siti di social networking e molti portali dedicati al online entertainment (spicca tra tutti partypoker.com al 59° posto); mancano invece i siti di intrattenimento per adulti che probabilmente sono stati lasciati fuori dalla classifica in quanto non sono target preferenziali per la pubblicità di Google.
La classifica, come molti presupponevano, non ha riservato grosse sorprese; in cima ai risultati compare Facebook che si attesta al primo posto con il 35,2% di utenti ed oltre 570 miliardi di pagine visitate.
Al secondo posto troviamo Yahoo! con 490 milioni di visitatori unici, seguito da live.com con 370 milioni di visitatori.
Le restanti 7 posizioni vanno rispettivamente a:
4 – wikipedia.org
5 – msn.com
6 – microsoft.com
7 – blogspot.com
8 – baidu.com
9 – qq.com
10 – mozilla.com
Per un sito con dominio italiano bisogna scendere fino alla posizione n° 232 dove troviamo Libero.it, seguito da Virgilio.it (n° 318) e da ebay.it (n° 430).
Nella classifica sono presenti molti siti di social networking e molti portali dedicati al online entertainment (spicca tra tutti partypoker.com al 59° posto); mancano invece i siti di intrattenimento per adulti che probabilmente sono stati lasciati fuori dalla classifica in quanto non sono target preferenziali per la pubblicità di Google.