L’ urgenza di risolvere problematiche di natura psicologica riguarda innumerevoli persone che, percependo disturbi sin dalla nascita o in modo del tutto estemporaneo ad un certo punto della propria vita, incontrano malesseri fastidiosi e spesso insopportabili. Essere imprigionati nella morsa di un disturbo della personalità o dell’umore significa ogni giorno contrastare con abnorme fatica un ostacolo che inficia le proprie azioni. In sostanza in tali circostanze non si è in sè, ossia si perde il controllo della psiche che si muove indipendentemente dalla nostra volontà. Questo dominio sconfessa qualsiasi desiderio e nella sua temporanea manifestazione riduce l’individuo che lo patisce ad un mero involucro in cui agisce un caos incontrollabile. E’ evidente che l’intervento di uno psicologo che gestisca una terapia volta dapprima al contenimento e poi alla soluzione del problema, risulta decisamente necessario. La diffusione nel corso del 2020 di un virus letale in tutto il mondo ha indotto i governi ad adottare misure restrittive rigorose tese a limitare la libertà di movimento individuale. In assenza dei vaccini ora fortunatamente in commercio, l’unico rimedio che avrebbe potuto limitare l’aumento dei contagi era l’applicazione di limitazioni forti alla circolazione della gente. Il che ha costretto ad esempio i pazienti che stavano seguendo percorsi terapeutici a dialogare a distanza col proprio psicologo attraverso gli strumenti più avanzati della tecnologia moderna.
LA REAZIONE DEI PAZIENTI ALLE TERAPIE PSICOLOGICHE VIA INTERNET
Evitare incontri Che Avrebbero potuto costituire un momento pericoloso per il contagio da coronavirus rappresenta il motivo di fondo che ha giustificato provvedimenti governativi definiti erroneamente come espressione di una volontà liberticida. Il che ha costretto ad esempio i clienti Degli Psicologi a sviluppare sedute online attraverso l’utilizzo di Skype o Zoom. Diversamente dalle dinamiche del passato che vedevano il paziente presente presso lo studio del professionista, per un lungo periodo tale prassi si è tradotta in una relazione gestita a distanza. La necessità di eludere interruzioni che avrebbero reso vano il percorso terapeutico già intrapreso, hanno dunque trasformato il consulente di questo settore in uno psicoterapeuta online. Il paziente ha accolto questa novità senza avanzare polemiche o pretese che, di fronte agli effetti devastanti della pandemia, sarebbero di fatto risultati ingiustificati. Ma soprattutto il rischio di registrare da parte degli psicologi lamentele di clienti sopra tale nuova forma di comunicazione è stato superato dal fatto che la totale libertà concessa al paziente nella scelta del luogo della seduta online ha favorito l’accoglimento positivo della terapia via internet. Ritardi o rinvii sono stati evitati proprio grazie alla opportunità di dialogare con lo psicologo in un luogo comodamente selezionato dal cliente.
SARA’ ANCORA UTILIZZATA LA TERAPIA ONLINE DOPO LA PANDEMIA ?
Se da una parte il calore umano che lo psicoterapeuta trasmette nel proprio studio viene chiaramente attenuato da una videoconferenza, è indubbio che la possibilità offerta al paziente di stabilire il luogo della seduta psicoanalitica risulta assai stimolante. Pertanto, sia pure senza indicare pronostici eventualmente fallaci, si può sostenere con sereno animo che la terapia psicologica online potrebbe avere una sua felice prosecuzione anche dopo che la pandemia sarà del tutto debellata.
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