Numerose sono le tracce artistiche di Benedetto Antelami in Emilia Romagna: scultore e architetto, a lui è attribuita la facciata della Cattedrale di San Donnino a Fidenza.

Benedetto Antelami: un personaggio misterioso

Benedetto Antelami rappresenta un mistero per la storia dell’arte. Originario della Val d’Intelvi dove nacque intorno al 1150, egli fu appartenente alla corporazione di lapidici e architetti dei magistri antelami (da qui l’appellativo con il quale l’artista è identificato; non si conosce il suo vero cognome). È uno dei pochi artisti dei secoli XII e XIII dei quali ci sia giunto il nome; la sua opera è di importanza fondamentale per la diffusione della cultura gotica in Italia e per la sua rielaborazione in chiave classica.

Tutta la ricostruzione dei dati biografici di Antelami ruota intorno alle uniche due iscrizioni datate che l’artista ha lasciato a Parma, quella del 1178 sulla Deposizione della Cattedrale di Santa Maria Assunta (Benedictus Antelami dictus), e quella del 1196 sull’architrave del portale nord del Battistero (Benedictus). L’Antelami sembra essere stato attivo anche in altre città del Nord Italia e in Francia; in mancanza di una documentazione storica ufficiale però, gli esperti si basano unicamente sul confronto critico tra le opere autografe di Parma e quelle rinvenute in altri siti.

Benedetto Antelami in Emilia Romagna: la Cattedrale di Fidenza

La presenza di Benedetto Antelami in Emilia Romagna merita un discorso a parte per Fidenza, l’antica Borgo San Donnino; qui, anche in mancanza di documentazione storica, è molto plausibile pensare che l’Antelami sia stato presente, e in maniera massiccia, nella restaurazione della Cattedrale di San Donnino avvenuta nel XII secolo.

Cosa porta gli esperti a pensarlo?

• Innanzitutto, il periodo storico: tra il 1178 e il 1196, anni in cui, lo abbiamo visto, l’Antelami è sicuramente a Parma, furono avviati i lavori di restauro della Cattedrale di Borgo San Donnino, gravemente danneggiata da un terremoto.
• Fidenza dista solo 23 Km dal capoluogo di provincia, una distanza relativamente breve anche per l’epoca; è plausibile pensare che l’Antelami possa aver, se non proprio partecipato fattivamente ai lavori di restauro, almeno supervisionato la bottega antelamica come “direttore dei lavori”.
• Le affinità stilistiche tra le sculture di Parma, quelle delle altre città italiane e francesi attribuite a Benedetto Antelami e quelle della Cattedrale di Fidenza sono a dir poco sorprendenti.

La Cattedrale di Fidenza è un complesso architettonico in stile prevalentemente romanico, con ampi richiami all’arte gotica e tardoantica. La parte inferiore della facciata, il cui restauro è appunto attribuito a Benedetto Antelami, è in marmo finemente scolpito, mentre la parte superiore è in arenaria. Secondo la moda altomedievale diffusa nel nord della Francia, Antelami modella la facciata aprendo tre ingressi, di cui quello principale sorvegliato da due maestosi leoni stilofori e dalle statue a tutto tondo del Profeta Ezechiele e del re Davide.

Tutto l’apparato decorativo della Cattedrale è incentrato sul tema del Pellegrinaggio, essendo Fidenza una delle tappe citate da Sigerico quando nel X secolo descrisse il percorso di un pellegrinaggio che lo condusse da Roma a Canterbury, città della quale era arcivescovo.

La Cattedrale di Fidenza è un edificio religioso di importanza fondamentale per la storia dell’arte: qui infatti convergono e si uniscono stili artistici diversi, per dare vita ad un capolavoro per certi versi ancora avvolto nel mistero.

Per sapere di più su Benedetto Antelami a Fidenza, visita il sito della Cattedrale: www.cattedralefidenza.it.

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