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Sui desideri, tramonti e tutto quanto

Tempo di Lettura: 4 minuti

Dispetto #97 – Cosa vuoi dalla vita?

Finalmente ha vinto l’articolo che volevo io, grazie amici di Instagram. Sono felice di questa vittoria perché sicuramente non mi porterà grossi problemi.
Parlare di un amore mai nato quando stavo con un’altra persona, che idea malsana. Insulti postumi per qualcosa accaduto 10 anni fa, anche se la dolcezza di quel racconto un po’ la rimpiango.
Raccontare della domanda anonima arrivata venerdì sempre su IG dove si dice che io mi pianga addosso. Per alimentare nuovamente una polemica e riaprire una ferita? Perché mi voglio così male?
Esattamente come successe con il mio post Adesso basta! le persone ti leggono solo dentro la cornice in cui ti hanno messo. Uscirne è difficilissimo. Io sprecherei una sera a scrivere e una settimana a dare spiegazioni.
Per fortuna oggi posso scrivere un articolo sui desideri, tramonti e tutto quanto.

sui desideri tramonti

È difficile per me parlare di desideri, perché significa entrare in contatto con una parte delicata di me.
I desideri sono materia fragile, io per primo non sono mai riuscito a capire cosa volessi dalla vita, cosa desiderassi. Tanto meno sono stato mai in grado di riuscire a dirlo.
Bisognerebbe maneggiarli con cura, e io spesso e volentieri ho la stessa leggiadria del famoso elefante.

Lo so, posso sembrare un illuso, quel che conta è “Il presente, questo momento, questo momento spettacolare che stiamo condividendo” – no Sarah Lynn?
Però a volte, come ho detto settimana scorsa, ti senti veramente a terra. Pensi che la vita sia un pugile e tu all’angolo. Puoi solo parare i colpi e sperare di uscirne il prima possibile.
I desideri sono quella luce in fondo al tunnel, quel motivo per andare avanti. La forza per uscire dall’angolo.

Dicono tanto di noi. Non so se esista la frase: “Noi siamo i desideri che abbiamo”, nel caso me ne arrogo il merito, perché la trovo vera.
Io sento di essere come ciò che ho imparato a volere per me.
Mi serve un respiro per parlarvene meglio.

Io non credo di essere un esempio da seguire, so che ho lavorato ogni giorno per essere al meglio di me stesso, ma non basta – tel chi l’eterno insoddisfatto.
Ho sbagliato, tantissimo, anche di recente; ho mancato di rispetto ad alcune persone, ho vissuto in maniera nervosa la mia vita e ho gestito male i miei soldi.
E non penso sia un caso che in quel momento quando vedevo una stella cadere o un orologio alle 11:11 il mio desiderio era: “Voglio riuscire a chiudere il primo finanziamento in anticipo”.

Quello non è un desiderio, non è possibile che la parte più delicata di me sia chiudere un finanziamento. Non è un caso se in questi ultimi mesi io abbia perso di vista dove stessi andando e parlato solo esclusivamente di soldi e di numeri da far tornare.
L’avrei dovuto capire esattamente in quel momento, quando ho sprecato ogni stella caduta.
Forse avrebbe avuto senso se avessi detto: “Voglio chiudere un finanziamento con gli introiti del blog”. Ma parliamo di desideri non di utopie.

Parlare di desideri per arrivare alla fine a parlare sempre di come comprendere sé stessi.
Avrei voluto raccontare di quella volta in cui ero davanti ad un tramonto meraviglioso sull’Hudson e l’unica voglia che avevo era quella di riuscire a godermelo con chi era lì con me.
Se ripenso a quel momento riesco solo a vedere me incapace di dire quel che provo, tenendo dentro la frase: “Questo momento è bellissimo e io voglio viverlo con te”.
Invece al posto di fare qualcosa di giusto mi girai a godermi quello spettacolo da solo.
Guardare quel tramonto da solo non era quello che volevo, ma io feci finta di farmelo andare bene, che quella bellezza non condivisa mi sarebbe bastata.

Un’altra cosa che so di me è che voglio sempre fare tutto da solo. Mi sono sempre arrangiato.
Non è facile aiutarmi, non lascio entrare nessuno in quel “posto dentro che tieni stretto” – per citare Ligabue. Ho paura e allo stesso tempo non voglio disturbare nessuno.
Eppure se penso ai miei desideri di questo periodo mi viene in mente un abbraccio. Il modo migliore per essere in due. Il secondo modo migliore per essere in due. Per sentirsi aiutati.

In questo momento, mentre riscrivo un articolo che era già pronto, io riesco solo a vedere questa immagine.
Vorrei lasciarmi andare, capire che non sto vivendo un’illusione e posso deporre le armi da questo eterno “chi-va-là”.
Ora potrebbe anche sembrare che io mi stia piangendo addosso e oddio chi li sente quelli nelle domande anonime venerdì, ma non è così.
Io vorrei un abbraccio perché ho capito che solo non è abbastanza. Sto bene, mi racconto un sacco di barzellette e mi tengo compagnia, ma bene forse non mi basta più.

Ho fissato orologi in attesa delle 11:11 per poter esprimere desideri. Molte volte riguardavano l’amore. La speranza di condividere il resto della vita con una persona o di soffrire il meno possibile. I miei desideri mi somigliano perché passano da momenti meravigliosamente idilliaci ad altri di estremo e totale realismo.
Mancano di equilibrio a volte, ma spero che almeno nei desideri questo sia un lusso che io mi possa permettere. Quello di non essere equilibrato.

Questa estate sono stato per 4 giorni in Toscana. In uno di quegli agriturismi con piscina dove per arrivare devi passare in mezzo ai campi di capre e da lì non ti muovi.
Questo posto aveva una cosa meravigliosa, dalla piscina si poteva vedere perfettamente il sole tramontare dietro i colli della Maremma.
Uno spettacolo amplificato dagli splendidi colori di fine agosto.
Si dice che l’ultimo raggio di sole esaudisca i desideri, ed io non mi muovevo da lì sino a quando non fosse andato via.

Non so se quelli sono stati i primi momenti in cui ho pensato “Devo chiudere il finanziamento”, so che spesso durante la giornata pensavo a cosa fosse il meglio per me per poi essere pronto al momento opportuno.
E forse è questa la parte più difficile della vita, o almeno della mia vita in questo momento, capire cosa sia il meglio per me.
Prendetevi cura dei vostri desideri, amici miei.
Poi c’è un’altra cosa che penso quando ragiono sui desideri, tramonti e tutto quanto, è la stessa che dice De André a 5.58 di questo video.

Tu, cosa desideri per te? Dimmelo nei commenti, o scrivilo sul canale Telegram de I Soliti Dispetti.

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