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Io sono quella persona che avete ferito con le parole e con i gesti

Io sono quella persona che avete ferito con le parole e con i gesti: la vostra cattiveria fa male, e non si dimentica con uno schiocco di dita…

Io sono quella persona che avete ferito con le parole e con i gesti. E anche se mi avete fatto male, io sono qua.

Sono io quella persona che avete ferito con le vostre parole, senza nessuna remora per il male che mi avreste fatto: sono io la persona che tanto criticavate per problemi che nemmeno si era andato a cercare, riguardanti la propria salute, perché poteva rappresentare “un problema all’immagine altrui”. Quanto male può fare ritrovarsi con un difetto fisico e sentire chi dovrebbe difenderti, chi dovrebbe darti coraggio, chi dovrebbe dirti: “non preoccuparti, non pensarci!” mortificarti in questa maniera… Ero io quella persona che additavate, con le vostre risatine, le vostre occhiatacce, quello a cui fare domande indiscrete, domande continue e pressanti, quello da mortificare, da far soffrire con parole taglienti più delle lame di mille coltelli.

Ero io la persona a cui avete detto: “eh, ma se avessi saputo che ci sarebbe voluto tempo per eliminare il tuo difetto, avrei pensato più e più volte prima di avvicinarmi a te!”, distruggendo, con una sola parola, tutto l’amore che avevo investito, tutti i miei progetti. Quanto male può fare sentirti dire queste parole quando ami una persona con tutto te stesso? Si, ero sempre io la persona che avete distrutto con mille cattiverie, con i gesti, con l’abbandono, cercando di affibbiarmi colpe che non ho mai avuto, e frasi che non ho nemmeno pensato: ero io quella persona che non ha mai visto apprezzato un solo gesto, anche quando con le stampelle e mille dolori, oltre che tanta fatica e sacrificio, ho cercato spiegazioni alla sofferenza che mi veniva scagliata contro raggiungendo io stesso quelle persone, anche se non potevo camminare e sarei dovuto stare fermo, e mai nessuno mi ha dato risposta. O forse non ne ha neppure avuto il coraggio! Però vi ho visto: ero con le mie stampelle, con i dolori che mi stavano divorando, ma io vi ho visto, e non avete neppure avuto il coraggio di venirmi incontro. E so soltanto io come mi sentivo nel subire tutto quel male…

Io, che di amore ci ho sofferto e ho dato il massimo, oltre tutto ed oltre tutti: ho amato incondizionatamente, anche sopportando tante e tante cose, solo e soltanto per amore. Ma sono sempre io che, fino all’ultimo, ha lottato a viso aperto e senza nessuna paura, discutendo e parlando, cercando chiarimenti, cercando di capire, trovando punti d’incontro, perché non sono MAI scappato nella mia vita. E non intendo farlo ne ora e ne mai: quando amo, quando amo davvero, quando davvero sento amore per una persona, lotto con tutto me stesso, contro tutto e contro tutti, perché io a quel sentimento, tengo davvero.

Ho fatto sacrifici indescrivibili, e li rifarei oggi stesso, perché non mi pento di niente, e perché l’amore è esattamente questo: è amare incondizionatamente, è amare contro tutto e contro tutti, è andare contro le proprie paure, contro i limiti, contro le ansie, sapendo che li distruggeremo insieme, che li supereremo e saremo uniti, e saremo insieme ad urlare contro il mondo intero! No, non rivoglio indietro niente, perché l’ho fatto con il cuore e con tutto me stesso, e lo rifarei anche ora: sono io quello che ha il coraggio di amare, quello che ha il coraggio di non lasciare mai nessuna persona, di portare avanti l’amore, di difenderlo, di tutelarlo, perché amare veramente significa questo, e se ami davvero, le chiacchiere diventano polvere che il tempo spazza via!

E così, sono sempre io quella persona che, con estremo coraggio, ha intrapreso il difficile cammino verso la risoluzione di questo problema: ho sofferto e sto soffrendo tantissimo, ma il mio sorriso, adesso, vi dimostra che vi sbagliavate, una volta di più. E vi dimostra, soprattutto, quanta fiducia non mi abbiate mai dato. Ero io quello che trattavate in questo modo. Voi ve la siete data a gambe levate abbandonandomi. Io sono rimasto dov’ero, a ricucire le ferite che mi avete inferto, e a far entrare tanto di nuovo nella mia vita. Non rinnego nulla e rifarei qualsiasi cosa: discuterei di nuovo a viso aperto per difendere il mio ed il nostro amore, anche se ciò che ho ottenuto è stata incoerenza ed irriconoscenza. Rifarei gli stessi sacrifici, tornerei zoppicando in quello stesso posto ed amerei come e più di prima. Perché conosco il valore del mio cuore.

E perché non sono mai scappato di fronte a niente e nessuno.

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