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In un frangente, tutto il passato torna di prepotenza…

In un frangente, tutto il passato torna di prepotenza… E basta un niente per ritrovarsi distrutti, per ritrovarsi addosso il peso di questo dolore…

In un frangente, tutto il passato torna di prepotenza… E non ti resta niente se non quel senso di vuoto e dolore…

Ero pienamente consapevole che potesse capitare, anche perché, ammetto, mi era già accaduto in passato: eppure è sempre così strano quando accade qualcosa che ti fa tornare indietro di botto, all’improvviso, e senza neppure avvisarti. E così, è bastato sentire lo stesso tuo odore su di un’altra ragazza per, boh… Far scattare qualcosa nella mia mente: ho cercato tante volte di andare avanti, e a piccolissimi passi lo sto facendo, non fosse altro che per una mera questione di “costrizione”, mettiamola in questi termini. So io con quale dolore e quali sforzi affronto, ho affrontato e affronterò tutto il dolore che è rimasto e tutte le lacrime che ho versato in questi mesi… Ho conosciuto tantissime persone, gente, volti, e ho sempre cercato di fare in modo che niente riportasse a te, ma per quanto io possa sfuggire, esisti, ed esisti proprio nelle cose più piccole e che sembrano così innocue.

E così, sentire il tuo stesso odore su quella ragazza mi ha riportato maledettamente indietro con la mente, ai ricordi, ai primi tempi, quando ci amavamo in maniera così innocente, quando non avevo ancora capito, purtroppo, che m’avresti fatto del male in quella maniera così atroce. Era tutto così perfetto, così bello, e mi sembrava di aver trovato, in te, quello che ho sempre cercato in ogni istante della mia vita, senza mai trovarlo davvero. Poi, tutto si è distrutto quando mi resi conto che non intendevi amarti come ti amavo io: per me eri davvero tutto – e non solo a belle parole, come hai fatto tu… – ma per te ero meno che niente, ero una sorta di ripiego, una sorta di “tappa buco” per i momenti in cui non avevi nulla da fare, perché c’era sempre dell’altro ad avere priorità, sempre e comunque… La TV, gli amici, i viaggi, le cose da fare: tutto era sempre più importante di me. E mi fa male che tu non ti sia mai resa conto davvero di quanto male mi hai fatto con il tuo comportamento, con la tua indifferenza, con il tuo freddo e dispotico egoismo che ti faceva rendere tutto sempre più importante e prioritario rispetto a me, che valevo poco o nulla. E non c’eri quando avevo bisogno di te, e le mie lacrime le asciugavo da solo, e non mi hai mai permesso di vedere il tramonto insieme a te, perché tutto aveva priorità, e non avevi certo tempo da riuscire a dedicarmi per guardare la bellezza di un tramonto da quel posto che conosco soltanto io, e che ti ho promesso di farti conoscere… Ma non me lo hai mai permesso.

Adesso, per un solo istante, tutto è tornato indietro, ed è stranissimo rendermi conto che tu non esisti, che ha smesso di esistere da troppo tempo, e mi chiedo solamente perché tu mi abbia fatto del male se sapevi bene che non m’avresti mai amato come ti amavo io… Te ne sei andata via, scappando, abbandonandomi, cercando goffamente di dire che “era colpa mia”, ma non hai detto di cosa, a riprova – e siamo sempre la – che tu stessa non sapevi nemmeno che scusa accampare. E ad ulteriore riprova di come avresti voluto far leva sui sensi di colpa, ma posso assicurarti che non funziona: è un gioco al massacro che ho sperimentato troppe volte nella mia vita, e, ormai, ho imparato a non caderci più, per fortuna.

Cosa devo dirti? Che non mi manchi? Che certe volte non ti penso? Che non ci sono volte, la notte, che non ritorno indietro a tutto quello che è stato? Che non penso al fatto che hai deciso di uccidere quello che poteva essere un amore immenso? Si, ci penso, e sarei ipocrita a dire che non è così. Ci penso qualche volta, e sento addosso un grande senso di tristezza e vuoto nel rendermi conto che ti ho dato davvero tanto di me, della mia vita, in maniera così stupidamente inutile… In un solo istante è tornato tutto indietro… La tua assenza continua, il tuo silenzio per punirmi, la tua indifferenza, le feste trascorse da solo, il poco tempo che mi donavi quasi come una sorta di concessione, ma è tornato anche il bene che ti volevo, l’amore che avevo per te e tutti quei progetti in cui credevo davvero. Sono tornati indietro tutti i ricordi, tutto quello che significava aspettarti, il batticuore quando sapevo che stavi arrivando da me, quasi come se ti sentissi avvicinare, e poi tutto quello che eri per me, tutto quello che sentivo quando ti stringevo le mani.

E adesso lasciami tra le lacrime che il tuo ricordo sembra volermi incendiare addosso. Tanto, non te ne è mai importato niente di tutto il dolore che sentivo, di tutto il dolore che mi hai lasciato: le ferite, quelle si. Le vedo ancora. E ti assicuro che, certe volte, mi fanno davvero male.

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