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A breve ti cancellerò per sempre.

A breve ti cancellerò per sempre. La vita deve andare avanti, ed io non posso certo perdere il mio tempo appresso ad un niente ormai senza senso…

A breve ti cancellerò per sempre. E credimi, fa male. Fa molto, molto male.

Quando qualcuno mi fa molto male, ma molto molto male, nell’arco della mia vita, accade qualcosa di strano: per me è come se fosse morto. L’ho fatto con pochissime e rare persone nella mia vita, ma credo sia più una sorta di sistema di protezione verso me stesso, non lo so.

In questi mesi ho sofferto moltissimo: credo di non aver mai sofferto tanto e tutto insieme in così poco tempo. Ho perso il conto delle lacrime che ho potuto piangere, delle giornate trascorse da solo, del tempo chiuso in casa davanti al pianoforte a piangere, mentre in terra si disegnavano goccioloni caduti dal mio viso, attraverso le lacrime che mi scavavano dentro. A saperlo, a dire la verità, sono state poche persone, quantomeno quelle che mi conoscono maggiormente e sanno bene quello che ho passato e che ho, veramente, sentito addosso sulla mia pelle: ancora una volta, mi rendo conto di aver commesso l’errore di aver dato ogni parte del mio cuore a chi, a conti fatti, non sa neppure che cazzo sia un cuore, ma di questo, davvero, non mi do nessuna colpa, perché essere una persona, in fondo, buona, che cerca soltanto l’amore della propria vita, che vorrebbe avere una famiglia, dei bambini, sposarsi, essere felice, non è affatto un qualcosa di cui doversi affatto vergognare. Anzi: tanta gente, quando mi parla dei ragazzi – e mi riferisco soprattutto alle donne – m raccontano che i loro fidanzati scappano via a gambe levate non appena iniziano a parlare di matrimonio.

Io non mi tiro indietro nell’aver dato amore a chi, ancora una volta, mi ha fatto a mille pezzi: non sto qua a girare intorno, a pensare a cosa è giusto, a cosa non lo è, anche perché è talmente evidente la realtà con cui hai a che fare quando scopri che chi hai di fronte è una persona completamente diversa da quella che si è dimostrata nel corso dei mesi, che, alla fine, non serve nemmeno stare ad investigare, stare a capire, comprendere perché non te ne sei accorto prima ed altre amenità che, a conti fatti, poi ti fanno soltanto perdere tempo. Io, quindi, ti cancello per sempre. Ancora un poco di tempo, ancora qualche giorno, e con il nuovo anno mi lascerò alle spalle la merda che ha rappresentato fidarsi di una persona che non ha mai avuto rispetto per me, che non ha mai saputo ricambiare veramente il mio amore. Ed io, cretino, nemmeno a rendermene conto, quantomeno finché la realtà è diventata talmente chiara non solo ai miei occhi, ma anche a quelli delle persone che mi vogliono bene, che fare finta di nulla è diventato impossibile.

Ho subito il ghosting, il silenzio punitivo, ho subito l’abbandono, e, ancora peggio, ho subito la manipolazione che nasce da un cuore troppo buono: quando qualcuno è veramente innamorato di te, manipolarlo è facile, anche perché lui, o lei che sia, nemmeno se ne accorge, perché crede che ciò che fa quella persona, lo fa perché ricambia quel sentimento, lo fa perché ricambia quell’amore. Non andrebbe mai a pensare che quelle azioni sono fatte soltanto per fare del male, soltanto per portare avanti il proprio stupido e puerile egoismo ed egocentrismo. E fidati, fidati davvero che ti ho amato più di qualsiasi altra cosa, ma solamente ora mi rendo conto che, ad amare, ero soltanto io, nonostante mi illudessi che ciò che mi davi fosse amore, che ciò che mi davi fosse lo stesso sentimento che provavo per te. Eppure, guardavo le altre coppie, le altre persone, e quando raccontavo lo strano modo di trattarmi che avevi, la gente strabuzzava gli occhi e non capiva, limitandosi a dire “mah”. Io, stupidamente, non mi rendevo conto che, intanto, stavo subendo una vera e propria violenza psicologica, ma, peggio ancora, stavo subendo la violenza di chi si approfitta di una persona buona e con dei sentimenti. Quello lo trovo, sinceramente, ben più imperdonabile.

Adesso che tutto è chiaro, adesso che scuse non ce ne sono più, adesso che è opinione condivisa tra chi mi vuole bene che non ho sbagliato niente e non ho nulla da rimproverarmi, adesso che tutti i nodi sono venuti al pettine, anche quelli che non ho mai scoperto in questi mesi, adesso che non sono solamente io a rendermi conto di quello che mi hai fatto passare, del tuo maledetto egoismo ed egocentrismo, del tuo vivere in maniera così illusoria, appresso ad un niente ostentato, appresso all’esteriorità ma MAI appresso alla concretezza, sappi che ti rinchiudo nell’anno che sta chiudendo. Si, ci scherzavamo sempre, ma ci sei riuscita: DAMNATIO MEMORIAE. Era una cosa che ti faceva sempre incazzare quando la dicevo, ma sei stata proprio tu a giocare a perdermi, a pretendere di perdermi, e a fare in modo che quella DAMNATIO MEMORIAE diventasse reale, diventasse vera. Perché, sappilo: non sei TU che mi abbandoni. No. SONO IO CHE TI DICO ADDIO, e che mi distacco da tutto il tossico che rappresenta il tuo farmi male, il tuo avermi trattato in questo modo così meschino. Sono io che mi allontano da questa tossicità, che ormai non serve più a niente: per fortuna, in queste settimane e mesi, tante altre persone mi hanno considerato una persona “interessante” e dal grande cuore. Evidentemente, è gente che si rende conto di chi ha davanti, al contrario di quello che non hai saputo, per niente, fare tu, che di me, fidati, non hai mai capito un cazzo di niente.

Io ti chiudo con un lucchetto che mi lascio alle spalle, e ti lascio in questo 2022 che hai distrutto a mille pezzi, che hai frantumato più e più volte senza nessuna pietà per me e per il mio cuore: strano che fossi proprio tu a provare “schifo” per chi, in passato, mi ha trattato come hai fatto tu. Anzi no: nemmeno chi c’era nel mio passato è arrivata a tanto, fidati. Non ti rendi nemmeno conto di essere una persona sola, che, forse, in me poteva trovare un appiglio vero. Certo, non sono perfetto, ho i miei difetti, ma se c’è una cosa di cui vado fiero è il mio grande cuore: nessuno, credo, sappia amare più di me e meglio di me, e non lo dico per essere presuntuoso, ma semplicemente perché so e so, davvero, quello che sento nel mio cuore, e che tu non sei mai stata in grado di apprezzare, presa dalla tua mania di protagonismo, dal tuo egoismo maledetto che continuava a mettere te stessa davanti a tutto e tutti, ma soprattutto davanti a me, e poi davanti alle persone a me care, amiche e non solo, che per me sono come fratelli e sorelle.

DAMNATIO MEMORIAE. Brava: sei riuscita nel tuo intento. Per una volta nella vita, sei riuscita a portare avanti un lavoro che avevi iniziato già diversi mesi fa. Ma fidati: non c’è proprio un cazzo di cui andare fieri, credimi. Hai distrutto una persona buona, hai distrutto il tuo cuore sotto i tuoi piedi, ne hai fatto poltiglia e lo hai mandato in frantumi, senza un accenno di vergogna, senza un accenno di dolore, senza un accenno di remora, anche solo di rimorso o rimpianto. Niente. Perché l’unica persona che vale sei tu, perché l’unica persona che deve essere rispettata sei tu. Io non merito questo. Assolutamente. Io merito di avere accanto una persona che mi accetti così come sono, con i miei pregi e i miei difetti. Una persona che mi permetta di essere fragile e non mi giudichi, che mi permetta di riporre la mia armatura senza paura di essere accoltellato (metaforicamente) alle spalle attraverso la cattiveria spietata. Merito di avere accanto una donna che tremi all’idea di perdermi, che abbia paura che io possa andare via, perché mi ama a tale punto da non poter neppure immaginare che io vada via, anche perché non ho mai abbandonato nessuno nella mia vita. Merito una persona che abbia LE PALLE di guardarmi negli occhi, che sia matura, che sappia affrontare i discorsi sempre, e che, anche se litighiamo, ha sempre voglia di fare la pace, e non di scappare via o punirmi con il silenzio! Merito una donna che voglia sposarmi, che voglia dei bambini, che voglia essere felice con me. IO MERITO DI AVERE ACCANTO UNA PERSONA CHE MI AMI TANTO QUANTO LA AMO IO, E NON UNA VIRGOLA DI MENO! Merito di avere accanto una donna che non mi mortifichi guardando ai miei difetti estetici o esteriori, proprio come hai fatto tu (e non solo…), ma che se ne FREGHI dell’esteriorità, perché è talmente matura da rendersi conto che E’ IL CUORE QUELLO CHE CONTA, perché un cervello da buttare sarà sempre un cervello da buttare, ma un cuore meraviglioso ti renderà felice a vita.

Brava: sei riuscita nel tuo lavoro. Vantati pure della tua spietatezza, ma da vantarti non c’è proprio nulla, anzi… Dovresti proprio farti due domande, al contrario: mi hai fatto a pezzi scagliandomi addosso il dolore volontario, le lacrime, il silenzio, l’abbandono, e va bene così, ma, come puoi ben vedere, io sono ancora qua, a scrivere queste parole. Sono a pezzi, è vero, e i frantumi del mio cuore sono così tanti, ormai, che metterli insieme sta diventando praticamente impossibile, ma non è detto che questa situazione debba restare tale per sempre! Ci sono cascato con tutte le scarpe, perché sono abboccato in pieno alla maschera che indossi e con cui vivi ogni giorno: quella stessa maschera di egoismo e di egocentrismo che, oggi, non ti fa neppure rendere conto di quello che hai buttato alle ortiche. Perché non conosci il valore di niente: tutto, per te, è dovuto, tutto ti è dovuto sempre e comunque, e se qualcuno si azzarda anche soltanto a non essere d’accordo e tutelare se stesso, e chiedere rispetto per se stesso, ecco come viene tagliato fuori.

Non sei tu che mi abbandoni, no. Sono io che ti dico ADDIO, e te lo dico con tantissimi complimenti per essere riuscita nel tuo intento: quella di farmi mettere in atto quella DAMNATIO MEMORIAE che tanto ti faceva paura. Ma da troppi mesi, ormai, non eri più tu, e la maschera di donna dolce, fragile, carina, modesta, taciturna, silenziosa, che restava con me al telefono fino alle sei del mattino per paura della febbre che le stava salendo, era ormai distrutta almeno da un anno a questa parte, proprio di questi tempi. Hai distrutto tutti i progetti fatti insieme, dimostrandomi, una volta di più, che per con te conta solo… Te stessa: io, ormai, ho capito chi sei, ed ho capito che è meglio lasciarti alle spalle, in questo anno che si chiude, e che si chiude insieme al niente che, purtroppo, sei riuscita a rappresentare.

Complimenti di cuore, davvero. Hai proprio da vantartene: beata te che nemmeno ti rendi conto di che cosa hai distrutto e di tutto quello a cui hai rinunciato. Io, per fortuna, non ho proprio niente da dovermi rimproverare o recriminare: ti ho dato la mia vita al 100%, i miei spazi, le chiavi dei miei luoghi e del mio cuore, e tu non hai saputo fare altro che piazzarci in mezzo una bomba e lasciare solo macerie esangui, in terra. Sei troppo accecata dal tuo egoismo, nemmeno te ne rendi conto. Spero solo che sia il tempo, un giorno, lontano o vicino non lo so, a farti capire che cosa sei stata in grado di ammazzare e distruggere: ti ho lascata vincere. Goditi la tua vittoria: la vittoria di aver distrutto un amore meraviglioso che, fidati, non ti avrebbe lasciato mai, e ti sarebbe stato accanto per sempre. Nessuno saprà più amarti con lo stesso modo e la stessa voglia di viverti che avevo io, amando davvero ogni parte di te, fisica e mentale, con i tuoi pregi e difetti. Perché amare significa proprio questo. Ma tu, tanto, cosa ne sai…

Non sarà facile, perché chi ha un cuore, al contrario tuo, soffre, e soffre moltissimo, ma ho accanto tantissima gente che mi vuole bene, che mi ascolta, che mi dedica il proprio tempo: persone squisite che erano accanto a me quando tu, senza nessuna pietà, mi hai lasciato sul ciglio del dolore con il cuore in mano, tra le lacrime che, adesso, sono diventate pietra sul mio volto.

DAMNATIO MEMORIAE. E, per me, non esisterai mai più.

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