Un disoccupato con precedenti reati minaccia di incendiare il Comune di Terrasini dopo la sospensione del sussidio. Il sindaco offre aiuto, ma l’uomo si scaglia. La vicenda infiamma il dibattito sul Reddito

Un drammatico episodio ha scosso la tranquilla cittadina di Terrasini, dove un disoccupato con precedenti per reati contro il patrimonio, sospeso dal reddito di cittadinanza, ha minacciato di appiccare il fuoco al Comune. Il Sindaco Giosuè Maniaci ha tentato di rassicurare l’uomo, offrendo anche la possibilità di aiutarlo a trovare lavoro, ma la situazione è sfuggita di mano.

Il disoccupato di 62 anni, con problemi alla schiena che afferma gli impediscono di lavorare, ha fatto irruzione nel municipio con una bottiglia di benzina e ha cosparso parte della stanza del sindaco, minacciando di incendiare tutto. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, l’episodio è stato scongiurato e nessuno è rimasto ferito.

Il sindaco Maniaci ha raccontato: “A maggio gli abbiamo dato un bonus di 500 euro, più volte gli abbiamo pagato le bollette e stamattina gli ho detto che avremmo potuto trovargli un lavoro, ma non vuole…”. Questo disperato gesto sembra essere stato il risultato della frustrazione dell’uomo per la perdita del sostegno economico.

L’episodio ha scatenato un acceso Dibattito Sul Reddito di cittadinanza, con proteste pacifiche in corso in tutto il Paese contro la sua soppressione. Il sindaco ha spiegato che questo è stato un caso isolato e che nessun altro percettore nel comune di Terrasini si è presentato per protestare.

L’uomo coinvolto vive di espedienti ed è stato aiutato più volte dalla comunità e dalle istituzioni. Tuttavia, sembra che pretendesse ulteriori aiuti in maniera non sempre civile. Il sindaco ha dichiarato: “Questa persona pretendeva di ricevere soldi e aiuti, con modi non sempre civili“.

Il gesto disperato dell’uomo si è manifestato anche in un episodio precedente in un ristorante di Terrasini, dove aveva preteso di mangiare senza pagare. L’imprenditore aveva segnalato questa situazione al sindaco, affermando di aver sempre aiutato l’uomo ma di non poter permettere pasti gratuiti illimitati, soprattutto perché l’uomo continuava a ricevere altri sostegni.

Il sindaco ha fatto il possibile per calmare la situazione, avvisando le forze dell’ordine in anticipo. Grazie all’intervento rapido delle autorità, il disoccupato ha desistito dal suo intento. L’uomo è stato poi accompagnato all’ospedale di Partinico per degli accertamenti.

Questa vicenda, sebbene sia un caso isolato, solleva interrogativi sulle sfide che alcune persone affrontano dopo la sospensione del sostegno finanziario. La situazione economica è una questione delicata e richiede una riflessione approfondita da parte della società e delle istituzioni per trovare soluzioni adeguate per aiutare coloro che sono in difficoltà.