Il Signor Pollice va in vacanza è un libro scritto da Irene, mamma di due gemelline e del blog http://www.bimbicreativi.it, per aiutare una delle sue bimbe (… e tanti altri cuccioli!) a smettere di ciucciarsi il dito.

Per un piccolino ciucciare è il modo più semplice e immediato per trovare conforto e rassicurazione, ma mentre con il ciuccio si possono inventare tante storie per convincere un bambino che è diventato grande e può farcela da solo, e sostenerlo nel donare questo suo prezioso alleato a chi ne ha più bisogno – e qui intervengono la fatina dei ciucci, l’orto dei ciucci, uccellini, topini e chissà chi altro – nel caso del dito la questione si fa ben più complicata!

Ed ecco allora un libro fresco, di un’ironia semplice che sa arrivare al bambino e sa toccare le corde giuste, le emozioni, la sensibilità fino, direi, a stimolare l’acquisizione della consapevolezza di esser diventato grande e di non aver più bisogno di quel supporto – anzi di poterlo dimostrare ai “grandi” rinunciandovi.

Ma non è tutto qui! Il Signor Pollice va in vacanza propone ai suoi piccoli lettori (di sperimentare la capacità) di osservare le cose da un diverso punto di vista (quello delle altre dita) e quindi di poter immaginare alternative possibili e soprattutto suggerisce di porsi di fronte all’altro (in questo caso il proprio pollice!) con empatia, cioè mettendosi nei suoi panni. Così da comprenderne i disagi, il malessere e la stanchezza. Mettersi nei panni di chi ci sta di fronte non è cosa semplice ma permette di rivelare realtà a noi sconosciute!

I personaggi minori della storia (le altre dita!) ci fanno apprezzare sfumature di ironia e di solidarietà, armi entrambe importantissime nella vita sociale: sdrammatizzando la situazione accompagnano il bambino verso una autoderminazione, una acquisizione di consapevolezza che anche lui ce la può fare e che dopo si sentirà meglio nei propri panni, più sicuro di sé e più sereno! Wow! Mica poco!

Ho parlato tutto al maschile anche se il pollice in realtà appartiene a Camilla! Ma poteva appartenere al mio Sig. T.! E in effetti leggere Il Signor Pollice va in vacanza mi ha fatto sorridere anche per questo: mi ha fatto tornare indietro di qualche anno – con tutte le emozioni che potete immaginare!

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