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Amori che finiscono

Quante volte, distrutta da una litigata condita di brutte parole e modi scortesi, mi sono detta di scrivere: per sfogarmi, per ironizzare o semplicemente per permettere a qualcuno di ritrovarsi nelle mie parole, guardarsi da fuori…
Ma ora mi trovo a scrivere di altri…con dispiacere, con incredulità vedo tanti amori che finiscono…
Sì perché sono contornata da coppie che mi sembravano perfette – quasi perfette -, famiglie cuore in cui tutto appare in armonia e poi, tutto ad un tratto, zacchete! Crolla tutto!

Ma come è possibile? Perché???
Sarà che io sono cresciuta con un babbo e una mamma tuttora innamorati, che si sono sempre rispettati e hanno sempre parlato tra loro (oddio, la mamma ha spesso ascoltato…!!), che non si contraddicevano davanti a noi. Sarà che ci hanno cresciuti uniti, con un forte amore reciproco, un senso della famiglia ed una fratellanza che si sente tutt’ora da adulti.
Però ecco resto davvero male ogni volta che non ritrovo nelle coppie di amici quella voglia di lottare insieme per superare un ostacolo, quel desiderio di ritrovarsi, di riscoprirsi, di buttarsi alle spalle i momenti brutti per ripartire con nuovi presupposti. Piano piano, con impegno, venendosi incontro sulle piccole cose. E sempre più vedo amori che finiscono – quasi senza un perché.

Perché se ascolti queste storie ti accorgi che spesso una coppia si scoppia per motivi futili, piccoli problemi che si sono ripetuti negli anni e accumulati e sovrapposti a tal punto da rendere l’altra persona insopportabile e far assumere comportamenti astiosi e di sdegno. E così una sciocchezza diventa un problema e quel problema crea una distanza che aumenta a dismisura fino a far divenire quel marito e quella moglie due sconosciuti (anche a se stessi).
Sarebbe bastato parlare, guardarsi negli occhi. Sarebbe stato sufficiente soffermarsi un attimo, insieme, a capire dov’era l’errore dell’una o dell’altra parte. Magari c’era una soluzione. Magari bastava chiedere. E invece ognuno fermo nelle proprie aspettative, sulla propria posizione. Senza alcuna empatia. Senza quella elasticità che è essenziale in qualunque rapporto. E così tutto si spegne. Quel filo che prima aveva creato un fiocco che incoronava due cuori si è piano piano lacerato, è stato tirato da una parte e dall’altra fino a spezzarsi. Fino a non sapere perché mai ci fosse stato.

Altre volte la coppia si scoppia per una mancanza di rispetto, una divergenza su questioni importanti, un tradimento. Be’ allora la questione si fa più seria. Ma anche in questo caso a volte, forse, una parola in più o in meno avrebbe aiutato. E invece niente, si assiste impotenti ad amori che finiscono senza che nessuno abbia lottato per salvarli. Brutta cosa.

Quando mi è capitato di vivere periodi di tensione mi sono fermata e sono tornata con la mente al momento in cui mi sono innamorata di mio marito (che marito non è ma è come se lo fossimo quindi è mio marito!!) e il cuore è andato dietro… e allora è stato più facile sciogliermi un po’, guardarci da fuori per comprendere la reale dimensione di quel problema che ci teneva così lontani, e trovare uno spiraglio in cui inserirmi per riconquistare un abbraccio e insieme scordarci il nostro astio.

Alcune questioni vanno affrontate. Chiarite. Approfondite e condivise.
Altre vanno fatte scivolare. Il dolore della distanza, della freddezza reciproca e il calore ritrovato in quell’abbraccio notturno o in quel bacio rubato, hanno già detto tutto. Non serve aggiungere altro. Sciuperebbe tutto.

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