Il mondo della sopravvivenza è ormai dominato da personalità che sembrano avere come unico scopo quello di terrorizzare chiunque si voglia avvicinare ad una vita a contatto diretto con la natura. Se da un lato è vero che il Mondo Naturale deve essere rispettato e a volte temuto, e che anche i più piccoli esseri viventi possono rappresentare un rischio potenzialmente letale, è anche vero che con il giusto approccio e un adeguato bagaglio di conoscenze si può sopravvivere e prosperare senza dover arrivare agli estremi mostrati in molti pseudo-documentari o reality show.
Una personalità che si eleva al di sopra della spettacolarizzazione della natura e dei suoi aspetti più terrificanti o disgustosi è Ray Mears. Noto all’anagrafe come Raymond Paul Mears, da oltre 30 anni è un esperto nel campo della sopravvivenza e ha maturato una conoscenza vastissima su moltissimi aspetti del mondo naturale.
Ray Mears non si fa filmare mentre compie gesta acrobatiche per esigenze di copione o si nutre di animali disgustosi che sono generalmente considerati l’ultima risorsa alimentare in un ecosistema che pullula di vita.
Il suo approccio alla vita nella natura è pratico e intelligente: attraverso interviste con i nativi, condivisione di esperienza con i maggiori esperti di sopravvivenza, biologi e antropologi, è stato capace di introdurre milioni di persone ad uno stile di vita in cui non è necessario nutrirsi di coleotteri se si padroneggiano poche e specifiche abilità fondamentali e si possiede una mente aperta e curiosa, dimostrando più e più volte che anche l’animale più temibile del pianeta può costituire una risorsa utile per apprendere nuovi aspetti del mondo naturale.
Una delle serie televisive più interessanti è Ray Mears’ Wild Food, cinque episodi dedicati alla cultura culinaria tribale di diversi popoli del pianeta. Viaggiando dall’Australia all’Inghilterra, Ray Mears si confronta con esperti e nativi per scoprire come i nostri antenati cacciatori-raccoglitori e le popolazioni moderne semi-primitive ottenevano e preparavano il loro cibo.