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Pandemia di Epatite A in Europa: come prevenire e come curarsi


Già noto l'incremento di Epatite A in Europa, L'Istituto superiore di sanità annuncia che il virus si sta propagando suprattutto tra "maschi omosessuali" segnalando tra le possibili cause anche l'EuroPride tenutosi ad Amsterdam lo scorso agosto, sostenendo che «potrebbe aver giocato un ruolo nell’amplificazione di micro-epidemie esistenti nella comunità omosessuale di alcuni Paesi europei (Regno Unito, Olanda e Germania) e la conseguente diffusione dei ceppi negli altri Paesi, inclusa l’Italia»

Il virus si presenta soprattutto nelle feci, ma è presente in quantità minime anche nel sangue e nella saliva: quindi è quasi impossibile la totale prevenzione se si ha un partner: anche un bacio profondo potrebbe trasmettere la malattia. Tuttavia, alcuni utili accorgimenti consistono nell'evitare alimenti crudi che potrebbero risultare contaminati, quali pesce o molluschi, cuocere di conseguenza al meglio i Cibi ed Evitare o ridurre il numero di partner occasionali.

Ad ogni modo l'Epatite A è una malattia che solitamente non si presenta in forma acuta né cronica: si risolve spontaneamente in un paio di settimane o mesi. Per prendersi cura di sé durante il decorso è fondamentale il riposo a letto, bisogna quindi evitare gli sforzi e il lavoro, almeno fino alla totale scomparsa dell'ittero.

Inoltre, bisognerebbe curare al massimo l'alimentazione: evitare cibi grassi quali fritti, latticini interi, olio o burro, limitare gli zuccheri e le farine raffinate (preferire la pasta o il pane integrale), noci o arachidi e, in generale, tutto ciò che potrebbe ulteriormente affaticare il fegato. Ciò che invece è consigliabile consumare, sono cibi salutari e "grezzi" come appunto pane e pasta integrale, magari al pomodoro (senza olio), frutta e verdura (in particolare alimenti "verdi" come broccoli, cavoli o bietole al vapore), marmellata (senza zucchero, dolcificata con fruttosio, stevia, agave, succo d'uva concentrato o altri dolcificanti naturali), pesce magro e petto di pollo o tacchino (possibilmente cotto in padella col limone).
Sono inoltre rinomati i poteri disintossicanti di aglio e cipolla crudi e soprattutto del succo d'aloe vera che si può acquistare in farmacia (stando bene attenti che non contenga zucchero o dolcificanti artificiali come acesulfame o sucralosio).

Generalmente dopo il decorso dell'ittero torna l'appetito, ma subentra un periodo di stanchezza e spossatezza che si protrae indefinitamente: meglio continuare a seguire il riposo e la dieta quanto possibile.



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