Selvaggia Lucarelli prende uno, uno dei tanti mentecatti che insultano la memoria della ragazza suicidatasi l'altro ieri. Non ne prende uno famoso, non prende un personaggio pubblico: prende un signor Tal dei Tali, fra le migliaia di ignobili che scrivono cose tipo "zoccola" e "te lo sei meritato", e decide di metterlo alla gogna.
Il ragionamento è: vuoi sapere cosa si prova? Bene, accomodati! Poteva segnalarlo, poteva denunciarlo. No: sceglie il contrappasso. Come all'Inferno. Il profilo e il post di questo idiota (che non è l'unico, eh: è un uomo-massa tra i tanti, ma che la Lucarelli ha deciso che doveva diventare un ESEMPIO per tutti gli altri) diventa virale, come la Lucarelli voleva.
Viene coperto di insulti, come la Lucarelli voleva. Lui scrive due goffi post di scuse, ma la gente gli scrive: "Muori! Soffri! Impiccati! Fai schifo!" Non perché lo conoscano, ma perché lui è diventato un SIMBOLO.
L'orchestra per cui suona (visto che è un musicista) scrive che prenderà provvedimenti: in altre parole, forse perderà il lavoro. Ma d'altronde è giusto: deve provare ciò che provava lei, no? E deve soffrire, ricevere il bullismo, essere vessato, deve essere rovinato, così da capire cosa si passa, come si arrivi al suicidio, perché deve fare da esempio a tutti gli altri!
Ora abbiamo fatto giustizia, no?
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