Oltre ai problemi di contraffazione dell’olio esclusivamente creati da noi beceri umani, anche la natura mette i bastoni fra le ruote ad una delle produzioni d’eccellenza del made in Italy.
"Xylella fastidiosa". Così si chiama il batterio killer che sta mettendo in serio pericolo la vita di numerosissime piante d’olivo nel Salento.
Nessun rischio per la produzione d’olio d’oliva Proveniente Dalla raccolta di quest’anno in quanto il batterio in questione attacca la parte legnosa Degli Alberi non intaccando il frutto. Stiamo parlando di un batterio proveniente dalla California, che agisce occludendo i vasi xilematici e impedendo l’idratazione della pianta. I sintomi sono evidentissimi e sono caratterizzati da un ingiallimento delle foglie molto prematuro e dalla loro caduta.
| Gli effetti della Xylella fastidiosa sugli Ulivi. foto di affaritaliani.it |
Se in un primo momento non apparivano esserci soluzioni al Problema, negli ultimi giorni sono più chiare le azioni da intraprendere, e che sono già in atto, per risolvere la criticità. 8 mila sono gli ettari coinvolti dal problema e 600.000 gli esemplari colpiti soprattutto nelle zone del Gallipolino. Il problema sembra possa essere risolto potando drasticamente le piante coinvolte e bruciando in loco la ramaglia di risulta. Molta attenzione bisogna porre anche sugli insetti vettori che sono la causa principale della trasmissione del batterio per evitare l'allargamento della zona colpita.
Proprio oggi il Commissario europeo alla salute Tonio Borg ha dato la sua disponibilità ad attivare il fondo di solidarietà comunitario per le emergenze fitosanitarie dopo essere stato sollecitato dal ministro per le politiche agricole e forestali Nunzia De Girolamo.
Il ministro De Girolamo ha precisato anche che: “l'olio pugliese è e resta di qualità eccellente, e rappresenta uno degli alimenti più salutari per l'uomo. La batteriosi che si sta diffondendo negli ulivi del Salento incide unicamente sul tessuto ligneo degli alberi, provocandone il disseccamento nel giro di poco tempo, senza minimamente intaccare l'oliva, da cui si estrae l'olio le cui qualità sono a tutti note.”
Considerando l’inestimabile patrimonio che Gli Ulivi secolari (e non) rappresentano per questo territorio e per tutto il Sud Italia, ci auguriamo davvero che interventi importanti da un punto di vista economico per la soluzione e la prevenzione di questo problema arrivino quanto prima possibile!
