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Next to Normal. I Goodman: una famiglia diversamente normale

Next to Normal. I Goodman: una famiglia diversamente normale
Fermata Spettacolo

Per chi è abituato al solito repertorio musicarello italiano basato prevalentemente sulla trasposizione di film cult made in Hollywood, Next to normal rappresenterà una novità, una vera e propria sfida che la Scuola del Teatro Musicale in collaborazione con la Compagnia della Rancia ha voluto lanciare all’abitudinario pubblico italiano. Next to Normal è infatti un pluripremiato spettacolo di Broadway che affronta temi che non ci si aspetterebbe di trovare in un musical. Nonostante ciò, il regista Marco Iacomelli ha voluto rischiare, realizzandone una convincente versione italiana. Ma in cosa consiste la diveristà di Next to normal?

La storia vede come protagonista un’apparentemente normale famiglia americana, i Goodman, composta dai coniugi Diana e Dan e dai loro due figli adolescenti, Natalie e Gabe. In realtà, dopo le prime scene da famigliola perfetta alla Mulino Bianco emerge il dramma familiare che si cela dietro le mura domestiche: Diana (un’intensa Francesca Taverni) soffre di disturbo bipolare, la figlia adolescente Natalie (Laura Adriani), sentendosi non amata dalla madre, inizia ad assumere psicofarmaci di nascosto, mentre Gabe (Luca Giacomelli Ferrarini) sembrerebbe avere qualche problema con le droghe leggere. In realtà nulla è come appare e pian piano la matassa si rivelerà ancor più ingarbugliata per il povero Dan (Antonello Angiolillo), ultimo baluardo di normalità della famiglia Goodman.

Next to Normal | foto di scena di Giovanna Marino e Gaetano Cessati

Insomma, quello che va in scena è un musical-drama che nonostante le tematiche affrontate è riuscito a fare incetta di repliche a Broadway, a portare a casa 3 Tony Awards oltre che un premio Pulitzer per la drammaturgia, premio abbastanza raro per un genere come il musical, considerato generalmente il più frivolo di tutti. Il merito di un tale successo va soprattutto Tom Kitt, autore delle musiche e Brian Yorkey, creatore del libretto: insieme sono infatti riusciti ad amalgamare le due anime di questo spettacolo, quella rock e quella drammatica; impresa sicuramente non facile, considerato anche che in Next to normal la parte cantata prevale nettamente su quella parlata, ridotta all’essenziale. A supportare la solida impalcatura importata dagli Stati Uniti c’è poi il cast italiano, vocalmente impeccabilie e che non delude il pubblico in sala regalando alcuni momenti davvero emozionanti. Menzione d’onore va poi all’accoppiata scenografia-luci, frutto dell’ ottimo lavoro di Gabriele Moreschi e Valerio Tiberi che riescono a ricreare, con pochi elementi, i vari ambienti in cui si dipana la storia dei Goodman, sfruttando sapientemente i colori delle luci.

Next to Normal | foto di scena di Giovanna Marino e Gaetano Cessati

Dunque quella di Marco Iacomelli è una scommessa vinta? Dal punto di vista della critica sicuramente sì quindi, se vi capita di essere dalle parti di Modena il 19 e 20 marzo, correte al Teatro Storchi per le ultime due repliche stagionali di Next to normal. Tuttavia resta da capire l’appeal di una simile operazione su un pubblico oramai assuefatto alle repliche di Grease.

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