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Cecile Kyenge: leghista "mai nessuno che se la stupri"



''Ma Mai Nessuno Che se la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato? Vergogna''. La frase choc, riferita al ministro per l'integrazione Cecile Kyenge, è stata pubblicata su Facebook da Dolores Valandro, consigliere di quartiere della Lega a Padova in relazione alla notizia di un tentato stupro da parte di un immigrato africano Nei Confronti di due ragazze a Genova.

Valandro ha pubblicato il post sul noto social network e poco dopo, col montare delle critiche, lo ha cancellato. Ma era ormai troppo tardi. Le parole della consigliera sollevano subito infatti dure polemiche e lo stesso Carroccio si dissocia. "Prenderemo immediatamente provvedimenti disciplinari nei confronti della Valandro" afferma Massimo Bitonci, capogruppo veneto della Lega Nord al Senato e segretario della sezione di Padova dove è iscritta Valandro. E poco dopo arriva la presa di posizione del segretario veneto del Carroccio Flavio Tosi: "E' una cosa inqualificabile, Dolores Valandro era gia' stata sospesa dalla Lega, e stasera al Consiglio Nazionale di Padova sara' espulsa dal movimento''.
Dura condanna anche dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia: ''Chieda scusa chi oggi con un post vergognoso ha insultato anche i veneti e una regione come il Veneto, dove l'integrazione funziona e, da sempre, rappresenta un modello a livello nazionale. Si tratta di un episodio da cui prendo le distanze e che condanno senza 'se' e senza 'ma''' . ''La nostra regione - aggiunge Zaia - è uno dei migliori esempi di un'integrazione possibile. Sono moltissimi gli stranieri che vivono nelle nostre comunità e si sono integrati alla perfezione lavorando onestamente ed entrando in sintonia con le nostre comunità. Noi stiamo con chi rispetta le regole. E' questa l'integrazione che vogliamo e che ci piace''.
Il ministro dell'Integrazione dal canto suo Sottolinea che "ognuno deve sentirsi offeso". "Ho sempre lottato per un linguaggio non violento e mantengo questo impegno -aggiunge Kyenge - non rispondo, ognuno di noi deve sentirsi offeso".
Sulla vicenda interviene anche il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico che parla di "episodio veramente insopportabile": "La misura è colma, occorre intervenire per fermare il razzismo sul web'' sottolinea all'Adnkronos . ''Rispetto a questo episodio -Sottolinea Bubbico- ciascuno si assuma le proprie responsabilità: non può essere consentito ad un rappresentante delle istituzioni di usare espressioni del genere. Manifestarle in pubblico, poi, mi pare davvero insopportabile''. ''Qui siamo all'aggressione verbale -sottolinea Bubbico- nei confronti di un ministro del governo che lavora su una frontiera estremamente delicata che riguarda l'inclusione e la coesione sociale. Occorre vigilare sul web -conclude- tutelando la libertà di espressione, ma Qui Siamo di fronte ad un fenomeno di abbrutimento culturale e delle coscienze''.
Dal Pd, Ettore Rosato, dell'ufficio di presidenza del Gruppo alla Camera chiede l'intervento della polizia. "Si tratta di un'istigazione all'odio e alla violenza rivoltante''. E Nichi Vendola su Facebook scrive: "La Kyenge è una luce nel buio dell'Italia. Chi vaneggia di stuprarla perché donna e perché nera è veramente l'espressione di un frammento sporco e medievale di un'Italia che dobbiamo seppellire per sempre"

Fonte: adnkronos.com


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