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Il vecchio mulino e il pittore pazzo


Il nuovo disco di Ulrich Sandner 
The new recording of Ulrich Sandner 
El nuevo Disco de Ulrich Sandner















http://ulrichsandner.com/



LA NASCITA DI UN DISCO CAPRONE

Erano già un paio di anni che stavo pensando di registrare un disco dedicato alle “Pinturas Negras di Goya. L’idea di fondo, abbastanza semplice, era quella di abbinare ad ogni quadro una canzone e di racchiuderle in un disco intitolato “La quinta del Sordo”, come la casa sulle cui pareti Goya dipinse le Pinturas. Qualcosa però non quadrava nel senso specifico del termine, le canzoni rimanevano appese ai muri ed una volta lasciate alle spalle le ritrovavo davanti ad aspettarmi.

Poi nel settembre 2012 partecipai ad un workshop di musica, pittura e scultura organizzato dai due amici dell’umanità Andrea Bolner e Paolo Dolzan. Dormendo, mangiando e suonando nel Mulino di quest’ultimo, che oltre ad essere mugnaio ad honorem è eccelso Pittore, le idee intorno a quel mio progetto iniziarono ad assumere contorni nitidi ed organizzati, manifestandosi infine nella loro forma compiuta.
Scoprii infatti che il personaggio principale del lavoro che avevo in mente non era Goya bensì lo Stesso Paolo Dolzan, nella specifica occasione Pittore Pazzo, che dipingeva le pareti del suo mulino medievale con oscuri affreschi. Egli si ispirava per le sue opere alle visioni che un nero caprone gli comandava dalle enormi stanze del suo palazzo di marmo, eretto nello stesso posto ed allo stesso tempo in cui il pittore viveva nel suo mulino. Il tutto avveniva nel profondo di un fitto bosco con fiumi e spiriti dell’acqua a controllare la correttezza nello svolgersi della vicenda.
L’idea del disco iniziò quindi a concretarsi e man mano iniziai a credere che prima o poi sarei riuscito addirittura a registrarlo. Il titolo nacque come “Il Vecchio Mulino e il pittore pazzo” e tale è rimasto sino ad oggi, così come la suddivisione dell’ ordine dei brani in quattro parti (Il palazzo di marmo – Le visioni – Il bosco, la valle, il fiume – Lo studio).
Iniziai un blog dove spiegare nel dettaglio la struttura del progetto, informare sui progressi nella registrazione e “costruzione” del disco, il tutto per avere una sorta di diario di questa traversata a bordo di una nave di marmo con un caprone nella stiva ed un pittore visionario in bilico sulla coffa dell’albero maestro.
IL VECCHIO MULINO E IL PITTORE PAZZO (prologo)

Questo è il prologo, l’introduzione al disco.

“In un vecchio mulino in fondo ad una valle soffocata dai boschi, un pittore pazzo inseguiva le sue visioni. Queste gli suggerivano bisbigliandogli alle orecchie di dipingere enormi affreschi che riempivano le pareti delle molte stanze del mulino.
I tratti del suo pennello seguivano il battito segreto della linfa negli alberi e disegnavano oscure immagini di figure mitologiche, languide e giovani ragazze e territori ampi con terre secche e poco feconde.
A fianco del mulino, a reggere la grande ruota che girava nell’acqua del torrente, il pittore aveva costruito, asse sopra asse, uno studio dove poter lasciare libera la sua arte. Muovendosi sollevava nuvole di polvere e terra che sembravano piccoli temporali sopra il suolo di cemento.
Contemporaneamente, esattamente nello stesso momento e nello stesso luogo, in un enorme palazzo di marmo simile ad una cattedrale un caprone dal vello nero comandava le visioni del pittore ed ordinava alla sua arte di non lasciarsi sfuggire nemmeno il più piccolo degli ultimi angeli rimasti vivi…”














Paolo Dolzan, Der Widdergott, cm160x200, 2014


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