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IL MISTERO DEGLI "ATTACCHI SONICI" A CUBA


MARCOS 61

Gli scienziati della University of Michigan potrebbero aver trovato la soluzione al mistero dei presunti di “attacchi sonici” avvenuti nel 2017, con cui sono stati colpiti i membri dell’ambasciata degli USA a L’Avana. Il team guidato dal professore di informatica e di ingegneria. Kevin Fu, potrebbe avere risolto l’enigma che da tempo che gli USA e il governo cubano stanno affrontando.[1]

   Nel settembre 2017 il Segretario di Stato americano Rex Tillerson si sarebbe incontrato con la controparte cubana, Bruno Rodriguez, che ha invitato gli USA a non compromettere i rapporti diplomatici attribuendo la responsabilità di questo attacco al governo cubano. Secondo alcune fonti, la Segretaria di Stato non crede che questi attacchi siano responsabilità dei servizi segreti cubani.[2]

   Heather Nauer, portavoce del Dipartimento di Stato, ha dichiarato che la Tillerson ha ricordato alle autorità cubane i loro obblighi di protezione dei diplomatici e Delle loro famiglie ai sensi della Convenzione di Vienna. Gli USA hanno esaminato anche la possibilità di chiudere la propria ambasciata.

   Gli impianti usati per questi attacchi, restano (ufficialmente) sconosciuti.

   Questi impianti avrebbero emesso un suono così forte da generare gravi problemi all’udito ad almeno due diplomatici, che furono stati costretti a ritornare negli USA per potersi curare.

   Questo tipo di attacchi hanno lo scopo di annientare il nemico e, per poter essere veramente efficaci, si basano sull’utilizzo di armi che vengono chiamate soniche o sonore (USW –  Sonic and Ultrasonic Weapons). Questo tipo di armamenti emettono un suono talmente alto che potrebbero rompere i timpani in maniera permanente o creare dolori insopportabili, disorientare le persone colpite, creare nausea e disagi vari che rendono la vittima impotente.

   Solitamente questo tipo di armamenti sono usati per il controllo della folla, o per indebolire i soldati nemici (o i civili considerati tali).

   La CNN ha descritto i diversi dispositivi che possono essere utilizzati per questi attacchi. Fra le varie strumentazioni elencate, vi sono dispositivi di lunga portata, il cui utilizzo risale agli anni Novanta, noti anche con il nome di LRAD (acronimo che sta per Long Range Acoustic Device). Questi riescono a propagandare un rumore così intenso e prolungato tanto da far fuggire le persone che lo ascoltano.

   Conoscendone le potenzialità, la Polizia USA se ne è servita nel 2009, durante le manifestazioni avvenute in occasione in occasione del vertice del G20, a Ferguson, nel Missouri, per placare la folla insorta contro le forze dell’ordine che avevano ucciso brutalmente Michael Brown, un giovane ragazzo di colore accusato di commesso un furto.

   La popolarità di questi strumenti è aumentata nel tempo, soprattutto da quando la società produttrice, LRAD Corporation, li vende in più di 70 paesi.

   Il Mosquito, altrimenti detto Zanzara è invece uno strumento di controllo che è stato ideato per sorvegliare i giovani. Il suono che produce ha una frequenza molto alta, simile ad un ronzio di zanzara, e può essere percepito solamente dagli adolescenti. Si attiva, ogni qualvolta, un ragazzo abbia un comportamento “riprovevole” all’interno della società in cui vive e si lascia andare a degli eccessi, quali il bere o l’essere coinvolto in risse.

   Ci si chiede, a questo punto, come mai non sia udibile   anche dagli adulti? La risposta ci viene data da James Parker, esperto di suono e di diritto presso l’Università di Melbourne in Australia: “Il suono non è udibile dagli adulti perché la loro soglia del suono si indebolisce ma mano che si invecchia. Quindi se lo scopo è quello di essere usato solo per dei giovani ragazzi, questa strumentazione è indicata”.[3]      

   Vi sono anche i dispositivi ad infrarossi caratterizzati da frequenze troppo basse per poter essere udite e che hanno lo scopo di modificare il comportamento di individuo. Ed ancora vengono citati i dispositivi ad ultrasuoni che, come gli infrarossi, hanno una frequenza superiore a quella che gli esseri umani possono sentire, tanto che Jurgen Altmann, professore di fisica a Technischen Uiversitat Dortmund di Berlino commentando l’episodio accaduto a Cuba, ha dichiarato che non è chiaro quale tipo di dispositivo potrebbe essere stato utilizzato, nel caso in cui ne fosse utilizzato uno per annientare il nemico, aggiungendo inoltre che gli ultrasuoni sono difficili da usare, soprattutto se vengono posizionati a distanza.

   Kate Ravilious del The Guardian racconta che un gruppo di pirati al largo della Somalia, con un colpo sonoro, ha attaccato una nave da crociera di lusso ed ha distrutto i suoi radar.  

   Nel frattempo vengono fuori nuove ipotesi.

   Il New York Times ha formulato l’ipotesi che dietro questo mistero possa esserci una nuova arma che colpisce   attraverso un sistema su cui le potenze mondiali, fra cui gli USA hanno lavorato per anni, arma che utilizza le microonde.

   Nel 1997 uscì un libro: Coucou c’est Tesla – L’energie libre, Paris, ed. Felix, AA.VV. 1997. Gli autori sostengono l’esistenza di progetti militari occulti russi ed americani, miranti all’utilizzo di un altro temibile di armi invisibili: le armi elettromagnetiche. Nel più grande segreto la Russia e l’America hanno perfezionato da anni l’utilizzo delle frequenze elettromagnetiche per sviluppare armi psicologiche mortali.

   Durante la ricerca di microfoni spia dell’Ambasciata americana a Mosca nel 1962 fu scoperto un raggio d’onde microelettriche diretto proprio la sede della stessa ambasciata.

   La CIA sviluppò allora il progetto Pandora, volto allo studio delle ragioni e degli effetti sull’uomo di questi attacchi elettronici da parte dei russi. Si scoprì che l’esposizione a queste genere di raggi generava mal di testa affaticamento, nausea, irritabilità, angoscia, depressione ed inibizione, delle capacità intellettuali.

   Soltanto nel 1972 l’opinione pubblica fu portata a conoscenza della verità: secondo il Los Angeles Times del 7 febbraio 1976 l’ambasciatore americano a Mosca, soffriva di una malattia misteriosa simile ad una leucemia, che gli provocava il sanguinamento degli occhi e tutta una serie di disturbi cronici. Malgrado qualche interruzione, il bombardamento dell’ambasciata americana a Mosca continuò. Il personale ivi operante deterrebbe il tasso più elevato di cancri al mondo.

   La presenza di onde anomale elettromagnetiche è stata registrata in diverse zona abitate degli Stati Uniti. In numerosi quartieri della città di Eugene, nello Stato dell’Oregon, ad una altezza di 9.000 metri alla verticale, è stato avvertito un segnale radio molto molto potente. L’origine è sconosciuta.

   Si trattava di un segnalo radio di un impulso a 4,75Hz a 1,100 periodi al secondo, di potenza pari a 500.000 Watts, dieci volte superiore alla potenza legale autorizzata. Thomas Deposkey, cittadino di Eugene, percepiva nella sua casa strane vibrazioni, inoltre sentiva delle voci, e soffriva di insonnia.[4]    La Federal Comunication Commision (organismo governativo incaricato delle comunicazioni) scoprì che il segnale proveniva da un trasmettitore della marina american di stanza a Dixon in California. La marina declinò ogni responsabilità. L’inchiesta venne archiviata. Ancora oggi gli abitanti di Eugene soffrono di strani disturbi a causa di invisibili raggi elettromagnetici che restano un enigma.

   Le prime ricerche sulla tecnica delle micro-onde furono iniziate dai nazisti nel Kaiser Wilhem Institut fin dagli anni Venti. Secondo ex agenti dei servizi segreti americani, i nazisti già impiegavano macchine in grado di eccitare la folla durante le gradi parate organizzate a Nuremberg per la gloria di Hitler. Nel corso della seconda guerra mondiale gli americani effettuarono esperimenti sui soldati al fine di influenzare il comportamento.    Alla fine del conflitto i responsabili dei servizi segreti nazisti e americani si incontrarono per mettere a punto una rete segreta: Reinhard Gehlen, capo dei servizi nazisti, William Donovan dell’Office of Strategic Service (OSS antenato della CIA) e J.Edgar Hoover dell’FBI costituirono dei gruppi di ricerca con la collaborazione di eminenti medici psichiatri con lo scopo di sviluppare delle tecnologie capaci di dominare il pensiero umano e trasformare gli individui in robot. Parallelamente gli scienziati russi realizzarono considerevoli progressi nel campo del controllo elettromagnetico dei flussi cerebrali e delle percezioni extrasensoriali.      

   Anche se fosse appurato che siano microonde, la domanda è sempre la stessa: chi potrebbe aver colpito i funzionari americani a Cuba e a quando quanto pare, in Cina? Per i servizi USA la Russia è la maggiore indiziata.[5]    

   Anche se, in questo tipo di risposta qualcosa non torna, perché la Russia avrebbe dovuto attaccare proprio in quel momento, quando era arrivato Trump alla Casa Bianca che era uno che voleva normalizzare i rapporti con la Russia?

   Questi tipi di attacchi “acustici” sono avvenuti anche in Cina, il Dipartimento di Stato in un comunicato faceva riferimento a inspiegabili fenomeni acustici e sensoriali.

   Che tutto questo faccia parte di un conflitto segreto tra USA e Cina?

    La Cina è uno dei pochi paesi (l’altro è la Russia) che può insidiare il primato americano.                


[1] http://www.occhidellaguerra.it/cubas-attacchi-ambasciata/

[2] https://lidro.it/armi-acustiche-cosa-sono-e-perchè-cuba-non-le-userebbe/

[3]                                              C.s.

[4] Ricerca a cura di Romano Nobile, la tortura nel Bel Paese, Malatempora editrice, 2006.

[5] http://www.occhidellaguerra.it/attacchi-cuba-microonde/


FONTE: https://marcos61.wordpress.com/2023/08/30/attacchi-sonici/



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