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Rovelli fuori dalla Fiera del Libro di Francoforte: “Perché ho criticato Crosetto”. E il ministro: “Nessuna censura”


Di Serena Tropea
AGENZIA DIRE

Il fisico Carlo Rovelli non rappresenterà più l’Italia alla Fiera del Libro di Francoforte, ed è di nuovo polemica con il Ministro della Difesa, Giorgio Crosetto. Il loro ultimo botta e risposta risale al 1 maggio, quando, durante il Concertone a Piazza San Giovanni Rovelli aveva attaccato duramente il governo e il ministro della Difesa per le spese militari. Oggi il fisico italiano scrive sui social: “L’Italia mi ha chiesto di rappresentarla alla cerimonia di apertura della Fiera del Libro di Francoforte, ma siccome ho osato criticare il ministro della Difesa, il mio intervento è stato cancellato” e pubblica la mail ricevuta con tanto di motivazione del presidente dell’Associazione editori italiani e commissario della Fiera, Ricardo Franco Levi.

LA LETTERA INVIATA A ROVELLI DA LEVI

Professore carissimo, è con grande pena che mi accingo a scriverle questa lettera. Con grande pena ma senza infingimenti. Il clamore, l’eco, le reazioni che hanno fatto seguito al suo intervento al concerto del 1 maggio mi inducono a pensare, mi danno, anzi, la quasi certezza, che la sua lezione che così fortemente avevo immaginato e voluto per la cerimonia di inaugurazione della Buchmesse con l’Italia Ospite d’Onore diverrebbe l’occasione non per assaporare, guidati dalle sue parole, il fascino della ricerca e per lanciare uno sguardo ai confini della conoscenza, ma, invece, per rivivere polemiche e attacchi– si legge nella missiva inviata al professore- Ciò che più di ogni altra cosa sento il dovere di evitare – e di questo mi prendo tutta, personale la responsabilità – è che un’occasione di festa e anche di giusto orgoglio nazionale, si trasformi in un motivo di imbarazzo per chi quel giorno rappresenterà l’Italia. E non le nascondo la speranza che il nostro paese sia rappresentato al massimo livello istituzionale. Sono portato a pensare che lei per primo avrà immaginato gli scenari che le sue parole avrebbero aperto. Questo non vale, certo, ad attenuare il peso di questa lettera. Lettera che mai avrei voluto scrivere. Spero, almeno, che possa contribuire a non farmi perdere la sua amicizia. Con l’augurio di poter presto leggere un suo nuovo libro e, magari, di incontrarla di persona, le invio, caro professore, il migliore dei saluti“.

LA REAZIONE DI CROSETTO

Se per la ‘provocazione’ del 1 maggio il ministro della Difesa aveva risposto invitando il fisico a pranzo da lui, oggi si smarca dalle accuse e dice: “Mi dispiace deludere gli esperti dei complotti all’italiana, sempre in servizio, che parlano già di ‘censura’ o pressioni, in merito alla decisione del Presidente dell’Associazione Italiana Editori, Riccardo Franco Levi, di non invitare più il fisico Carlo Rovelli all’inaugurazione del Salone del libro 2024 di Francoforte dove l’Italia è ospite d’onore. Non conosco il dottor Levi, persona degnissima, se non per essere stato il sottosegretario del governo Prodi. Non l’ho mai sentito in vita mia, né in questa né in altre occasioni, mi spiace che abbia deciso di cambiare speaker e sono assolutamente certo che nessun membro del Governo o delle istituzioni italiane abbia fatto alcuna pressione o rivolto richieste agli editori italiani per non far tenere al prof Rovelli la sua prolusione alla Buchmesse. Anzi, sono certo che a nessuno nemmeno sia passato per l’anticamera del cervello. Il prof Rovelli ha parlato in tv davanti a milioni di telespettatori il 1 Maggio e viene spesso invitato in altrettante importanti trasmissioni. Gode, per suoi meriti, di un’audience vastissima e non credo troverà mai problemi a far passare il suo messaggio in tutti i modi possibili. Come dimostra questa vicenda odierna che sta ottenendo molta più visibilità per la presunta censura di quanta ne avrebbe ottenuta una sua prolusione a Francoforte. Motivo per cui sono il primo ad auspicare un ripensamento della decisione presa”.

Per quanto “mi riguarda mi sono limitato a invitarlo a pranzo o a cena per conoscerci meglio e spiegargli cosa faccio, da Ministro della Difesa, per aiutare l’Ucraina, paese brutalmente invaso dalla Russia, e insieme per trovare ogni via diplomatica che porti alla pace, una pace giusta e rispettosa dei diritti di chi è stato invaso. Ho invitato Rovelli perché sono e resto disposto a confrontarmi con lui privatamente (come pure pubblicamente) in un confronto civile, rispettoso e franco, sottraendo tempo ad un impegno quotidiano per me assai gravoso. Il mio lavoro di Ministro della Difesa è, dall’inizio, silenzioso e discreto, come deve essere. Evito da mesi i riflettori, vado pochissimo in tv e rilascio poche interviste”, si legge nella nota stampa.

FONTE: https://www.dire.it/13-05-2023/907624-rovelli-fuori-fiera-libro-francoforte-criticato-crosetto-nessuna-censura/



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