Get Even More Visitors To Your Blog, Upgrade To A Business Listing >>

Il Marchese del Grillo: il Sistina mette il tendone all’ombra della Madonnina

Il Marchese del Grillo: il Sistina mette il tendone all’ombra della Madonnina
Fermata Spettacolo

Dopo il grande successo romano, il Marchese del Grillo, griffato Massimo Romeo Piparo, trasloca con tutti i suoi servitori in quel di Milano sotto il tendone del Sistina Chapiteau, costola lombarda del celebre teatro capitolino.

E lo fa con la versione musicarella del celebre film di Mario Monicelli, in cui i panni dell’ irriverente marchese Onofrio del Grillo erano vestiti nientepocodimenoche da Alberto Sordi, che portò sul grande schermo forse una delle sue migliori interpretazioni, sicuramente la più icononica: non a caso, la frase scelta come epitaffio dall’ attore de La Grande Guerra (“Sor Marchese, è l’ora“) è tratta proprio dalla pellicola di Monicelli.

Senza dimenticare la celeberrima e sempre attualissima “Io so’ io e voi nun siete un…”

La trama dell’opera è nota: nella Roma dei primi del 1800 vive il Marchese Onofrio del Grillo, suo malgrado Guardia nobile di Papa Pio VII, visto che al sacro delle chiese preferisce nettamente il profano delle bettole e delle osterie, dove si diverte in burle e amori clandestini sotto lo sguardo severo e sconsolato dell’anziana madre. Il suo stile di vita, cinico e senza remore, prosegue incessante di giorno in giorno fino all’invasione dello Stato Ponficio da parte di Napoleone e delle sue truppe, che fanno presagire al nostro Onofrio che i tempi stanno ormai per cambiare. Ma sarà poi così?

Ad ereditare la palandrana e il cilindro che furono dell’Albertone nazionale, troviamo Max Giusti che riesce nel difficile compito di non far rimpiangere l’interpretazione cinematografica, grazie ad un lavoro rispettoso dell’opera originale che riesce a regalare la pubblico in sala 2 ore e mezza di puro intrattenimento.

E grasse risate, anche per chi, come chi scrive, ha visto il film soltanto una dozzina di volte

Ad essere in parte, però, non è solo il Marchese Giusti, ma anche il resto del cast, composto da più di trenta artisti, tra cui spiccano il fido servitore Ricciotto (Massimo Valerio Montesano) e la religiosissima Marchesa madre (Monica Guazzini)-

Quello che più complisce, però, è l’impianto scenico allestito sotto l’occhio vigile di Massimo Romeo Piparo: con l’ausilio di un palco caratterizzato da un anello esterno mobile, avviene la magia ossia quella di rendere gli spazi mobili e di riportare sul “piccolo schermo” teatrale la magia del grande schermo.

Solo un piccolo inconveniente dovuto alla struttura “circense” del teatro ossia l’acustica che, soprattutto per le parti cantate del primo tempo non è stata perfetta: sicuramente perfettibile.

Ma di tempo ce n’è.

Mancano, infatti ,ancora tre musical di Piparo all’appello: il tendone rosso del Sistina riapre infatti dal prossimo 15 febbraio con Matilda tratto dall’omonimo libro di Roald Dahl e portato sul grande schermo negli anni Novanta da Denny DeVito.

Il Marchese del Grillo: il Sistina mette il tendone all’ombra della Madonnina
Fermata Spettacolo



This post first appeared on Fermata Spettacolo - Web Magazine Di Recensioni E, please read the originial post: here

Share the post

Il Marchese del Grillo: il Sistina mette il tendone all’ombra della Madonnina

×

Subscribe to Fermata Spettacolo - Web Magazine Di Recensioni E

Get updates delivered right to your inbox!

Thank you for your subscription

×