I Nasoni Raccontano a Torpignattara
Fermata Spettacolo

Sono trascorsi ormai sette lunghi anni dall’esordio, sette per la superstizione popolare è l’anno della disgrazia, ma non per La Città Ideale, il gruppo capeggiato da Fabio Morgan, che ormai da poco meno di un decennio porta letteralmente il teatro “delivery” direttamente al pubblico delle piazze romane. In questi anni e in quelli prima e probabilmente in quelli “appresso”, tanto per usare un gergo caro al format “I nasoni raccontano” nuovamente in scena nel quartiere Torpignattara dal 14 al 16 luglio appunto grazie a La Città Ideale, molti hanno parlato e parleranno di teatro sociale, “di strada”, senza mai farlo.

Il vero punto forte di Morgan e compagni è stato ed è tuttora invece proprio questo. Tanti gli spettacoli spostati in senso più che fisico e soprattutto gratuitamente per la città di Roma, anche in quartieri difficili, da Shakespeare o Pasolini negli Ater, alla musica nei mercati rionali e perfino nei battelli sul Tevere e a bordo taxi. Tanti mezzi per raggiungere il pubblico disperso o mai adottato dal teatro, per recuperare la forma più viva e popolare di rappresentazione artistica: quella che parla agli spettatori senza inutili filtri didascalici.

I nasoni raccontano nascono così, dai celebri “nasoni” appunto, le fontanelle romane, attorno alle quali si snoda il racconto del quartiere di riferimento dalle origini fino ai giorni nostri. In questo luglio torrido in tantissimi hanno così affollato Largo Petazzoni per assistere alla storia di Torpignattara messa in scena da un gruppo di talentuosi e veracissimi attori: Matteo Cirillo, Ilario Crudetti, Alessandro Di Somma (e prole), Diego Migeni, Emiliano Morana, Giulia Nervi, Sarah Nicolucci, Francesca Pausilli, Anita Farina, Camilla Pujia, Alba Tisano. 

E così dalle baraccopoli di lamiera del dopoguerra, gli sfollati sanlorenzini, poi gli anni di piombo, fino ai duemila con le Spice, in compagnia di Micetta, Mongolfiera, le ragazzine di borgata, si ripercorre la vita di tre generazioni fra le basse casupole di una città nella città. Sì perché Torpignattara come molte delle periferie romane del medesimo quadrante, in fondo è una micro-realtà a sé, caratteristica talvolta speciale, talaltra complessa dal punto di vista della legalità e del contrasto alla povertà educativa. E’ proprio qui nell’area sud-est capitolina, dove si concentra una densità abitativa alla stregua di Bombay, ma parimenti si mantiene un’aliquota sul redito della persona fra le più basse della città, espressioni artistiche genuinamente popolari come quelle della Città Ideale rappresentano un’alternativa preziosa e validissima per certa “peggio gioventù”.

Dopo l’iniziale inspiegabile esclusione dai finanziamenti per l’estate romana che spesso, diciamolo, mette in piazza offerte artistiche non meglio digeribili per i cittadini fuori dal lazo del colletto bianco, La Città Ideale ha potuto tuttavia contare sull’appoggio della SIAE, che ha sponsorizzato l’iniziativa dei nasoni e l’ha promozionata su tutti i suoi canali. Eccola allora la piazza di Largo Petazzoni gremita e partecipe, sul finale di spettacolo immaginata nientemeno che fatta di palazzi d’oro e giardini pensili, che ci piace vedere felicemente investita di un prodotto di alta qualità, addirittura gratuito.

Tanto di cappello al gruppo e alla regia di Ariele Vincenti che ci regala anche una piccola performance nel ruolo di Libero; è stato ancora e sempre un piacere prendere parte a uno spettacolo itinerante, comunitario, finalmente popolarissimo nel senso più etimologico, che ha riempito di applausi questo principio di torrida estate, più che “romana”… Ideale!

I nasoni raccontano a Torpignattara
Fermata Spettacolo