Get Even More Visitors To Your Blog, Upgrade To A Business Listing >>

Transformers – Il Risveglio | L’unione di Autobot e Maximal farà la forza (del film)?

Transformers – Il Risveglio | L’unione di Autobot e Maximal farà la forza (del film)?
Fermata Spettacolo

Correva l’anno 2007 quando, per la gioia di tutti fan della storica serie animata, i Transformers approdarono sul grande schermo grazie ad un’intuizione vincente di Steven Spielberg: il film fu, infatti, un successo al botteghino e consolidò la fama di Michael Bay come regista di blockbuster adrenalinici e ad alta concentrazione di esplosioni.

Oltre a lanciare nello star system il credibilissimo talento di Megan Fox come meccanico.

Purtroppo il franchise rimase fin troppo tempo nelle mani di Bay, che trasformò la saga in un susseguirsi di capitoli sempre più lunghi, astrusi e privi di senso, il cui apice fu lo sconclusionato Transformers – L’ultimo cavaliere, della durata di “soli” 155 minuti.

Fortunatamente nel 2018 il regista di Armageddon lasciò la i “suoi” robottoni nelle mani di Travis Knight che arrivò nelle sale con Bumblebee, un prequel-soft-reboot con una spruzzata di anni Ottanta, apprezzato sia dal pubblico che dalla critica.

Atteso sequel di cotanto prequel è Transformers – Il Risveglio (per chi vive all’ombra dello zio Sam, Transformers: Rise of the Beasts), affidato stavolta al regista semi-esordiente Steven Caple Jr.  e ad un gruppo di sceneggiatori un po’ svogliati che hanno deciso di non decidere che film proporre al grande pubblico, optando per mappazzone infarcito di tutti gli ingredienti possibile e immaginabili.

La trama, infatti, mette insieme (o almeno ci prova) vari elementi della macro-mitologia dei Transformers, senza però riuscire a lasciare il segno, anzi scontentando contemporaneamente sia i fan dei roboanti film di Bay che i suoi detrattori.

Ma andiamo con ordine: protagonista del settimo nuovo capitolo cinematografico, ambientato nel 1994, è Noah Diaz (Anthony Ramos), un ex militare in cerca di un lavoro per poter curare il fratellino malato Kris. Per lui però tutto cambierà quando, per sbarcare il lunario, decide di partecipare al furto di una Porsche che si rileva essere, incredibilmente, Mirage, l’ Autobot tamarro del gruppo capitanato dall’ onnipresente Optimus Prime.

Nel frattempo, a poca distanza, l’altra umana del film, Elena (Dominique Fishback) si imbatte in un artefatto che sembrerebbe non essere proprio egiziano, ma come minimo cybertroniano,  non a caso è ricercatissimo dai cattivi della pellicola, i potentissimi Terrorcon, lavoratori a progetto di un certo pianeta senziente chiamato Unicron.

Sullo sfondo una terza fazione, i Maximal, catapultata direttamente dalla serie animata Beast Wars, che proviene nientepocodimenoche dal futuro dei Transformers.

Spoiler alert: i bookmakers hanno già chiuso le scommesse su chi sia più veloce tra Bumblebee e Cheetor, per i fan italici Ghepard

Insomma, il piatto proposto mette sul fuoco una serie di elementi presi da diverse serie animate del franchise, ottimi per sviluppare una trilogia e non un film di  127 minuti, in cui, ad esempio, la maggior parte dei Maximal funge  tappezzeria, al limite dell’ Easter Egg.

Eccezion fatta per Optimus Primal che riesce a tener testa alle paturnie di un ancora acerbo Optimus Prime.

Stesso discorso per gli Autobot di supporto che si limitano a poche battute, senza un minimo di caratterizzazione degna di questo nome.

Per non parlare della scelta parecchio discutibile di relegare al ruolo di “morto” Bumblebee, ben sapendo che la sua citofonatissima resurrezione avrebbe creato lo stesso stupore dei saldi estivi ad inizio luglio.

Resurrezione con tanto di rientro pirotecnico alla Tom Cruise in Mission: Impossible

Nonostante gli evidenti problemi di trama, che punta più sulla quantità degli spunti che sul loro effettivo sviluppo, il film riesce ad intrattenere tra esplosioni Bay-inspired, scazzottate robotiche ed effetti speciali di buon livello, che riescono a rendere fluide scene che anni fa sarebbero state incomprensibili.

Altra nota di merito la colonna sonora vintage, infarcita di successi anni Novanta, tra cui C.R.E.A.M. di Wu-Tang Clan e Check The Rhime di A Tribe Called Quest.

Last but not least, le scene finali che, se sviluppate nel prossimo capitolo, confermerebbero la tendenza a strafare della saga: tenuto conto dei precedenti, siamo certi che saranno confermate.

Non ci resta quindi che attendere qualche anno per assistere ad un crossover caciarone tra linee di giocattoli: di sicuro la Hasbro starà già facendo i conti degli incassi derivanti dal merchandising di questa ennesima operazione nostalgia. E’ proprio vero, degli anni Ottanta non si butta via niente.

Transformers – Il Risveglio | L’unione di Autobot e Maximal farà la forza (del film)?
Fermata Spettacolo



This post first appeared on Fermata Spettacolo - Web Magazine Di Recensioni E, please read the originial post: here

Share the post

Transformers – Il Risveglio | L’unione di Autobot e Maximal farà la forza (del film)?

×

Subscribe to Fermata Spettacolo - Web Magazine Di Recensioni E

Get updates delivered right to your inbox!

Thank you for your subscription

×