Le donne e la musica Ornella Vanoni Tour 2022
Fermata Spettacolo

“No non voglio avere rapporti o relazioni con te…” s’ode. Il sipario grigio ardesia all’ Auditorium della Conciliazione di Roma è ancora chiuso e quando si apre il sipario una voce, una regina, un’eccellenza da sempre del POP italiano, su un trono in simil filigrana sarda, d’oro come se nelle sue fattezze ci fosse la mano dell’ideatore dell’evento Paolo Fresu originario di Berchidda (Sassari) appunto, eccola Ornella Vanoni vestita in bianco era lei che parlava con l’ ’inconscio’ e canta “Ornella si nasce” il brano scritto per lei da Renato Zero estratto dall’album Unica del 2021. Sì è seduta, perché è caduta in una buca delle strade metropolitane milanesi ormai vicenda risaputa, cui è seguita una denuncia al comune, ma fedele al suo pubblico e ai suoi fans è sul palco con qualche rinvio di date, ma quella romana è la stessa e chi come dice lei va avanti nella vita e negli anni è importante che non ceda alla tristezza e non si abbandoni a diventare …,  parola che non le va di pronunciare, perché è bruttissima, ma si impegni a diventare ‘grande’ ed ella lo sappiamo tutti lo è sempre stata, e ci è riuscita.

Un grande monitor con gobbo ivi incluso ed eccola canta “Anima” di Pino Daniele e poi un suo classico “Una ragione di più” scritto per lei da Franco Califano del 1970. Non è facile entrare nel mondo della musica da giovani a soli 16 anni ed varcare le tavole di un teatro e conoscere il genio di Giorgio Strehler e carpirne le sue attenzioni e presenta Leila Shirvani al violoncello e canta “Ti voglio” del 1977 dall’album Io fuori che vede la partecipazione dei New Trolls in musica e testi, riedito a colori di recente contestualmente con l’album Io dentro che uscì nel medesimo anno. E quindi un altro classico del suo repertorio “L’appuntamento”, un brano musicale composto da Roberto ed Erasmo Carlos del 1970.

C’è chi come Leila può tagliarsi una ciocca di capelli perché li ha lunghi e lisci e ironizzando sul tema capelli crespi, folti e ricci, come i suoi, introduce la pianista dalla folta capigliatura che l’accompagna sul palco, una grande artista e direttrice di band Sade Mangiaracina e canta “Sotto il sole con il mare” da Stella nascente del 1992 e “Averti addosso” del 2005 dal Tour Live del 2005 insieme a Gino Paoli. Quindi racconta dell’incontro con il poeta brasiliano Vinicius de Moraes, e da A un certo punto… è la volta di “Apprendista poeta” del 1974.

Quando Paolo Fresu le ha parlato di ottime musiciste, ma non tanto in quanto donne, ma in quanto brave, ecco l’idea del tour per il 2022 Le donne e la musica e presenta al pubblico, l’auditorium è pienissimo, Eleonora Strino alla chitarra e qui si alza in piedi e si può ammirare come il vestito lasci scoperte le spalle: un modello avvitato a campana con un minimo accenno di godè, e via i brani lievi della sua stagione brasiliana “La voglia la pazzia” del 1976 e visto il citato poeta, il ricordo al suo chitarrista Toquinho e sì a malincuore lo dice che le tocca cantarla “Tristezza” del 1967. Ma quanti anche i pianti della sua vita, tante lacrime sempre con il sorriso, in fondo le piaceva e quindi la hit del suo ultimo lavoro “Un sorriso dentro al pianto” del 2021.

Un accenno a “Musica Musica”da Duemilatrecentouno parole del 1981 e due ancora le musiciste della band tutta al femminile, strumentiste eccelse, da presentare: Laura Klain alla batteria, Federica Michisanti al contrabbasso, e si chiude il concerto perchè è molto affaticata, con i cantautori Luigi Tenco e “Mi sono innamorata di te”; Lucio Dalla e “Vita”; quindi Gino Paoli e “Una lunga storia d’amore” per un applauso infinito alla classe e all’ironia che negli ultimi anni è la cifra della sua grandezza. E il sipario si chiude con la protagonista e la band tutte sul palco, se non che farà capolino per un ultimo saluto di ringraziamento, con tanto di manina la nostra Ornella dalle falde d’apertura del sipario.

Le donne e la Musica Ornella Vanoni Tour 2022
Fermata Spettacolo