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Visitare Padova in due giorni: proposte per un itinerario a piedi

Visitare Padova in due giorni: proposte per un itinerario a piedi
Fermata Spettacolo

Se si pensa a Padova le prime cose che vengono in mente sono la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto e la Basilica di Sant’Antonio, che custodisce le reliquie di uno dei santi più venerati. Ma Padova non è solo questo. Basti pensare alle tante e suggestive piazzette, agli eleganti palazzi, ai canali che l’attraversano, alle chiese ed ai musei ricchi di tesori inestimabili. E’ una città ricca di arte, con un importante passato storico; quello che colpisce però è il fatto che, pur avendo un grande passato, è una città giovane e per i giovani, è una città universitaria e sono soprattutto gli studenti che popolano le sue vie e le sue  piazze.

Padova è unica sia per quanto riguarda i musei ed i monumenti, sia dal punto di vista paesaggistico, è una città a misura d’uomo e la si può girare tranquillamente a piedi, anche perché la maggior parte delle attrazioni si trovano proprio nel centro storico (o comunque nelle immediate vicinanze) ed a pochi passi le une dalle altre, sono tante ma anche in poco tempo si possono visitare quelle più importanti. Ecco allora che, spostandosi per lo più a piedi, si ha modo di immergersi nelle meraviglie di questa città e scoprire anche gli angoli più caratteristici e magari un po’ nascosti o sconosciuti.

Palazzo Zuckermann, museo Nicola Bottacin

Avendo due giorni a disposizione per visitarla con un itinerario a piedi, siamo partiti dai Musei Civici Eremitani che comprendono il Museo Archeologico ed il Museo d’Arte Medievale e Moderna. Il primo è sorprendente per la varietà e bellezza di reperti, specialmente i vasi dipinti, i ritrovamenti nella sezione egizia ed i reperti di epoca paleoveneta, romana e pre-romana. Il secondo custodisce opere grandiose tra le quali il Crocifisso di Giotto, alcune tavole del Giorgione e di Tiziano ed altre pregevoli del Veronese, Tintoretto e Tiepolo. Fanno parte delle collezioni anche la raccolta di arti applicate esposta nel vicino Palazzo Zuckermann, costituita da gioielli, tessuti, ceramiche, incisioni e quasi 3000 disegni. Accanto ai Musei Civici da visitare c’é anche la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo degli Eremitani, denominata anche chiesa degli Eremitani, che si può considerare come una vera e propria storia della pittura murale padovana del Trecento, essendo stata all’epoca tra le chiese più ornate di affreschi di tutta la città.

Seconda ed immancabile tappa la Cappella degli Scrovegni, uno dei capolavori di Giotto più preziosi e spettacolari e patrimonio Unesco. Dopo la visione di una riproduzione multimediale esplicativa con storia ed aneddoti sulla cappella, ci si ritrova letteralmente immersi all’interno di uno dei capolavori dell’ arte mondiale, quasi avvolti dall’incredibile volta celeste: in un ambiente di modeste dimensioni, vengono narrate scene dell’Antico e del Nuovo Testamento in maniera innovativa sia per la sapienza nell’ uso del colore, sia perché Giotto conferisce ai suoi personaggi espressioni ed emozioni totalmente umane.

Basilica di Sant’Antonio

Quindi é la volta di visitare la Basilica di Sant’Antonio, simbolo religioso della città, meta ogni anno di centinaia di pellegrini che vengono a rendere omaggio al Santo e alle sue reliquie da ogni parte del mondo. È veramente difficile trovare tanta armonia e sfarzo, ma nello stesso tempo cura nei particolari e nelle forme come quella che si trova in questo edificio. Molte parti della chiesa sono totalmente dedicate al santo tra cui la Cappella delle Reliquie, dove sono custodite alcune sue reliquie, come la lingua, e la magnifica Tomba, dove ogni dettaglio scultoreo la rende unica e particolare.

Anche gli spazi all’aria aperta sono tappe fondamentali per immergersi nel cuore della città veneta: Piazza dei Signori merita sicuramente una visita, perché è una delle più suggestive di Padova. Sulla piazza si affaccia la Torre dell’Orologio, un edificio di origine medievale risalente alla metà del XIV secolo, che sorge tra il Palazzo del Capitano e il Palazzo dei Camerlenghi, famosa per la sua torre con l’orologio astrario, primo esemplare del genere ancora conservato.

Torre dell’Orologio

Piazza delle Erbe si trova proprio accanto a Piazza Dei Signori e Piazza della Frutta e si riconosce dalla grande fontana che campeggia da un lato della piazza dove al mattino si svolge il pittoresco mercato ortofrutticolo della città, il quale non distoglie comunque l’attenzione dall’imponente Palazzo della Ragione, antica sede dei tribunali cittadini, che domina la piazza per tutta la lunghezza e la separa da Piazza della Frutta, posta proprio dalla parte opposta. Visitare l’interno del Palazzo e l’enorme salone con il gigantesco cavallo ligneo e con il suggestivo soffitto anch’esso di legno a volta che ricorda molto la forma di una carena di nave rovesciata, ed ammirare la galleria di affreschi a tema astrologico è davvero una gioia per gli occhi, ma anche percorrerlo da sotto, attraversando tutti i negozietti gastronomici tipici di Padova, è un vero spettacolo.

A sud della Piazza delle Erbe si snoda un labirinto di strade strette che formano il Ghetto ebraico, operante dal 1603 e abolito nel 1797. Oggi in questa zona si concentrano molte enoteche e localini tipici. Per questo il momento migliore per passeggiarvi e viverne in pieno l’atmosfera è il tardo pomeriggio, quando le osterie e i locali della zona si riempiono di giovani che si ritrovano per “un’ombra e quatro ciàcoe” (un bicchiere di vino e quattro chiacchiere). Ce n’è un po’ per tutti i gusti: i locali frequentati dagli studenti, chiassosi ma “alla mano”, le piccole enoteche dall’atmosfera romantica e tranquilla, i wine bar molto alla moda.

Palazzo della Ragione

Da Piazza dei Signori si può raggiungere in pochi minuti il Duomo che, insieme al Battistero con i suoi affreschi, rappresenta ancora oggi uno dei cicli pittorici più mirabili e spettacolari del Trecento e forma il complesso di Santa Maria Assunta, disegnato nel 1551 da Michelangelo Buonarroti e terminato quasi due secoli dopo.

Passando dal sacro al profano, merita una visita anche il Caffè Pedrocchi, senza dubbio uno dei luoghi maggiormente identificativi di Padova; realizzato nel primo ‘800 e testimone del Risorgimento, è passato alla storia per la sua vivacità (era aperto 24 ore su 24 fino agli inizi del Novecento e da qui il nome di “senza porte”), luogo eletto per la degustazione del caffè e della cucina, riconosciuto come la sede più esclusiva del centro dove realizzare eventi importanti e spettacolari. Ovviamente abbiamo colto l’occasione per assaggiare il famoso “caffè Pedrocchi”, un gustoso caffè ricoperto da un’emulsione di panna fresca e menta in sciroppo.

Per gustare i sapori della tradizione abbiamo scelto la trattoria Osteria del Capo, una delle osterie più antiche della città, nel cuore di Padova, che propone piatti dell’arte culinaria locale e veneta; tra le ricette più golose si possono degustare: il coniglio alla padovana, il baccalà alla veneta e la trippa di baccalà, i bigoli trafilati al bronzo in salsa di acciughe, la lasagnetta con salsiccia formaggio bastardo e prugne, gli gnocchi di ricotta di Borgoforte, le zuppe di verdure di stagione servite in piccole pagnotte, e ancora, per finire con i dolci, il latte in piedi con salsa di arance e frutti di bosco, il tortino cioccolato pere e peperoncino e la torta al formaggio con salsa ai frutti rossi.

Duomo

Altro locale tipico consigliato è la Trattoria San Pietro, anch’essa si trova nel centro di Padova e da anni incanta i palati degli avventori con la sua cucina casalinga, basata su materie prime selezionate con cura. A fare da cornice un ambiente piccolo, ma molto curato e dal gusto classico. Nel menù le proposte cambiano a seconda delle stagioni, anche se sono sempre presenti i piatti della tradizione, come il fegato alla veneziana, il baccalà con polenta o la costoletta ambrosiana. Per concludere, meritano un assaggio anche i dolci artigianali, come la torta alla nocciola e la mousse al cioccolato.

Infine merita una menzione anche il Panificio Alla Rosa, situato sotto i portici di via Dante; è una piccola bottega a conduzione familiare che produce, oltre a dolci e pane di ogni tipo, uno dei migliori panettoni del Veneto. Il suo marchio di qualità sono le farine che vengono utilizzate: oltre ad essere di provenienza italiana, sono accompagnate da una scheda e ciò costituisce una sorta di carta di identità che assicura qualità e sicurezza della materia prima in tutte le fasi della lavorazione e del trasporto.

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