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Scopri i luoghi del cuore di Salvador Dalì: Figueres, Portlligat e Púbol

Scopri i luoghi del cuore di Salvador Dalì: Figueres, Portlligat e Púbol
Fermata Spettacolo

Sulle tracce di Salvador Dalì in Spagna, dalla sua città natale, dove costruì il suo Teatro Museo, alla Casa nel porticciolo di Portlligat, strettamente legata alla sua infanzia, fino al Castello di Púbol, regno e mausoleo della sua musa, la moglie Gala. Infine tutti i nostri consigli, anche all’insegna della sostenibilità, per vivere al meglio il tour surrealista per eccellenza.

Il Teatro Museo Dalì a Figueres

© fermataspettacolo.it

La prima tappa del nostro tour è Figueres, cittadina della Spagna che l’11 maggio del 1904 dette i natali al padre del Surrealismo, Salvador Dalì. Potrete raggiungere facilmente la città da Girona, che dista circa 40km, sia con la macchina che con i mezzi pubblici (treno e autobus).

E’ qui che potrete visitare la più grande opera surrealista al mondo, ovvero il Teatro Museo Dalì, fatto costruire dall’artista stesso sui resti dell’antico Teatro Municipale della città, andato quasi completamente distrutto in un incendio alla fine della guerra civile spagnola.

Oltre all’ipnotico esterno, con torri merlate da uova giganti, manichini dorati e una grandiosa cupola geodetica, al suo interno potrete vivere un’immersione completa nell’allucinante mondo del Surrealismo, ripercorrendo il percorso artistico del pittore catalano, a partire dal Teatro, dove ogni elemento è parte inseparabile del tutto, alle gallerie, che celano vere sorprese come la Mae West Room, fino alle sale espositive Dalí·Jewels, dove poter ammirare gli stravaganti gioielli da lui realizzati.

Per maggiori informazioni, curiosità e consigli, qui l’articolo d’approfondimento.

© fermataspettacolo.it

La Casa Museo di Portlligat

Portlligat © fermataspettacolo.it

La seconda tappa ci porta a percorre una strada panoramica davvero mozzafiato da Figueres fino al porticciolo di pescatori di Portlligat, che regala scorci unici sul mare e sulla campagna circostante, punteggiata di ulivi e fichi d’india. Tempi di percorrenza circa un’ora da Figueres, ma ne vale ben la pena.

Toccando il pittoresco villaggio di Cadaqués, la strada continua inerpicandosi fino al nascosto ed intimo porticciolo, dove Dalì decise di costruire la sua dimora, rifugio e luogo d’ispirazione. Lasciate la macchina al parcheggio dedicato, e percorrete a piedi la strada fino alla baia, circa 15 minuti di percorso facile.
Partendo dalla base di una vecchia casa di pescatori, rimasta alla vedova Lidia con cui l’artista instaurò un rapporto unico e artisticamente proficuo, definendola “il cervello paranoico più magnifico al di fuori del mio, che io abbia mai conosciuto” e dalla quale acquisì la casa, Dalì lavorò alla costruzione “come una vera struttura biologica […]. Ogni nuovo impulso nella nostra vita aveva la sua nuova cellula, la sua stanza. La forma risultante è l’attuale struttura labirintica che si sviluppa in un susseguirsi di spazi collegati da stretti corridoi, lievi dislivelli e passaggi ciechi.”

Casa Museo di Portlligat © fermataspettacolo.it

Il risultato è un luogo magico, con finestre trasformate in veri quadri che si affacciano sulla baia per scorci unici, tra una moltitudine di oggetti e memorie appartenenti a Dalí, ed elementi decorativi quali tappeti, mazzi di elicriso essiccato, tappezzeria in velluto, mobili antichi che rendono gli interni particolarmente accoglienti. L’esterno infine regala romantici cortili appartati in calce bianca, una piscina surrealista ed ettari di parco con ulivi e fichi d’india e una vista mozzafiato.

Uno spettacolo unico e citando Dalì “Portlligat è il luogo di produzione, il luogo ideale per il mio lavoro. Tutto si adatta a renderlo tale: il tempo scorre più lentamente e ogni ora ha la sua dimensione propria. C’è una pace geologica: è un caso planetario unico”.

Il Castello di Púbol

Il trono di Gala © fermataspettacolo.it

Dopo una sosta rigenerante in un piccolo ristorante con una fresca terrazza immersa nel verde, il nostro tour prosegue verso la terza e ultima tappa: il Castello di Púbol, a circa un’ora di strada da Portlligat.

L’austero edificio medievale, la cui acquisizione valse all’artista il titolo di Marchese di Pùbol, fu acquistato da Dalì per l’amata moglie Gala, che accettò il regalo a un patto: Salvador, prima di recarsi a farle visita nel Castello, avrebbe dovuto chiederle il permesso per iscritto. Dalì fu entusiasta della risposta e così nel 1969 acquistò la proprietà, in pessime condizioni, ma con un’atmosfera molto romantica che fece preservare nei lavori di restauro. All’interno potrete ammirare il trono di Gala, rappresentazioni pittoriche alle pareti, false architetture, tessuti barocchi, oggetti d’antiquariato, simboli romantici, e i numerosi regali che Dalì portava in dono alla moglie ad ogni sua visita. Il risultato è un luogo misterioso, privato, austero e sobrio, ma con particolari davvero unici frutto della mente creativa di Dalì, come la cucina originaria trasformata in bagno.

Il giardino © fermataspettacolo.it

All’esterno il castello è circondato da un romantico giardino, con un laghetto abbellito dall’effige di Wagner e numerose sculture di elefanti surrealisti.

Dopo la morte di Gala, il Castello ne è diventato il mausoleo, custodendone i resti in una tomba all’interno della cripta.

“Avevo bisogno di offrire a Gala un regalo più solennemente degno del nostro amore. Per questo le ho dato un palazzo costruito sui resti di un castello del XII secolo: l’antico castello di Púbol a La Bisbal, dove lei ha potuto regnare da sovrana assoluta, fino al punto che potevo farle visita solo su invito scritto da parte sua. Mi sono limitato al piacere di decorare i suoi soffitti perché quando alzava gli occhi mi trovasse sempre nel suo cielo”.

I nostri consigli

Baia di Portlligat dalla Casa di Dalì © fermataspettacolo.it

Abbellite la visita a Portlligat con una sosta a Cadaqués, il villaggio dove Salvador Dalì passò la sua infanzia e al quale fu molto legato.

Ricordatevi di prenotare per tempo soprattutto la visita alla Casa Museo di Portlligat, altrimenti potreste rischiare di fare il viaggio a vuoto, le visite sono a piccoli gruppi e si esauriscono facilmente. Qui il link al sito ufficiale per acquistare in anticipo il biglietto.

Il tour può esser fatto tranquillamente in due giorni, con un pernottamento a Figueres. Qui l’alloggio che noi consigliamo, ottimo per rapporto qualità/prezzo.

La macchina elettrica può essere il mezzo perfetto per scoprire queste location: a Figueres troverete numerose colonnine dove ricaricare la macchina, una persino dietro al Teatro Museo Dalì. La strada per Portlligat vi permetterà di ricaricare durante lo stesso viaggio la batteria, grazie alle numerose discese e nei dintorni di Púbol numerosi alloggi offrono ricariche addirittura gratuite. Ricordatevi di scaricare l’applicazione EVcharge sia per trovare le colonnine di ricarica facilmente sia per procedere con le ricariche registrandovi con dati e carta di credito.

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