Paolo Fresu Devil Quartet al Teatro Delle Palme
Fermata Spettacolo

Grande ritorno a Napoli di Paolo Fresu con il Devil quartet venerdi 23 febbraio al Teatro Delle Palme per la XII Edizione di Napoli Jazz Winter 2018 organizzata dall’Associazione Napoli Jazz Club diretta da Michele Solipano per la seconda data del tour italiano per la presentazione del nuovo disco “Carpe Diem” uscito il 16 febbraio a cura della Tuk Music ed inaugurato il 22 febbraio a Cagliari e che porterà il gruppo nei prossimi giorni a Casalgrande (RE), Forlì, Bologna fino al celebre Blue Note di Milano che dedicherà addirittura tre serate ai progetti di Fresu, due per il Paolo Fresu Devil Quartet il 1 e il 2 marzo e l’altra al Paolo Fresu Quintet il 3 marzo, in sold out gia’ da diverse settimane.

Un evento imperdibile per i jazzofili e gli appassionati dalla magia poetica e del suono “unico” di Fresu e che ha visto sul palco del Teatro Delle Palme una band strepitosa “Devil Quartet” formata, oltre che da Paolo Fresu alla tromba e al flicorno, da Bebo Ferra alle chitarre, uno dei massimi esponenti della sei corde jazz in Italia e in Europa, sardo come Fresu, Paolino Della Porta al contrabbasso, uno dei più eclettici contrabbassisti dello scenario jazzistico italiano ed europeo oltre che validissimo compositore, e Stefano Bagnoli alla batteria, denominato nell’ambiente “brushman” per la sua particolare bravura nell’utilizzare le spazzole al posto delle classiche bacchette per batteria e che in questo album come nello stesso concerto ha dato prova di essere davvero il migliore interprete di tale tecnica strumentale.

Dopo due album di grandissimo successo “Stanley Music” e “Desertico” e dodici anni di attività con un’impronta decisamente “elettrica”, il quartetto ha scelto, come motivato dallo stesso Fresu sul palco, di ritornare alle origini, registrando i brani in modalità totalmente acustica, lasciando quindi da parte sia la tanto amata chitarra elettrica di Ferra, il quale ha scelto di farsi costruire una nuova chitarra acustica solo per tale progetto, e i tanto amati effetti elettronici di Fresu (“Ma un po li sentirete stasera, perché altrimenti senza non mi diverto”) e le famose “spazzole” di Bagnoli con le quali il batterista ha un modo di suonare la batteria  davvero unico.

“Carpe Diem” propone quattordici tracce equamente suddivise in composizioni di tutti e quattro i musicisti del gruppo, evidente segno di grande coesione e coerenza all’interno del progetto. Gran parte di esse sono state l’essenza e l’anima del concerto stesso che è iniziato proprio con “Home” e “Carpe Diem” del nuovo disco, composte entrambe da Bobo Ferra, seguite da “Moto Perpetuo” brano del primo disco del gruppo “Stanley Music” composto da Fresu, e che incarna perfettamente il suo livello di talento e di bravura compositiva.

Di grande emozione e dolcezza musicale le due ballad composte da Paolino Della Porta “Lines” e “Secret Love” e nelle quali il contrabbasso di Della Porta “dialoga” con la tromba di Fresu in modo davvero coinvolgente. Il concerto continua con “Un Tema per Roma” (sempre di Fresu) e il brano “Human” scritto per l’omonimo spettacolo di Lella Costa sul difficile tema dei migranti e che ha riscosso un grande successo teatrale in tutta Italia.

Il brano “Giulio Lipano” composto da Stefano Bagnoli è un altro momento di grande magia, dedicato all’amicizia con Giulio Lipano, l’amico musicista e compositore prematuramente scomparso, ricordato dallo stesso Fresu con grande emozione “Giulio aveva un particolare talento con il quale era capace di riarrangiare i brani con un ritmica che solo i grandi compositori sanno fare“.

Il pubblico, in assoluto silenzio ed ascolto della musica presentata, ha giustamente omaggiato il gruppo con lunghissimi applausi, mostrando particolare apprezzamento soprattutto quando Fresu gioca sui dialoghi, puntando la tromba, o il flicorno, verso Ferra intreccia un fitto tessuto di domanda e risposta con l’amico chitarrista, o quando si lega al contrabbasso di Dalla Porta in un dialogo decisamente più  ritmico, mentre Stefano Bagnoli riesce a legare ogni attimo degli altri musicisti con uno splendido lavoro con le spazzole e un intenso drumming di grande coinvolgimento.

Il concerto si conclude con i saluti di Fresu e i ringraziamenti per averli accolti a Napoli con lo stesso entusiasmo e calore che solo a Napoli si riesce sempre a trovare, e due splendide sue composizioni “Ninna nanna per Andrea” e “Inno alla vita“, entrambe dolcissime ninna nanne, la prima dedicata al figlio Andrea, oggi quasi undicenne, e l’altra ai bambini di tutto il mondo affinché non vivino mai più gli orrori della guerra e del dolore, due brani che esaltano la profondità  e la dolcezza dell’anima sensibile del trombettista sardo, sempre impegnato in profonde battaglie civili e umane come quella per l’approvazione della legge “Ius soli”, o dei diritti dei migranti che lo ha visto compositore della colonna sonora di uno degli spettacoli teatrali più belli degli ultimi anni, o del progetto “Jazz per l’Aquila” che l’anno scorso divenne “Jazz per le Terre del Sisma” chiamando il mondo jazz a mobilitarsi per la raccolta fondi per le popolazioni colpite dal sisma che ha colpito oltre la città de L’Aquila anche quelle di Scheggino, Camerino, ed Amatrice.

Paolo Fresu, oltre ad essere il Vice Presidente dell’Associazione Midj, in questi giorni è stato l’artefice insieme a I-Jazz, Adeidj, e Italia Jazz club della nascita della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano, firmando un protocollo d’intesa con il Mibact con il quale le parti si sono impegnate “nel perseguire obiettivi strutturali che vadano a implementare la conoscenza della cultura jazzistica – riconosciuta quale patrimonio comune e momento di crescita del pubblico e dei musicisti – e ne promuovono lo sviluppo e la crescita costante“, insomma un modo nuovo di essere musicista e protagonista dello sviluppo e della crescita del mondo jazzistico contemporaneo.

Paolo Fresu Devil Quartet al Teatro Delle Palme
Fermata Spettacolo