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Il diavolo certamente al Vittoria di Roma

Il Diavolo Certamente al Vittoria di Roma
Fermata Spettacolo

Sei passeggeri , sei perfetti sconosciuti, salgono su un treno che da Palermo li porterà a Torino. La notte è scura e senza stelle e le ridotte dimensioni dello scompartimento invitano a farsi confidenze più  intime, così uno dei passeggeri incomincia a raccontare storie insolite, che vertono tutte sulle strane e imprevedibili capacità del caso di operare e di disporre a suo piacimento le cose. E se ci fosse lo zampino del Diavolo, come afferma sornione il passeggero-narratore? Ne nasce una querelle sulla esistenza o meno di quest’ultimo, che divide i presenti.

La storia di padre Costantino e dei suoi lapsus; quella dell’intrigo amoroso di Vanni, Marina, Mirko e Sandra oppure quella dell’anziana zia in viaggio verso Torino per rivedere dopo quasi quarant’ anni la sua antica fiamma di gioventù. Un evento inatteso, un appuntamento mancato, una telefonata  surreale, un bottone perso tutto può portare a modificare il corso degli eventi e, a nulla serve, la volontà di opporsi, perché questa forza è destinata a trascinarti vorticosamente verso il suo centro.

Debutta in prima nazionale la nuova produzione della compagnia Attori&Tecnici che, con l’adattamento teatrale di Stefano Pallottini, porta in scena il testo di Camilleri.
Un palcoscenico diviso in due da un sottile velo trasparente che separa lo scompartimento posto sul fondo, dal proscenio dove si svolgono, di volta in volta, queste singolari vicende, con gli attori che abilmente si spostano dall’ uno all’ altro. Una scenografia magistralmente disegnata da Alessandro Chiti che, insieme alle musiche curate da Pino Cagliosi e al gioco di luci di Alessandro Pezza, crea ambienti e atmosfere surreali.

A ciò si aggiunge l’ottima capacità attoriale, l’affiatamento, il ritmo della compagnia Attori e Tecnici di Stefano Messina, Carlo Lizzani, Roberto della Casa, Stefano Messina, Sebastiano Colla,Claudia Crisafio, Chiara Bonome, Valerio Camelin e Mimma Lavoi.

Eppure, nonostante l’estrema bravura degli attori,lo spettacolo non decolla, la frammentarietà degli episodi impedisce di coglierne il senso ultimo; la regia, forse, in alcuni punti, lo appesantisce, dando vita  a sketch, come quello dei bimbi che giocano, che risultano inutili e forzati e strappano solo a fatica una risata.Infine forse l’adattamento di un testo che forse poco si presta al teatro.

Un finale a sorpresa risolleva momentaneamente  uno spettacolo che, sicuramente “ben confezionato”, mantiene comunque intatto l’umorismo di Camilleri e diverte il pubblico.

Il diavolo certamente al Vittoria di Roma
Fermata Spettacolo



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