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Umbria Jazz Winter 25esima Edizione: inizia il 2018!

Umbria Jazz Winter 25esima Edizione: inizia il 2018!
Fermata Spettacolo

Il terzo giorno di permanenza ad Orvieto per godere degli ultimi concerti del Festival, che quest’anno è arrivato alla sua 25esima edizione, inizia tardi (leggi tutto sulla serata del 30 dicembre e sulla serata del 31 dicembre). La stessa città dopo i vari cenoni organizzati nei diversi ristoranti e luoghi adibiti alla musica come nel caso del Palazzo dei Sette, stenta a rimettersi in moto.

Decido di fermarmi prima al Palazzo dei Sette, dove ogni giorno si esibiscono band e gruppi di altrettanta bravura e livello artistico di quelli già seguiti per il giornale, ma seguire tutta la programmazione del Festival è umanamente impossibile causa la concomitanza degli orari dei singoli eventi.

Saghetti Swing ©SpectraFoto

Incuriosita però dai commenti di alcuni amici che avevano seguito il concerto nei giorni precedenti, decido di entrare per conoscere la band “Spaghetti Swing” i quali si esibiscono con un repertorio di brani swing (lo dice anche il nome) ma con la particolarità che hanno una vera e propria cucina sul palco, tramite la quale, uno dei componenti del gruppo prepara sughi particolarissimi da vero gourmand con i quali appunto condire i famosi “Spaghetti”. Altra proposta originalissima ed indovinatissima di Umbria Jazz Winter.

Dopo la degustazione, il primo dei concerti del pomeriggio: al Palazzo del Popolo Sala 400 le atmosfere signorili ed eleganti del jazz tutto al femminile con Maria Pia De Vito,voce e Rita Marcotulli al pianoforte. Il duo ormai consolidato, protagoniste di diversi successi nel corso di questi ultimi anni, ha presentato brani standard jazz unitamente a composizioni originali delle due artiste con i quali hanno ancora una volta dimostrato di essere tra le “voci” più importanti del panorama jazzistico italiano. Insieme hanno realizzato il progetto “Napulia” perfetta sintesi tra il jazz e le radici mediterranee. Il concerto mostra in maniera mirabile la loro grande esperienza musicale oltre alla bellezza del loro talento compositivo.

Maria Pia De Vito e Rita Marcotulli ©SpectraFoto

Alle 17 uno degli eventi che da 25 anni caratterizza l’edizione invernale di Umbria Jazz: la messa della pace nel Duomo di Orvieto animata dai cori gospel del gruppo invitato di anno in anno dagli organizzatori. Per poter avere un posto nel Duomo, il pubblico resta in fila per ore ma le emozioni che si vivono all’interno di un evento così spettacolare sono ben ripagate, perché alla Messa cantata è seguito un concerto gospel di rara bellezza.

Duomo di Orvieto – Messa per la pace ©SpectraFoto

Anche in questo gli organizzatori sono stati dei vincenti. Unire la bellezza dei canti gospel alla fede, e alla bellezza di una Messa dedicata alla pace è stata una scelta indovinatissima, azzardata forse all’inizio, come testimoniato da uno degli stessi organizzatori che ha presentato l’evento perché unica nel suo genere e loro stessi timorosi che la Curia non avesse mai potuto accettare la loro idea, invece l’accettò, e come ogni anno tale evento è un consolidato appuntamento per gli Orvietani e per tutto il pubblico del Festival stesso.

Benedict Gospel Choir from South Carolina – Messa per la pace ©SpectraFoto

Il tempo di spostarmi al Palazzo del Popolo ed eccomi agli ultimi due concerti della programmazione di quest’anno: Marc Ribot al Teatro Mancinelli e il Trio di Roma al Palazzo del Popolo.

Marc Ribot è l’altra bella scoperta ad Umbria Jazz. In quest’edizione ha due progetti: uno in Trio jazz con Henry Grimes e Chad Taylor, e l’altro in una formula decisamente innovativa con The Young Philadelphians. Decido di seguire, per motivi di orario non compatibili con altri concerti da seguire solo l’ultimo. Il progetto è decisamente originale: Marc Ribot ha deciso di fondere il Philly Soul degli anni ’70 ed altri successi “disco” con le innovazioni armolodiche del Prime Time di Ornette Coleman. Il risultato è rinnovare e reinventare tali brani con atmosfere decisamente punk-funk, forse un po’ lontano dalle atmosfere tradizionali jazzistiche e di difficile comprensione per un pubblico che arriva ad Orvieto principalmente per ascoltare musica jazz ma il risultato è talmente innovativo che vale la pena ascoltarlo. D’altronde gli organizzatori di Umbria jazz ci hanno abituato ad ascoltare ed “accogliere” tutti i generi musicali perché tutto essenzialmente nasce dal “jazz”.

Conclude la 25esima edizione di Umbria Jazz Winter uno straordinario concerto: il Trio di Roma composto da Danilo Rea al piano, Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Roberto Gatto alla batteria si presenta al pubblico di Umbria Jazz Winter con un’energia straordinaria e un desiderio infinito di suonare ancora una volta insieme e magari perché no, fissare nuovi traguardi artistici o nuovi progetti da realizzare insieme. Una delle formazioni storiche del jazz italiano, nata nella Capitale diversi anni fa, ma non perché siano romani ma bensì come città di adozione visto che solo Roberto Gatto è di Roma, si sono uniti in un progetto comune che era quello di suonare la musica che tanto amano, e hanno raggiunto un notevole successo prima come Trio e poi come figure di punta, ognuno nell’ambito di una propria carriera artistica fatta di dischi, progetti e collaborazioni con altri musicisti, di grandissimo livello. Spesso si sono incontrati come nel 2009 quando registrarono “33” un disco per festeggiare il trentatreesimo anniversario della fondazione della band e ogni tanto, come in questa occasione dell’Umbria Jazz, si riunisce per concerti che sono davvero l’essenza stessa del jazz.

La 25esima edizione del Festival non poteva concludersi in maniera diversa: tantissimi i brani suonati in perfetto stile jazzistico e con un talento di ogni singolo musicista che va ben oltre i confini del jazz italiano e che non ha niente a che invidiare agli Artisti di fama internazionale. La bravura di Rea, Pietropaoli e Gatto è indiscutibile e gli applausi infiniti e entusiastici del pubblico presente in sala lo hanno confermato.

Non mi resta quindi che salutare Orvieto dandole appuntamento alla prossima edizione la 26esima che si terrà dal 28 dicembre 2018 al 1 gennaio 2019.

Per Umbria Jazz invece l’appuntamento è a più breve scadenza: dal 27 aprile al 1 maggio 2018 ci sarà la I Edizione di Umbria Jazz Spring a Terni e per gli appassionati dell’edizione estiva a Perugia per Umbria Jazz 45esima Edizione dal 13 al 22 luglio.

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