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Tre giorni in Svizzera nell’incanto del Vallese

Tre giorni in Svizzera nell’incanto del Vallese
Fermata Spettacolo

Siete pronti per scoprire l’atmosfera unica sprigionata dall’inverno svizzero?

Mastodontiche montagne che svettano oltre i 4000 metri racchiudono un luogo fervido di attività sportive e culturali, dove la cucina e i suoi vini vi inviteranno a sedervi a tavola, e l’ospitalità dei suoi abitanti vi farà sentire a casa. In un tour di tre giorni, viaggiando con il comodo Swiss Travel System sulle più belle tratte ferroviarie del Paese, esploriamo insieme un lembo di terra svizzera, una valle incantata, dove brindare alla gloria della natura con riflessi negli occhi paesaggi mozzafiato che una volta raggiunti si scolpiranno nei vostri cuori. Benvenuti in Svizzera, nella magica terra del Canton Vallese!

Per organizzare al meglio il vostro viaggio nel Vallese, consultate il prezioso sito dell’Ente del Turismo del Vallese.

I GIORNO | Martigny: visita a Barryland – il museo dei Cani San Bernardo

Barryland – il museo dei Cani San Bernardo © Fermata Spettacolo

Come prima tappa del Vallese, vi consigliamo la cittadina di Martigny, situata sul gomito del Rodano, tra vigneti e alberi da frutto, rinomata per la sua gastronomia. Crocevia delle strade che portano ai passi del Sempione, del Gran San Bernardo e della Forclaz, Martigny vanta due millenni di storia: di origine celtica, i Romani e le truppe napoleoniche hanno lasciato qui le loro tracce.

Noi la raggiungiamo da Milano, con un cambio a Brig. Qui ci aspetta Fabian Claivaz, Direttore dell’Ufficio del Turismo di Martigny, per un tour della cittadina, la cui vivacità culturale è testimoniata persino dalle rotonde, dove è possibile ammirare sculture di artisti svizzeri. Dopo aver disperso lo sguardo tra distese di filari di viti, raggiungiamo Barryland – il museo dei cani San Bernardo.

Questo dinamico museo, allestito nell’antico arsenale accanto all’anfiteatro romano, è un luogo d’incontro in cui i visitatori possono conoscere da vicino il leggendario cane del Gran San Bernardo, attraverso due piani interattivi dove scoprire la storia del passo e dell’ospizio, ammirare mostre temporanee, ed al piano terra il canile con i box e la zona per la cura dei cani: qui potrete approfittare per scattare una foto con gli splendidi cani. Ci illustra le meraviglie del museo il vicedirettore Gabriel Friggieri.

Una visita capace di affascinare ogni età, vivamente consigliata per le famiglie.

Per pranzo, ci rifocilliamo all’ottimo ristorante del museo, «Le Collier d’Or», degustando un filetto di salmone con eccellenti vini locali.

Martigny città d’arte | Fondation Gianadda

Fondation Gianadda © Fermata Spettacolo

Nel primo pomeriggio raggiungiamo la Fondation Gianadda, una fondazione culturale di fama internazionale. Costruita dall’artista e mecenate Léonard Gianadda sulle vestigia di un tempio gallo-romano in memoria del fratello Pierre, scomparso in un tragico incidente, il museo ospita ogni anno tre importanti esposizioni sui più grandi artisti del XIX e XX secolo, con oltre 700.000 visitatori l’anno.

Annoverata come uno dei più importanti centri svizzeri ed europei di arte moderna, al suo interno è possibile ammirare una piccola esposizione permanente di opere del XIX secolo (collection Louis et Evelyn Frank), una splendida collezione di vecchie automobili dei primi decenni del XX secolo, davvero unica!, e una selezione di oggetti gallo-romani rinvenuti a Martigny.

L’adiacente parco, un’oasi di quiete e raccoglimento, ospita capolavori permanenti di artisti del calibro di Rodin, Arp, Brancusi, Mirò, Dubuffet, Calder, Segal, Niki de Saint Phalle: noi lo attraversiamo completamente ricoperto da cristalli ghiacciati che ne amplificano il fascino e lo splendore, a tratti dechirichiano.

Nel tardo pomeriggio salutiamo Martigny, alla volta della nostra seconda tappa: Crans Montana. 

Crans-Montana | Fondation Pierre Arnaud

Fondation Pierre Arnaud © Luciano Miglionico

Dalla stazione di Martigny con il nostro Swiss Travel Pass prendiamo un treno in direzione Sierre. Arrivati, scendiamo alla stazione di Sierre e ci dirigiamo verso la funicolare, che in 20 minuti di ascensione raggiunge l’aria pura della soleggiata Crans-Montana, un angolo di paradiso a soli 2 ore e 30 minuti da Milano. Il paese è un vero fulcro di attività ricreative e culturali attraversato da sfarzose vie con gallerie d’arte e boutique dalle grandi firme, per uno shopping di alta classe.

La terza esperienza culturale nel territorio del Vallese ci porta verso la vicinissima Lens (uno dei comuni che compongono Crans-Montana), all’imperdibile Fondation Pierre Arnaud dalle cui vetrate a specchio si riflettono le vicine montagne. Un esempio di buona architettura firmata da Jean-Pierre Emery dove la struttura dell’edificio moderno si sposa amabilmente con la natura dell’ambiente mozzafiato circostante.

Al suo interno, due piani espositivi dove vengono organizzate tre volte all’anno prestigiose mostre. Abbiamo il piacere di visitare l’affascinante mostra in itinere dedicata ai “Pittori fiamminghi e olandesi del Museo d’arte e storia di Ginevra” (in mostra fino al 22 gennaio 2017) con la guida speciale di Christophe Flubacher, direttore scientifico dell’esposizione. La mostra offre una selezione di 82 dipinti incentrati sul periodo del XVII secolo, età dell’oro dei vari Rubens e Rembrandt.

Torniamo a Crans-Montana per una gustosa cena da Le Farinet, un pregiato ristorante d’impronta italiana (cucina amalfitana), costruito agli inizi del 1900 con uno stile esterno che richiama l’Art Nouveau. Per cena ci facciamo attrarre da un polpo alla griglia, delle squisite linguine all’astice e dai dolci mignon del Café gourmand.

Soggiorniamo all’altrettanto centralissimo di nome e di fatto Hotel Central di Crans-Montana, giusto mix tra eleganza e informalità. Per gli amanti dei gatti sarà una vera sorpresa: nell’albergo l’immagine felina la troverete ovunque! Inoltre qui gli animali sono ammessi.

II GIORNO | Vision Art Festival

The secret mountains di Okuda © Ian Cox

La mattina del secondo giorno nel Vallese si apre con una visita ad un nuovo evento culturale dal sapore avanguardistico ed eclettico che si svolge a Crans-Montana, si tratta del Vision Art Festival.

Giunto alla seconda edizione, il Vision Art Festival è un evento più unico che raro, ovvero una performance collettiva che si tiene ad agosto tra i migliori artisti della scena della urban art internazionale. Artisti che lasciano la loro fantasia, il loro talento e la loro firma sulle monotone facciate grigie di alcuni edifici del paese, pronte a divenire, a colpi di bomboletta, vere opere d’arte a cielo aperto. La differenza con i normali murales di strada di città la fa il contesto: un connubio tra natura e arte nella cornice straordinaria delle Alpi Vallesi.

Lo scopriamo in un tour delle opere by car insieme con una guida d’eccellenza, Vincent Edmond Louis, uno degli organizzatori del festival che ha trasformato Crans-Montata in una meta artistica unica al mondo.

Dopo il Vision Art Festival ed un nuovo giro del paese pranziamo al ristorante Le Mayen di Crans-Montana, che offre una cucina tradizionale rivisitata con gusto. Tra le specialità del posto è possibile mangiare La raclette Valaisanne, Les fondues, Les röstis, L’entrecôte sur le réchaud e Le tartare de bœuf.

Fiescheralp | Tra le montagne innevate di Aletsch Arena

Aletsch Arena © Fermata Spettacolo

Subito dopo pranzo, riprendiamo la funicolare davvero scenografica per scendere a Sierre, quindi il treno per Brig e la coincidenza per Fiesch, per salire sulla teleferica che ci porterà a Fiescheralp, nel cuore di Aletsch Arena: la vista è splendida mentre saliamo sulla cresta innevata.

Raggiunto Fiescheralp, meta dei più adrenalinici sport invernali, ci sistemiamo nell’accogliente Hotel Alpina che ci avvolge letteralmente con il suo clima di vivace convivialità: sotto una grande tenda dalle fattezze sami, gli ospiti, tolti gli scii, sorseggiano vin brulé ascoltando musica dal vivo circondati da piste di neve.

Dopo aver indossato adeguati scarponi da neve, andiamo ad ammirare i magici paesaggi innevati dell’Aretsch Arena con una rilassante passeggiata lungo il sentiero principale (di circa 72 km) circondati dall’aria fresca e pungente ovattata dalla neve, mentre dietro di noi le punte innevate si tingono del rosso infuocato del tramonto, un’immagine che fa innamorare.

In serata ceniamo all’ottimo ristorante dell’Hotel Alpina provando il piatto dello chef: entrecôte con verdure e salse, una vera prelibatezza da gustare con tanto di bavaglio! 

III GIORNO | Eggishorn: nel cuore del Ghiacciaio

Eggishorn © Fermata Spettacolo

Ci svegliamo di buon ora e dopo una bella colazione con vista montagne innevate, prendiamo la teleferica con una guida d’eccezione, Marco Imwinkelried, proprietario dell’Hotel Alpina, che si offre di portarci alla scoperta dell’Eggishorn: il grande ghiacciaio dell’Aletsch Arena.

Raggiungiamo i 2869 m d’altitudine, e restiamo letteralmente incantati e folgorati dalla bellezza millenaria di questo bianco gigante che misura 23 km e si estende dalla regione della Jungfrau (4000 m) fino ai 2500 metri di altitudine della gola della Massa, coprendo una superficie di 86 kmq.

Dal punto in cui ci troviamo, lo spettacolo è emozionante, contemplando un panorama a 360º.

Dopo esserci riscaldati con una tazza di thè caldo all’Horli – Hitta, salutiamo l’imponente meraviglia e torniamo all’Hotel Alpina. Terminiamo il nostro tour con una prelibatezza per il palato, il piatto classico del Vallese: formaggio del Vallese con prosciutto, uova e cipolle.

Un viaggio per rinvigorire anima e corpo, tra una natura mozzafiato e piaceri culinari della più antica tradizione, che ben si scolpiranno nei vostri cuori.

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Fermata Spettacolo



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