Lo sbarco in Sicilia è uno dei due lavori pensati in coro da Emanuela Barbi per la Biennale di Penne 2023 a cura di Antonio Zimarino e Chiara Di Carlo.

La presenza di due forme di lavorazione pensate dall’artista, disposte in due luoghi diversi, sono connesse dal significato del richiamo.

Quella di cui parlo è la parte più compiuta.
È un’opera il cui titolo ha mille rimandi: la sua iconografia è concentrata su un potere legato al quotidiano delle tratte dei migranti ed evoca la Seconda Guerra Mondiale: isola e luogo dove è iniziata la risalita per la liberazione dell’Italia nel lontano 1943.

È qui il ribaltamento e l’incontro dei messaggi: nel decretare quanto un linguaggio possa forgiare il significato in base al periodo, può assumere connotazioni diverse e offrire un taglio di lettura su quello che è il proprio contemporaneo.

L’artista è stata la migliore:
la più brava a rispettare le linee sul tema politico ed estetico per cui è stata chiamata. Ha mantenuto fede a se stessa nel suo fare artistico, ha permesso agli altri di ritrovarsi in un messaggio politico ed estetico, ha aggiunto una dimensione poetica e corale nel traslare il potere della parola.

Ha reso il suo lavoro site specific in piccole e astute mosse, in azioni che evocano il bisogno di un nuovo scenario con una provocazione votata alla necessità di sguardo su quelli che sono i moderni santi di resistenza: gli esseri umani in fuga sulle traversate del proprio vissuto, persone che cercano di oltrepassare un limite verso territori più felici.

Barbi ha compiuto una transustanziazione.
Il verbo biblico ha dato risoluzione al presente nella composizione di un’ulteriore visione, disposta in un atto poetico, in cui il visitatore compie la sua azione nella riflessione di portare con sé la parola con un gesto che chiama alla riflessione.

Il salmo 83.13, nell’alto dei cieli, che partecipa e dona spinta e unicità a dimensionare quel codice di giudizio nella sua parte più utile legata a chi, adesso, su questa terra, guarda il mare da uno schermo verticale in immagini che si srotolano di continuo sui nostri social a ogni ora.

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Emanuela Barbi è tra gli artisti della XX Biennale di Penne
Progetto a cura di Antonio Zimarino e Chiara Di Carlo
Attualmente in corso a Penne (Pescara)

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